curiosità
Tutela della fauna locale: da gennaio, 550 animali curati dal CRAS di Piacenza
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Papa Francesco, nel corso di una recente catechesi in piazza San Pietro, non ha usato mezzi termini: «Vediamo gente tanto attaccata ai gatti e ai cani, e poi lasciano senza aiuto la fame del vicino e della vicina? No, per favore no». Silvia, una volontaria del Centro Recupero Animali Selvatici di Piacenza, gli risponderebbe così: «Soccorrere gli animali è molto importante, perché spesso sono loro ad aiutare le persone, facendo compagnia ai malati o a chi ha bisogno».
Silvia, come tanti altri operatori dediti alla causa, trascorre la maggior parte delle sue ore in località Trebbiola, presso l’azienda agricola dove ha sede l’ospedale per specie selvatiche in condizioni fisiche allarmanti, che necessitano di cure mediche. «La scorsa settimana – racconta – è stata trovata una poiana ferita in centro città. Il veterinario ha riscontrato un trauma ad un’ala, che stiamo medicando quotidianamente, anche somministrandole antibiotici».
Il CRAS (Centro Recupero Animali Selvatici) è stato riconosciuto ufficialmente nel giugno 2016, ed è attivo su più fronti: «Dal 1° gennaio abbiamo registrato circa cinquecentocinquanta animali – spiega Fabiana, responsabile dell’associazione -. Ci occupiamo della rieducazione e del reinserimento della fauna esclusivamente locale, nonché della formazione degli studenti universitari e dell’educazione ambientale con progetti dedicati sia ai più piccoli delle scuole primarie e secondarie, sia agli adulti. Il rapporto con i cacciatori spesso è positivo, infatti ci forniscono alcuni dati sulla presenza delle specie nel territorio».
«In passato gli animali selvatici non avevano un proprietario – prosegue Fabiana -, oggi lo stato ha l’obbligo di tutelarli nell’interesse della comunità. Nonostante ciò, non essendovi una norma specifica sui CRAS, le risorse economiche scarseggiano». Perciò, senza demordere, i volontari hanno organizzato una serie di eventi mirati alla raccolta fondi.
Il 30 ottobre, presso la COOP Infrangibile di Piacenza, si è svolta una cena a buffet curata da “L’Horteria”. Menù rigorosamente vegan, con cestini di pane siriano e insalata russa, mousse di cannellini, crostini con pesto rosso, crema di carciofi e tofu fumé, riso e quinoa con verdure di stagione allo zenzero, fusilli alla siciliana, farinata alle carote. E, soprattutto, una buona dose di amore per la natura, che li ha portati a confrontarsi sulle tecniche per salvaguardare la fauna nei mesi più freddi: offrire semi di girasole, miglio, mele e palle di grasso agli uccelli; creare mangiatoie naturali applicando gli arachidi non salati sui rami oppure costruirle con vecchi barattoli; piantare nel giardino alberi da frutto, per esempio i cachi; realizzare rifugi notturni per i volatili; appiccicare adesivi sulle vetrate, in modo che non vi sbattano durante il volo; lasciare un po’ di cibo nei boschi…
Gli incontri proseguiranno il 19 novembre, quando avrà luogo una raccolta pappe presso “L’Urtiga” in via Morigi 40 (Piacenza). Per avere maggiori informazioni, è possibile contattare amicipwrc@gmail.com.
Thomas Trenchi