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Il footgolf conquista Piacenza: «È uno sport che diverte e unisce»

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«Il mondo offre infinite possibilità. Com’è possibile annoiarsi e non sapere cosa fare la domenica?». È la domanda che si pone Gabriele Guidotti, capitano del “Footgolf Piacenza”, uno sport tutto da scoprire. Lui, certamente, non ha dubbi sul week end: pallone in mano, scarpe da calcetto, calzettoni e, rigorosamente, polo. In altre parole, footgolf.

«È uno sport ibrido che racchiude le regole del golf, ma con l’utilizzo del pallone da calcio – spiega Gabriele -. Lo scopo del gioco è quello di concludere il percorso delle diciotto buche, coi minori calci possibili». Nel 2014, navigando in Internet, guarda per caso un video proveniente dall’Olanda e si appassiona subito: «È una competizione sana, basata su passione e divertimento. Il clima è amichevole: le squadre delle città limitrofe con cui ci confrontiamo, che nel calcio rappresenterebbero un’ostilità, nel footgolf diventano un pretesto per affrontarsi sul campo e stare insieme nel “terzo tempo”, bevendo e mangiando».

Nel 2013, si svolge il primo torneo italiano a Torino, da cui prendono vita due campionati distinti: l’AIFG (Associazione Italiana Footgolf) e la FIFG (Federazione Italiana Footgolf). A Piacenza, invece, esattamente un anno dopo l’evento torinese, Guidotti e Corbellini organizzano una competizione “molto casereccia” alle Pianazze, nel parco di una casa vacanze per anziani, insieme ad altri amici. Da quel momento, nulla sarà più come prima: «Abbiamo trascorso tutta l’estate del 2014 ad organizzare partite, trovando un ottimo riscontro. Nel settembre dello stesso anno, abbiamo partecipato alla prima gara ufficiale».

Nel campionato 2015 non ottengono un ottimo piazzamento: «Stiamo ancora imparando i segreti di questo sport. E poi – ammette Guidotti, ridendo – siamo più forti nel “terzo tempo”».

Nel febbraio 2016,  viene fondata l’associazione sportiva “Footgolf Piacenza”: «Abbiamo una trentina di iscritti. La sede della società e il campo da gioco sono a Castell’Arquato. Ogni settimana, siamo impegnati nei tornei provinciali, regionali o nazionali».

«Le fasce d’età in cui si compete sono under 16, under 40, over 45, over 55, femminile e maschile. Si gioca in singolo o in squadra. Non è uno sport traumatico, occorre una buona mira e un po’ di concentrazione durante l’approccio alla buca. Soprattutto – chiarisce Guidotti – onestà e correttezza, infatti è “auto-arbitrato”».

A fine ottobre, chiunque fosse interessato a scoprire questo nuovo mondo, potrà partecipare alla “Coppa Città di Piacenza”. Dall’1 gennaio 2017, partirà il tesseramento del Footgolf Piacenza che, nei primi mesi di vita, sembrerebbe proprio aver tirato la palla in buca: «Diverte e unisce, è un’esperienza unica».

Thomas Trenchi

Classe 1998, giornalista professionista dell'emittente televisiva Telelibertà e del sito web Liberta.it. Collaboratore del quotidiano Libertà. Podcaster per Liberta.it con la rubrica di viaggi “Un passo nel mondo” e quella d’attualità “Giù la mascherina” insieme al collega Marcello Pollastri, fruibili anche sulle piattaforme Spreaker e Spotify; altri podcast: “Pandemia - Due anni di Covid” e un focus sull’omicidio di via Degani nella rubrica “Ombre”. In passato, ideatore di Sportello Quotidiano, blog d'approfondimento sull’attualità piacentina. Ha realizzato anche alcuni servizi per il settimanale d'informazione Corriere Padano. Co-fondatore di Gioia Web Radio, la prima emittente liceale a Piacenza. Creatore del documentario amatoriale "Avevamo Paura - Memorie di guerra di Bruna Bongiorni” e co-creatore di "Eravamo come morti - Testimonianza di Enrico Malacalza, internato nel lager di Stutthof". Co-autore di “#Torre Sindaco - Storia dell’uomo che promise un vulcano a Piacenza” (Papero Editore, 2017) e autore di "La Pellegrina - Storie dalla casa accoglienza Don Venturini" (Papero Editore, 2018). Nel maggio del 2022, insieme ai colleghi Marcello Pollastri e Andrea Pasquali, ha curato il libro-reportage "Ucraina, la catena che ci unisce", dopo alcuni giorni trascorsi nelle zone di guerra ed emergenza umanitaria. Il volume è stato pubblicato da Editoriale Libertà con il quotidiano in edicola. Ecco alcuni speciali tv curati per Telelibertà: "I piacentini di Londra" per raccontare il fenomeno dell'emigrazione dei piacentini in Inghilterra nel secondo dopoguerra, con immagini, testi e interviste in occasione della festa della comunità piacentina nella capitale britannica dal 17 al 19 maggio 2019; “I presepi piacentini nel Natale del Covid”; “La vita oltre il Covid” con interviste a due piacentini guariti dall’infezione da Coronavirus dopo dure ed estenuanti settimane di ricovero in ospedale; il reportage “La scuola finlandese” negli istituti di Kauttua ed Eura in Finlandia.