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Le temperature non spaventano: nessuna pausa estiva per il Footgolf

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Al posto della tipica mazza di ferro si utilizza una gamba in carne e ossa. Invece della pallina in Uretano, si porta un pallone da calcio in cuoio. In cambio dello snobismo del golf, è fondamentale un po’ di goliardia tra amici della domenica pomeriggio. Ecco il footgolf. La ricetta nasce in Olanda nel 2009, dove ha assunto le caratteristiche di un vero e proprio sport, ma si diffonde in pochissimo tempo in tutto il mondo: Brasile, Marocco, Messico, Norvegia, Nuova Zelanda, Panama, Spagna, Sudafrica, Svezia, Regno Unito, Ungheria. Sino a Piacenza. Si tratta di uno sport ibrido, dai dieci anni in su, nel quale bisogna mandare in buca un pallone da calcio, ovviamente nel minor numero di colpi possibili. Si gioca su circuiti da nove o diciotto buche, spesso ricavati dai percorsi dei golf club già esistenti.

foto campagnolaA Piacenza, il footgolf trova le sue origini nel parco di una vecchia pensione di collina, alle Pianazze, dalle parti di Farini, dove un gruppo di amici ha dato vita all’associazione Footgolf Piacenza. Nel tempo, la squadra si cuce addosso le proprie divise, rigorosamente biancorosse col simbolo della lupa, e partecipa ai campionati sparsi nella Penisola, ottenendo ottimi risultati. Gli organizzatori hanno un sogno: portare questo sport alle Olimpiadi. Sarebbero in corso i negoziati col Coni per far riconoscere il footgolf come sport a tutti gli effetti, permettendone l’inclusione nelle competizioni internazionali ufficiali. Insomma: dai giardinetti di una pensione, con in palio pane e salame, ai Giochi olimpici in giro per il mondo, significherebbe un bel salto di qualità. Una buca memorabile.

Le temperature estive scoraggianti, a dire il vero, non sembrano voler rallentare gli appassionati: dallo scorso maggio gli appuntamenti sono stati costanti e soddisfacenti per la compagine piacentina. Ecco un breve riassunto.

In questi due mesi, bisogna registrare una serie di punteggi eccellenti per Christian Tirapelle, vincitore del torneo 500 al Gold Club Salsomaggiore e del torneo 500 al Gold Club Rendena in Trentino, che lo portano a tallonare il primo della classifica Nazionale Geti Giuliano, di Cannonballs Reggio Emilia. Tra i primi posti nel Ranking c’è anche Nicolas Tinelli, in trentesima posizione, pur non essendo riuscito a risaltare nelle tappe dell’LNF Tour (riservato ai primi 176 del Ranking). È proseguita la scalata di Antonio Costa, che ha piazzato una vittoria nell’OVER45 a Campagnola e altri due ottimi terzi posti, sempre a Campagnola e a Castell’Arquato, confermando il suo stato di forma. Tra i prima 176 del Ranking, mantengono la posizione Federico Remondi (uno degli atleti maggiormente presenti sui campi), Renzo Mezzadri e Danilo Girasoli. Emiliano Pasquali, affidandosi al celebre – e birichino – pallone Jabulani, ha guadagnato punti preziosi.

Da segnalare poi la vittoria nel torneo infrasettimanale giocato al Golf Club Santo Stefano a Campagnola Emilia, organizzato dai Rollingballs Footgolf, dove Footgolf Piacenza si è posizionato sul gradino più alto del podio, sorpassando la corazzata Ghirlandina Footgolf, grazie ai risultati di Tirapelle, Costa e Tinelli (tutti e tre, insieme a Girasoli, nei primi 10). Durante lo scorso weekend, invece, è andato in scena il primo torneo “Totally Addicted 500” organizzato dalla società biancorossa al Golf Club Castell’Arquato. Grande successo: su un campo in ottime condizioni e con 500 punti ranking in palio, si sono sfidati circa 84 footgolfers provenienti da tutto il Nord Italia.

