giovani
«Costruite un villaggio sportivo al Daturi». La proposta del maestro di snowboard Casaroli
«Costruite un villaggio sportivo in pianta stabile all’Arena Daturi». La proposta arriva da Marcello Casaroli, maestro piacentino di snowboard, presidente dell’associazione Anthill Project e organizzatore dell’Alley-OoP! Freestyle Festival, l’evento annuale nato nel 2012, dedicato a tutti gli amanti degli sport estremi e della street culture.
«È venuto alla luce dalla necessità di far conoscere a tutti le discipline che, in realtà, per molti di noi sono il pane quotidiano: skateboard, snowboard, parkour, boulder, bmx, tricking – spiega Casaroli, trentunenne, laureato in Economia Aziendale -. Le proposte sono totalmente interattive, chiunque può provare ed imparare. Il Festival conta sul passaggio di circa 20.000 persone in quattro giorni, con decine di proposte sportive, musicali, artistiche e culinarie. La location che abbiamo scelto di utilizzare in questi anni è l’Arena Daturi, il posto più bello e complicato della città, che abbiamo contribuito a riqualificare e mostrare nel suo pieno splendore, grazie al contributo di centinaia di volontari che prestano il proprio aiuto per mettere in ordine e ripulire l’immenso spazio verde. L’organizzazione, che è in grado di attirare migliaia di giovani provenienti da tutta Italia, è autoprodotta e autogestita. Infatti, non abbiamo mai ricevuto un supporto concreto né da sponsor privati né dall’amministrazione comunale».
Sull’onda degli ottimi risultati collezionati fino ad ora, Casaroli abbozza un’idea: «Se solo avessimo a disposizione uno spazio per tutto l’anno, potremmo creare un Alley-OoP! continuativo, trasformando Piacenza in un punto di fondamentale importanza per la cultura di strada».
Casaroli incontra lo snowboard per la prima volta nel 1998, all’età di tredici anni. Da quel momento, la “tavola” diventa un’ossessione, nonché lo scopo della sua vita: «Sono diventato maestro di snowboard nel maggio 2016. Durante l’inverno, vivo e lavoro a Madonna di Campiglio. In estate, invece, mi trasferisco sui ghiacciai a Les Deux Alpes, in Francia».
Una passione sicuramente “anomala” tra i piacentini, che tuttavia lo stimola ulteriormente: «Con l’associazione Anthill Project, fondata nel 2011, intraprendiamo molte iniziative per valorizzare gli sport non convenzionali, come uscite in montagna, lezioni pratiche o video proiezioni. È il risultato di un’importante cooperazione tra associazioni, negozi, gruppi di interesse e appassionati. Il nome “Anthill” stesso, che significa “formicaio”, insiste sul concetto di collaborazione: “Mettendosi insieme, le formiche possono spostare l’elefante”».
Thomas Trenchi