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Inaugurato l'asilo Vaiarini dopo mesi di ritardo. La soddisfazione del Comune

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Dopo diversi mesi di ritardo, riapriranno le porte dell’asilo Vaiarini nel quartiere Belvedere, dando un volto nuovo alla città. Il cantiere aveva subito un brusco rallentamento (di circa sei mesi) a causa delle continue proroghe dei finanziamenti statali. Il complesso sarà destinato a quattro sezioni della scuola materna, per un totale di novanta bambini. La spesa complessiva ammonta a 850mila euro, di cui 550mila finanziati dallo Stato e 290mila da IREN. Stamattina il sindaco Paolo Dosi, l’assessore ai Lavori pubblici Giorgio Cisini e l’assessore alle Politiche scolastiche Giulia Piroli hanno presentato alla stampa l’edificio ristrutturato.

«Siamo a fine mandato, perciò è un’occasione simbolica per dimostrare l’impegno diretto dell’Amministrazione a investire e sviluppare l’offerta per la comunità, malgrado le poche risorse disponibili e le difficoltà economiche», ha dichiarato Dosi, sottolineando che «ogni collega di Giunta ha diminuito i propri fondi per arrivare a questo risultato».

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«Le tre sezioni a tempo pieno erano state trasferite nel 2014 presso il nido Ottolenghi. Quest’ultimo, vista la riattivazione del Vaiarini, che era stato dismesso per problemi di sicurezza, non rimarrà vuoto: verrano collocate lì alcune classi della Besurica e della Farnesiana. Così facendo, s’incrementerà l’offerta di posti nelle scuole pubbliche», ha commentato l’assessore Piroli. Le pareti del “nuovo Vaiarini” sono azzurre, mentre il pavimento sembra una distesa di sabbia gialla: «Le tonalità sono simili a quelle del mar Mediterraneo, purtroppo luogo di migrazione, disperazione e morte. Qui, piuttosto, significano gioia e felicità. È un messaggio bellissimo», ha proseguito Piroli, lanciando un’idea: «Dovremmo intitolare questa scuola e quella di via Ottolenghi a due donne piacentine».

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Cisini ha condotto i presenti nelle stanze nuove di zecca: «All’interno mancano gli arredi, che saranno installati quest’estate. Esternamente, bisogna ritoccare la facciata, le pergole e piantumare il giardino. La struttura è stata resa efficiente dal punto di vista energetico. A settembre sarà tutto pronto, con refettorio, dormitorio, sala mensa e spazi gioco». L’assessore Cisini ha poi rassicurato i residenti del quartiere: «Si temeva che l’edificio venisse utilizzato in modo improprio, invece sarà disponibile per il nuovo anno scolastico 2017-2018».

Nei mesi scorsi, infatti, l’opposizione aveva messo in dubbio la riapertura dell’asilo, denunciando il degrado nel quale si trovavano le mura. L’ex militante della Lega Nord e residente della zona, Daniele Spina, che già in passato è intervenuto sulla vicenda, ha inviato una lettera a Sportello Quotidiano, dicendosi «felice, dopo anni di rinvii, per la riapertura dell’asilo Vaiarini. Si ritorna a dare un servizio indispensabile al quartiere, togliendo il disagio causato alle famiglie in questi anni. L’amministrazione comunale aveva promesso la riapertura prima nel 2015, poi nel 2016. Finalmente, si è messa la parola fine a queste promesse disattese». Spina richiama alla mente gli annunci dell’assessore Cisini, che nel settembre 2014 prometteva il termine della rigenerazione dell’asilo – contenuta nel piano triennale delle opere pubbliche – per l’anno successivo.

Ciò che conta, comunque, è che a partire da questo settembre mamme, papà e nonni potranno riaccompagnare i loro piccoli presso l’asilo di quartiere. Chissà, magari anche con un nuovo nome.

Thomas Trenchi

Classe 1998, giornalista professionista dell'emittente televisiva Telelibertà e del sito web Liberta.it. Collaboratore del quotidiano Libertà. Podcaster per Liberta.it con la rubrica di viaggi “Un passo nel mondo” e quella d’attualità “Giù la mascherina” insieme al collega Marcello Pollastri, fruibili anche sulle piattaforme Spreaker e Spotify; altri podcast: “Pandemia - Due anni di Covid” e un focus sull’omicidio di via Degani nella rubrica “Ombre”. In passato, ideatore di Sportello Quotidiano, blog d'approfondimento sull’attualità piacentina. Ha realizzato anche alcuni servizi per il settimanale d'informazione Corriere Padano. Co-fondatore di Gioia Web Radio, la prima emittente liceale a Piacenza. Creatore del documentario amatoriale "Avevamo Paura - Memorie di guerra di Bruna Bongiorni” e co-creatore di "Eravamo come morti - Testimonianza di Enrico Malacalza, internato nel lager di Stutthof". Co-autore di “#Torre Sindaco - Storia dell’uomo che promise un vulcano a Piacenza” (Papero Editore, 2017) e autore di "La Pellegrina - Storie dalla casa accoglienza Don Venturini" (Papero Editore, 2018). Nel maggio del 2022, insieme ai colleghi Marcello Pollastri e Andrea Pasquali, ha curato il libro-reportage "Ucraina, la catena che ci unisce", dopo alcuni giorni trascorsi nelle zone di guerra ed emergenza umanitaria. Il volume è stato pubblicato da Editoriale Libertà con il quotidiano in edicola. Ecco alcuni speciali tv curati per Telelibertà: "I piacentini di Londra" per raccontare il fenomeno dell'emigrazione dei piacentini in Inghilterra nel secondo dopoguerra, con immagini, testi e interviste in occasione della festa della comunità piacentina nella capitale britannica dal 17 al 19 maggio 2019; “I presepi piacentini nel Natale del Covid”; “La vita oltre il Covid” con interviste a due piacentini guariti dall’infezione da Coronavirus dopo dure ed estenuanti settimane di ricovero in ospedale; il reportage “La scuola finlandese” negli istituti di Kauttua ed Eura in Finlandia.