A vincere il primo torneo organizzato da Footgolf Piacenza è stato uno dei padroni di casa, Marco Maggi di Vigolzone, con uno strabiliante -12. Nella categoria OVER45, spicca la vittoria di Ivano Bonetti, ex calciatore di Sampdoria e Juventus. Bonetti, un anno fa, ha fondato la squadra “Footgolf Legends”, con sede a Misano, in provincia di Rimini: una reunion di ex colleghi di serie A e amici, tra i quali Riccardo Ferri, ex Inter, e Alessio Tacchinardi, ex Juve. Nella sezione femminile si impone Martina Quintarelli di Atletico Footgolf Verona, classe ’92 e Campionessa Europea in carica, totalizzando -5 e sorpassando così la giocatrice dei Cannonballs Footgolf Cinzia Cabassi e la piacentina Chiara Montanari. Nella categoria UNDER è risaltata la prestazione di Mattia Sartori con -3, davanti al fratello Lorenzo e a Matteo Giorgi. Il footgolf è un’attività in fortissima crescita. I giocatori stessi ammettono che «è una droga». Al termine della gara ufficiale di domenica scorsa a Castell’Arquato, infatti, hanno esordito venticinque nuove leve, che per la prima volta hanno provato questa disciplina.

IMG_0676.JPGLe prossime date da non perdere: domenica 23 luglio, presso il Golf Club Salsomaggiore, andrà in scena una gara doppia (singola al mattino, a coppia al pomeriggio), con possibilità d’ingresso giornaliero in piscina per giocatori e accompagnatori; domenica 3 settembre, presso il Golf Club Castell’Arquato, è fissata la gara 250 valida per l’LNF Tour, con partenze in linea dalle ore 10 alle ore 14. Dopo la gara, si ripeterà la Footgolf School. Per qualsiasi informazione, visitare la pagina facebook https://www.facebook.com/Footgolfpiacenza/ oppure il sito LNF www.legafootgolf.it.

Thomas Trenchi

Classe 1998, giornalista professionista dell'emittente televisiva Telelibertà e del sito web Liberta.it. Collaboratore del quotidiano Libertà. Podcaster per Liberta.it con la rubrica di viaggi “Un passo nel mondo” e quella d’attualità “Giù la mascherina” insieme al collega Marcello Pollastri, fruibili anche sulle piattaforme Spreaker e Spotify; altri podcast: “Pandemia - Due anni di Covid” e un focus sull’omicidio di via Degani nella rubrica “Ombre”. In passato, ideatore di Sportello Quotidiano, blog d'approfondimento sull’attualità piacentina. Ha realizzato anche alcuni servizi per il settimanale d'informazione Corriere Padano. Co-fondatore di Gioia Web Radio, la prima emittente liceale a Piacenza. Creatore del documentario amatoriale "Avevamo Paura - Memorie di guerra di Bruna Bongiorni” e co-creatore di "Eravamo come morti - Testimonianza di Enrico Malacalza, internato nel lager di Stutthof". Co-autore di “#Torre Sindaco - Storia dell’uomo che promise un vulcano a Piacenza” (Papero Editore, 2017) e autore di "La Pellegrina - Storie dalla casa accoglienza Don Venturini" (Papero Editore, 2018). Nel maggio del 2022, insieme ai colleghi Marcello Pollastri e Andrea Pasquali, ha curato il libro-reportage "Ucraina, la catena che ci unisce", dopo alcuni giorni trascorsi nelle zone di guerra ed emergenza umanitaria. Il volume è stato pubblicato da Editoriale Libertà con il quotidiano in edicola. Ecco alcuni speciali tv curati per Telelibertà: "I piacentini di Londra" per raccontare il fenomeno dell'emigrazione dei piacentini in Inghilterra nel secondo dopoguerra, con immagini, testi e interviste in occasione della festa della comunità piacentina nella capitale britannica dal 17 al 19 maggio 2019; “I presepi piacentini nel Natale del Covid”; “La vita oltre il Covid” con interviste a due piacentini guariti dall’infezione da Coronavirus dopo dure ed estenuanti settimane di ricovero in ospedale; il reportage “La scuola finlandese” negli istituti di Kauttua ed Eura in Finlandia.

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