curiosità
Dal piatto alla personalità. I sindaci della provincia piacentina si confessano

Hanno parlato di sicurezza, ambiente, lavoro, viabilità. Hanno raccontato chi sono, cosa vogliono fare e cosa hanno fatto. Ma i neoeletti sindaci della provincia piacentina non si sono mai lasciati andare sull’aspetto che meglio può descriverli: la pizza.
Infatti, secondo uno studio americano del dottor Alan Hirsch, ogni gusto nasconderebbe una determinata personalità. I primi cittadini degli otto comuni andati al voto il 5 giugno scorso, nonostante abbiano tenuto a lungo in segreto gli ingredienti che prediligono sull’impasto, sono stati “scoperti”.
Pizza con crudo, grana e rucola per Romeo Gandolfi, sindaco di Fiorenzuola D’Arda, indice, secondo il test ideato negli Stati Uniti, di un uomo profondamente casalingo. E lui, con una risata, non smentisce: «Sono un gran pantofolaio, non ho mai voglia di uscire. Mia moglie soffre di questa cosa».
Raffaele Veneziani, eletto con il 55,3% dei voti a Rottofreno, è un amante della pizza alla bufala, la quale implica una tendenza affabile, cordiale, con una forte empatia, che ama intrattenersi con gli altri e capire il loro stato d’animo. «Sì, mi ritrovo in questo identikit – commenta Veneziani -. Cerco di sforzarmi ad essere semplice, visto che spesso sono troppo complesso».
Gabriele Girometta, a cui gli elettori hanno affidato le redini di Cortemaggiore, è un vero intenditore: «La mia pizza preferita è quella napoletana. Deve essere fatta assolutamente nel modo giusto: acciughe, capperi e origano.» E poi ammette: «Il test ha fatto centro: sono la persona più serena del mondo». Tuttavia non si sbilancia sulla seconda parte della rilevazione, che lo descrive come un uomo parecchio sensuale…
Da Cadeo, Marco Bricconi consiglia pizza bianca con olive taggiasche, ossia il gusto di chi non accetta compromessi. «E’ proprio così – commenta -. Non amo le mezze misure, a meno che servano a portare a compimento uno scopo nobile e giusto per la comunità».
Anche Claudio Ghittoni, intervenuto da Gropparello, non vuole il pomodoro sulla pizza e si ritrova al cento per cento nel suo profilo: non accetta accordi a metà strada, preferisce andare fino in fondo.
Mattia Cigalini, il sindaco jazzista di Agazzano, non ordina mai la stessa pizza. Ama cambiare, dimostrando di essere curioso e attratto dalle novità. Forse, proprio per questo, dopo una brillante carriera da musicista, ha deciso di buttarsi nel mondo della politica. «Se il crudo è di qualità – precisa l’agazzanese -, rimane il mio ingrediente preferito».
Non è d’accordo con gli studi provenienti da Chicago Simone Maserati, vincitore delle comunali di Gazzola. Non ritiene di essere uno che si annoia facilmente, differentemente da quanto affermerebbe il condimento che predilige: pizza ai peperoni.
Dopo i suoi 1.389 voti, il borgonovese Pietro Mazzocchi avrà sicuramente festeggiato con una pizza tonno e cipolla. Un sapore classico, sintomo di intelligenza e criticità. «Ma solo quando serve – racconta lui -, altrimenti non ho la critica a portata di mano. Se è giusto giudicare e dare un consiglio, lo faccio».
Thomas Trenchi
(Pubblicato il 9 giugno 2016 sul quotidiano Libertà)
