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Salvini (Lega Nord) a Piacenza: «Qui spero di vincere con un’alleanza ampia». Poi illustra le ragioni del No – VIDEO
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Con il camper targato “Io Voto No”, nel pomeriggio di lunedì 28 novembre, Matteo Salvini ha fatto tappa a Piacenza per incontrare oltre duecento sostenitori presso l’Auditorium Sant’Ilario, commentare i principali fatti d’attualità ed esporre la propria opinione contraria al referendum costituzionale del 4 dicembre. Quest’ultimo, inevitabilmente, sarà anche un banco di prova per la futura (ed eventuale) alleanza di centrodestra.
La proposta del segretario federale della Lega Nord in ambito costituzionale è chiara: «Occorre introdurre l’elezione diretta del Presidente della Repubblica; il vincolo di mandato, in modo che chi cambia partito sia costretto a mollare la poltrona e a rinunciare allo stipendio; eliminare l’Unione Europea dal testo e liberarci dai vincoli folli di Bruxelles; tagliare i parlamentari, sia alla Camera che al Senato, permettendo che siano i cittadini a sceglierli e non – come vorrebbe Renzi – i partiti». I punti coincidono con quelli presentati da Berlusconi, che tuttavia sarebbe disposto a condividere una nuova riforma costituzionale ed una legge elettorale con gli altri gruppi parlamentari, compreso il centrosinistra. Salvini non è pienamente d’accordo: «La Costituzione è di tutti e quindi va giustamente discussa con tutti. Invece, per quanto riguarda la legge elettorale, non mi metterò al tavolo con Renzi, perché ha mentito agli italiani più di una volta». Non è la sola divergenza di contenuti che fa scricchiolare l’alleanza con Forza Italia: «Berlusconi sbaglia. I nomadi devono avere gli stessi diritti e doveri di tutti i cittadini, pertanto non avrebbe senso costringerli a lavorare, oppure dare loro case in omaggio». Il rapporto poco saldo tra i due partiti risulta evidente anche dagli ultimi fatti di Padova, dove il sindaco leghista Bitonci è stato sfiduciato da alcuni consiglieri forzisti: «Penso che non metterà a rischio la coalizione di Piacenza per il 2017. Qui spero di vincere con una squadra più ampia possibile».
Se c’è un’idea concreta che può unire le anime in ebollizione dei vari schieramenti, è la Flat Tax al 15%, illustrata da Armando Siri, economista della Lega Nord: «Si tratta di una rivoluzione che prevede un’unica aliquota fiscale al 15% con deduzioni fisse di € 3.000, garantendo così la progressività della tassa sulla base del reddito personale e dei componenti del nucleo famigliare. Il 15% è un’aliquota di mediazione che consente a tutte le categorie di contribuenti, a partire da quelle più basse, di avere un immediato vantaggio economico».
I giovani presenti in Sant’Ilario, al termine dell’incontro, hanno sollevato i cartelli con scritto “Salvini Premier”, con la speranza di votare il più presto possibile. Salvini, intanto, promette di tornare a Piacenza, dove il movimento è fortemente segnato dalle contrapposizioni interne. Un clima diverso rispetto a quando, parecchi anni fa, passeggiava sul Facsal in compagnia della sua prima fidanzata.
Thomas Trenchi