curiosità
Sportello Quotidiano compie un anno: le testimonianze come arricchimento
Sportello Quotidiano compie un anno di vita. Le testimonianze più significative riassunte in 140 caratteri ciascuna. Grazie per seguirci e buona (ri)lettura!
Una lente d’ingrandimento sull’attualità, un varco che apre nuovi punti d’osservazione, uno squarcio sulla crosta nebulosa della realtà. Così avevo immaginato Sportello Quotidiano. E così spero che, lentamente, si stia realizzando. OGGI, 10 SETTEMBRE 2017, IL BLOG FESTEGGIA UN ANNO DI VITA: sulle spalle porta oltre centocinquanta articoli, qualche collaborazione con i mondi delle associazioni e della scuola, innumerevoli argomenti trattati e alcune soddisfazioni. Sportello Quotidiano, per me, ha rappresentato una grandissima opportunità di crescita. Non tanto la forma: quella cioè di curare un sito, redarre degli articoli, programmare interviste e servizi video. Quanto piuttosto il contenuto: la sostanza delle testimonianze raccolte, l’energia dei vissuti autentici incorniciati tra le lettere. Auspico che, di riflesso, anche per voi sia stata un’occasione di progresso interiore: approfondendo sinceramente le fatiche, i progetti, i successi e le emozioni altrui, è possibile maturare e allargare i propri orizzonti.
Sportello Quotidiano non si ferma qui: tra pochi giorni verrà annunciato un progetto nuovo e innovativo, con un sito completamente ristrutturato: rimanete collegati!
Se questa è l’era del web e della velocità, dove siamo appesi a una tacca di Wi-Fi, allora è giusto che la festa di compleanno sia a suon di tweet: l’emblema del linguaggio comunicativo del ventunesimo secolo. In circa 140 caratteri per ciascuna, ho cercato di riassumere e riproporvi le storie più significative che ho conosciuto (e che ho cercato di farvi conoscere) negli ultimi 365 giorni. Buona (ri)lettura e grazie! Grazie per aver dedicato anche solo un minuto su questo blog.
Thomas Trenchi
- Piove. A Roncaglia, piove ancora. Piovono ricordi e rabbia di chi, nell’alluvione del 2015, ha perso la propria quotidianità: come Sara e la sua macchina per andare a lavorare >> CLICCA QUI
- Leggerla e approfondirla per non strumentalizzarla: intervista a Edoardo Perazzi, nipote della Fallaci. «Oriana si sentiva uno scrittore prestato al giornalismo» >> CLICCA QUI
- Milena Gabanelli sembra una dura. La è davvero. Al telefono, sul treno, di fretta mi concede un’intervista. Poche parole, ma importanti: «Un giornalista non deve mai autocensurarsi» >> CLICCA QUI
- Basta alzare lo sguardo dal cellulare e accorgersi di quanta bellezza ci circondi. Palazzo Costa, da circa trecento anni in via Roma, n’è un esempio >> CLICCA QUI
- I compiti a casa sono davvero fondamentali? Forse, no. In Germania, per esempio, se ne può fare a meno. Lo racconta una mamma >> CLICCA QUI
- Storie di Vita, con la lettera maiuscola. Elisabetta Paraboschi ci parla di quelle donne che hanno sconfitto il tumore >> CLICCA QUI
- Il prof. Alberto Gromi è un libro da sfogliare lentamente, con estrema attenzione e curiosità: il carcere, la scuola, il cinema e l’amore per Piacenza >> CLICCA QUI
- Nel cuore (ferito) di Piacenza, in prossimità del centro storico, il tessuto sociale soffre. Sotto gli occhi di tutti, Antonio viveva in una roulotte >> CLICCA QUI
- Sorrisi unici. Quello della ciclista Paola Gianotti è segnato dall’abbraccio di una donna ugandese a cui ha regalato una bici per raggiungere la famiglia >> CLICCA QUI
- Il volto umano di un sindaco assediato. L’ex primo cittadino Dosi rivive l’operato del 2016 e – dritto negli occhi – ammette: «Adesso non sono così felice» >> CLICCA QUI
- Le due facce del fenomeno migratorio: la percezione dei cittadini e la voce dei richiedenti asilo. Tra disorientamento e speranza >> CLICCA QUI (PS: Tengo particolarmente a questo video servizio: per realizzarlo mi sono appostato per circa quattro ore fuori da un’abitazione, con l’obiettivo di strappare qualche secondo di voce a un richiedente asilo e soprattutto permettere ai referenti della cooperativa di illustrare il loro modello di accoglienza. Ho visitato la casa e ho scoperto – tra timori e parole col contagocce – la storia di questa famiglia nigeriana la cui sorte si è riversata nel quartiere Besurica).
