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Officina Piacenza – Trasporti e inquinamento, il confronto tra Barbieri e Rabuffi

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Sulla carta potrebbero apparire due candidati agli antipodi, ma quando si parla di amministrare una città le distanze ideologiche si accorciano nei pressi di una buca da tappare o di una strada dissestata. Patrizia Barbieri, candidata a sindaco del centrodestra (Lega Nord, Forza Italia, Fratelli d’Italia, più la lista civica “Prima Piacenza”), e Luigi Rabuffi, candidato a sindaco di “Piacenza in Comune” (sostenuto dal mondo della sinistra e da alcuni comitati), hanno partecipato alla prima puntata di Officina Piacenza, incentrata sulla tematica del trasporto pubblico.

«La Giunta Dosi non si è impegnata abbastanza, non ha potenziato i mezzi, non ha realizzato i parcheggi scambiatori e non ha dato le risposte viabilistiche essenziali per questa città», ha esordito Patrizia Barbieri. Per dovere di cronaca, si rammenta che ad aprile sono arrivati otto nuovi autobus di categoria Euro 6 nella flotta di Seta Piacenza. «Penso si debba sfruttare al meglio la tangenziale, porre rimedio al traffico che si genera nella rotatoria della statale 45, per una questione legata all’inquinamento. Bisognerebbe creare un collegamento parallelo al tratto di barriera Torino e via XXI Aprile, per dare uno sfogo automobilistico a quella zona», ha proseguito la Barbieri.

Luigi Rabuffi ha ricordato che «quotidianamente 81mila mezzi viaggiano in città, causando uno smog elevatamente dannoso per la salute. Il trasporto pubblico locale deve essere reso funzionale alle esigenze dei piacentini: i mezzi troppo grandi non possono circolare nelle vie del centro storico».

A gennaio, vi sono stati parecchi sforamenti della quantità di polveri sottili nell’aria. Legambiente, in misura emergenziale, aveva proposto di garantire gli autobus gratuiti fino alla diminuzione delle particelle. Rabuffi la considera un’ottima idea, poiché «i pullman che circolano a Piacenza hanno un costo d’esercizio uguale, sia vuoti che pieni. Perciò, servirebbe un prezzo politico per incentivarne l’utilizzo, ad esempio un euro per l’intera giornata o addirittura gratuitamente». Barbieri, invece, esorta a concentrarsi su soluzioni più ampie, imputando «i rappresentanti dell’Amministrazione comunale all’interno di SETA (la società per azioni che gestisce il trasporto pubblico urbano e interurbano), che non hanno saputo imporre le scelte nell’interesse del nostro territorio».

La scorsa primavera diversi studenti hanno protestato contro lo spostamento della stazione dei pullman da piazza Cittadella alla Lupa. Sindaco e assessori hanno spiegato che si tratta di un disegno più complesso, che prevede la valorizzazione di piazza Cittadella (con un parcheggio interrato) e la collocazione definitiva dell’autostazione nel solettone di Borgo Faxhall. «Si sono registrate solo lamentele e disagi, non c’e stato nessun vantaggio per i fruitori del servizio di trasporto. Neanch’io avrei lasciato lì la stazione dei bus, prima però mi sarei confrontata con gli utenti». «Mai come oggi», ha aggiunto Rabuffi, «è fondamentale condividere le decisioni, trovando insieme ai cittadini le risorse e le risposte ai bisogni. L’autostazione in Piazza Cittadella stonava, ma il “trasloco” andava regolamentato senza causare danni agli studenti».

Thomas Trenchi

Classe 1998, giornalista professionista dell'emittente televisiva Telelibertà e del sito web Liberta.it. Collaboratore del quotidiano Libertà. Podcaster per Liberta.it con la rubrica di viaggi “Un passo nel mondo” e quella d’attualità “Giù la mascherina” insieme al collega Marcello Pollastri, fruibili anche sulle piattaforme Spreaker e Spotify; altri podcast: “Pandemia - Due anni di Covid” e un focus sull’omicidio di via Degani nella rubrica “Ombre”. In passato, ideatore di Sportello Quotidiano, blog d'approfondimento sull’attualità piacentina. Ha realizzato anche alcuni servizi per il settimanale d'informazione Corriere Padano. Co-fondatore di Gioia Web Radio, la prima emittente liceale a Piacenza. Creatore del documentario amatoriale "Avevamo Paura - Memorie di guerra di Bruna Bongiorni” e co-creatore di "Eravamo come morti - Testimonianza di Enrico Malacalza, internato nel lager di Stutthof". Co-autore di “#Torre Sindaco - Storia dell’uomo che promise un vulcano a Piacenza” (Papero Editore, 2017) e autore di "La Pellegrina - Storie dalla casa accoglienza Don Venturini" (Papero Editore, 2018). Nel maggio del 2022, insieme ai colleghi Marcello Pollastri e Andrea Pasquali, ha curato il libro-reportage "Ucraina, la catena che ci unisce", dopo alcuni giorni trascorsi nelle zone di guerra ed emergenza umanitaria. Il volume è stato pubblicato da Editoriale Libertà con il quotidiano in edicola. Ecco alcuni speciali tv curati per Telelibertà: "I piacentini di Londra" per raccontare il fenomeno dell'emigrazione dei piacentini in Inghilterra nel secondo dopoguerra, con immagini, testi e interviste in occasione della festa della comunità piacentina nella capitale britannica dal 17 al 19 maggio 2019; “I presepi piacentini nel Natale del Covid”; “La vita oltre il Covid” con interviste a due piacentini guariti dall’infezione da Coronavirus dopo dure ed estenuanti settimane di ricovero in ospedale; il reportage “La scuola finlandese” negli istituti di Kauttua ed Eura in Finlandia.