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Officina Piacenza – Lavoro e disoccupazione: le soluzioni di Ponzini e Solari
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Dalle quasi 112mila ore di cassa integrazione di gennaio, alle 206mila di febbraio: un incremento dell’84% registrato da INPS e UIL nel piacentino. Quando si parla di lavoro, quali scelte può prendere un’amministrazione locale? Hanno risposto a questa domanda Sandra Ponzini, candidata a sindaco di “Passione Civica” (una lista formata anche dai fuoriusciti del Pd vicini a Bersani), ed Emanuele Solari, candidato a sindaco del movimento di estrema destra Forza Nuova. La discussione ha svelato più affinità di quanto ci si potesse aspettare: «Io vorrei un’alleanza tra le realtà nazional popolari, che siano di destra o sinistra, a difesa dei lavoratori. Le buone idee non si discutono», ha dichiarato Solari.
«Occorre una semplificazione delle procedure burocratiche – ha proseguito Solari -. Non è possibile che, per mettere fuori due tavolini da un bar, si debba ricorrere a chili di carte bollate. Si tolgano gli ostacoli a chi vuole lavorare onestamente». È d’accordo la Ponzini: «Si modifichino i regolamenti comunali, contribuendo anche a livello nazionale».
A Piacenza, nel 2016 la disoccupazione ha raggiunto un tasso del 7,5%, mentre quella giovanile è arrivata al 25,4%. I due candidati hanno commentato questi dati, convergendo su una soluzione condivisa: la green economy. «Costruiamo orti per i giovani, visto che ormai tendiamo tutti a comprare a chilometro zero», ha esortato la Ponzini. «Certamente – ha aggiunto Solari – la ricchezza della collettività è data dalle piccole attività».
A Le Mose sono oltre 2,5 i milioni di metri cubi ricoperti dalla logistica, con più di 1800 addetti. Negli ultimi mesi si è parlato a lungo dell’ipotetica realizzazione di un nuovo polo logistico, che creerebbe numerosi posti di lavoro. Si sono infervorate, però, anche le proteste di alcuni operai, che hanno denunciato le condizioni pessime all’interno dei magazzini. Qualità o quantità? «Recuperiamo la dignità del lavoro – ha puntualizzato Solari -. Non si può lavorare per 500 euro al mese, come succede in alcune realtà piacentine. Questo è un tema che può accomunare schieramenti opposti, cercando di porre le basi affinché i posti di lavoro consentano alle persone di avere una vita serena». «Seppur Piacenza sia votata alla logistica, non dobbiamo pensare che l’unica possibilità di sviluppo sia questa – ha chiarito la Ponzini -. Il polo logistico che già si trova sul nostro territorio non permette a tutti i lavoratori di vivere dignitosamente. Bisogna controllare gli accessi, garantire la qualità, incidere sui mezzi troppo inquinanti. Si devono, inoltre, riempire gli spazi del polo costruiti in passato e mai occupati. Se si tratta di un polo logistico alla pari di quello attuale, allora basta e avanza ciò che abbiamo…».
Thomas Trenchi