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Concerto per i terremotati in Piazza Cavalli. L'assessore Gazzolo: «Errani è l'uomo giusto per la ricostruzione»
Inizialmente doveva essere un’altra edizione del celebre Battisti Day di Piacenza. Poi è successo quel che non doveva succedere: un terribile terremoto nel Centro Italia, migliaia di feriti, oltre duecentottanta morti.
Così, il cantautore Daniele Ronda, per una sera padrone dello splendido salotto di Piazza Cavalli, ha deciso di stravolgere l’organizzazione, tramutandola in un concerto benefico per Norcia, Amatrice, Accumuli e tutte le città coinvolte nel disastro. È stato allestito un gazebo in cui poter acquistare, al prezzo di quindici euro (destinati, ovviamente, ai terremotati), un cd e una maglietta commemorativa.
L’assessore alla protezione civile dell’Emilia-Romagna Paola Gazzolo, tra i partecipanti dell’evento, ha elogiato l’intervento dei gruppi di soccorso della Regione sui luoghi interessati: «Siamo là dalle prime ore. Abbiamo disposto più di cento uomini che, ogni giorno, come tecnici o protezione civile, assistono circa duecentocinquanta persone. Siamo già in fase di chiusura delle tende e di “ritorno alla normalità”».
La Gazzolo, che seguì in prima persona il terremoto di quattro anni fa con epicentro a Finale Emilia, dove vi sono ancora sfollati nei container, appoggia la scelta di Renzi: «Vasco Errani, con cui lavorai a stretto contatto dopo le scosse del 20 e 29 maggio 2012, è l’uomo giusto al posto giusto. Sarà un ottimo Commissario straordinario per la ricostruzione, in grado di unire: infatti, piuttosto che quattro commissari, trattandosi di quattro regioni diverse, si è optato per una sola figura. Sa interpretare le necessità dei cittadini e dei sindaci, perciò rialzerà le abitazioni rispettando la piena identità dei territori, con risultati migliori di prima».
Ronda prende il microfono, sotto il palcoscenico le pattinatrici della Gymansium Roller School cominciano ad esibirsi, il pubblico batte le mani e detta il ritmo.
“Pensieri e Parole” di Battisti è davvero bellissima, i piacentini in piazza la cantano a squarciagola. Ma, stavolta, è meglio che rimanga solo il titolo di una canzone. Dai luoghi sommersi dalle macerie, ora, si chiedono a gran voce fatti “Veloci e Concreti”.
Thomas Trenchi