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Inciviltà e pipì sui muri: esasperano le deiezioni degli animali in centro storico – VIDEO

Muri anneriti e marciapiedi macchiati dalla pipì dei cani: i residenti del centro storico non ne possono più! Chi si ricorda l’ordinanza della bottiglietta d’acqua di Dosi?

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Muri anneriti e marciapiedi macchiati dalla pipì dei cani. Le pareti non sono le uniche ad essere corrose dall’urina animale: si sta logorando anche la pazienza di abitanti e passanti, esasperati da questa situazione crescente di degrado. «La pipì e la cacca di un animale non sono più nobili di quelle umane», dice arrabbiata Emanuela Sbordi, residente del centro storico, che quotidianamente assiste a deiezioni solide e liquide lungo la strada, proprio nel salotto della città.

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Un residente ha disposto delle bottiglie di plastica  per scoraggiare gli animali a defecare o urinare

Vicino alla porta di un’abitazione sono disposte in fila una dopo l’altra delle bottiglie di plastica piene d’acqua: si tratta di un metodo fai da te che, nella credenza popolare, dovrebbe evitare i bisogni di un cane in quel determinato punto. Ci sono anche altre soluzioni estreme che circolano sui social: dal pannolino e la traversina assorbente, all’albero finto da piantare in casa.

Nel 2015, a proposito di decoro urbano, l’allora sindaco di Piacenza Paolo Dosi ha emanato la così detta ordinanza della bottiglietta: cioè l’obbligo di lavare immediatamente con un po’ d’acqua – fatta eccezione per i periodi di gelo – le deiezioni liquide degli animali. Non mancarono le critiche.

A Domodossola, l’Amministrazione comunale ha valutato addirittura di attivare l’esame del DNA sugli escrementi per individuare e multare i padroni maleducati. Il problema esiste e la soluzione – se non appellandosi al senso civico – è ancora oscura. L’inciviltà di alcuni padroni, però, non deve diventare una giustificazione per complicare la vita degli amici a quattro zampe o generalizzare la polemica contro chiunque si prenda cura di un animale. L’impertinenza è delle persone che trascurano il bene comune e l’immagine della città.

Non si può snaturare un animale, che ha evidentemente la necessità di fare la pipì o la popò all’aria aperta, ma occorre lavorare nella sua direzione: più aree verdi, sfruttare i parchi già presenti, ricavare triangoli di terra in città, controllare maggiormente chi non rispetta le regole.

Thomas Trenchi

Classe 1998, giornalista professionista dell'emittente televisiva Telelibertà e del sito web Liberta.it. Collaboratore del quotidiano Libertà. Podcaster per Liberta.it con la rubrica di viaggi “Un passo nel mondo” e quella d’attualità “Giù la mascherina” insieme al collega Marcello Pollastri, fruibili anche sulle piattaforme Spreaker e Spotify; altri podcast: “Pandemia - Due anni di Covid” e un focus sull’omicidio di via Degani nella rubrica “Ombre”. In passato, ideatore di Sportello Quotidiano, blog d'approfondimento sull’attualità piacentina. Ha realizzato anche alcuni servizi per il settimanale d'informazione Corriere Padano. Co-fondatore di Gioia Web Radio, la prima emittente liceale a Piacenza. Creatore del documentario amatoriale "Avevamo Paura - Memorie di guerra di Bruna Bongiorni” e co-creatore di "Eravamo come morti - Testimonianza di Enrico Malacalza, internato nel lager di Stutthof". Co-autore di “#Torre Sindaco - Storia dell’uomo che promise un vulcano a Piacenza” (Papero Editore, 2017) e autore di "La Pellegrina - Storie dalla casa accoglienza Don Venturini" (Papero Editore, 2018). Nel maggio del 2022, insieme ai colleghi Marcello Pollastri e Andrea Pasquali, ha curato il libro-reportage "Ucraina, la catena che ci unisce", dopo alcuni giorni trascorsi nelle zone di guerra ed emergenza umanitaria. Il volume è stato pubblicato da Editoriale Libertà con il quotidiano in edicola. Ecco alcuni speciali tv curati per Telelibertà: "I piacentini di Londra" per raccontare il fenomeno dell'emigrazione dei piacentini in Inghilterra nel secondo dopoguerra, con immagini, testi e interviste in occasione della festa della comunità piacentina nella capitale britannica dal 17 al 19 maggio 2019; “I presepi piacentini nel Natale del Covid”; “La vita oltre il Covid” con interviste a due piacentini guariti dall’infezione da Coronavirus dopo dure ed estenuanti settimane di ricovero in ospedale; il reportage “La scuola finlandese” negli istituti di Kauttua ed Eura in Finlandia.