curiosità
Referendum costituzionale: 4 milioni di elettori italiani all'estero. Istruzioni per l'uso
Sono quattro milioni gli italiani che, in occasione del referendum costituzionale del 4 dicembre, voteranno dall’estero. Una fetta elettorale importante, chiaramente non ignorata dagli schieramenti per il Sì e per il No, ogni giorno più agguerriti. Non li ha dimenticati Matteo Renzi, che ha inviato una lettera con illustrate le ragioni favorevoli alla riforma; e nemmeno il Governatore leghista del Veneto Luca Zaia, di ritorno da una full-immersion di comizi in Argentina.
Ma come si vota, in pratica, fuori dai confini nazionali?
Lo spiega Rachele, che vive in Germania e si è espressa due volte negli ultimi tre anni: «Essendo iscritti all’Aire (Associazione Italiani Residenti all’Estero), circa 2 settimane prima delle votazioni italiane, riceviamo a casa un plico, con posta ordinaria. All’interno vi sono le istruzioni, la cartella elettorale, un foglio con il proprio numero elettorale nella circoscrizione estera e due buste: una bianca molto spessa e una pre-affrancata, indirizzata al consolato a cui appartieni. Semplicemente, si può votare con una penna nera o blu, depositando la cartella nella busta bianca e spedendola al consolato. Ovviamente non devono esserci segni di alcun tipo, o viene annullata. Se invece non sei associato all’Aire ma sei all’estero per un breve periodo, puoi fare richiesta al tuo comune di residenza di votare, specificando il tuo indirizzo e spiegando perché sei lì».
Rachele e la sua famiglia, nonostante la distanza e la mancanza di un televisore in casa, hanno la percezione del dibattito: «Seguiamo la cronaca tramite i giornali online, quindi avvertiamo il clima, le idee e – soprattutto – le polemiche che imperversano».
Thomas Trenchi