- Gino non millanta felicità. Magari è l’alcol a tenerlo coi piedi per terra. Se ascoltasse solo l’arte, chissà dove sarebbe. Voce al Madonnaro di Largo Battisti >> CLICCA QUI
- Quando chiude un cinema, è un colpo inferto alla cultura. Piacenza ne sa qualcosa: addio all’Iris, almanacco di ricordi sul Corso >> CLICCA QUI
- Passione per la terra e inventiva: lo zafferano di Alberto Destri colora la Val Trebbia e profuma le colline >> CLICCA QUI
- Un’inchiesta di Sportello Quotidiano scoperchia una grave lacuna sanitaria: a Piacenza arranca la medicina non convenzionale >> CLICCA QUI
- Piacenza ha assolutamente bisogno di un cimitero per animali. Non è una sciocchezza. Questione di affetto, igiene e civiltà >> CLICCA QUI
- La lente d’ingrandimento è passata sopra il turismo piacentino. Il web viene utilizzato male, i social pure. Lo confermano alcuni esperti >> CLICCA QUI
- Duecento chilometri in treno non sono nulla quando si insegue un sogno. Per Francesca era salutare Francesco Guccini, di persona. Ce l’ha fatta >> CLICCA QUI
- Confrontarsi e confrontarsi ancora. Anche sulle religioni: islam, buddismo e cattolicesimo si incontrano >> CLICCA QUI
- Nella Cartoleria Fagnola si respira storia. D’altronde, è lì da tanto tempo. Ma non si è fossilizzata, anzi: ha un’idea di slancio >> CLICCA QUI
Alcuni scatti per ricordare il primo anno di vita di Sportello Quotidiano:
- In un modo o nell’altro, è una storia attuale: sulla quale riflettere. Di una piacentina convertita all’Islam, che nasconde il suo nome perché minacciata >> CLICCA QUI
- “Avevamo paura” non è una semplice ammissione, ma è la fotografia più umana della seconda guerra mondiale e dei conflitti bellici. Il documentario >> CLICCA QUI
- Essere piacentini vuol dire anche avere nostalgia degli anolini mentre si vive tra grattacieli, sfarzo e povertà. Leonardo si trova a Dubai >> CLICCA QUI
- Com’è Piacenza vista da fuori? Prova a rispondere Suvi, ragazza finlandese che ha studiato per un anno al Liceo Gioia >> CLICCA QUI
- Ognuno, ogni giorno, può compiere il suo viaggio. Claudio Pelizzeni ha fatto il giro del mondo col diabete e senza aereo >> CLICCA QUI
- Silvano è una di quelle persone che non sembrano mai arrabbiate, immancabilmente gentili e inevitabilmente attente: di Piacenza ne ha viste tante >> CLICCA QUI
- Non è un segreto, ma forse nessuno gli ha mai chiesto di parlarne davvero. Stefano Torre racconta la sua malattia, tra alti e bassi >> CLICCA QUI
- Si può essere liberi anche in una cella, purché si trovino delle motivazioni. Dal carcere alla messa alla prova, in questo documentario >> CLICCA QUI
- Ci vuole coraggio (e un po’ di sana, sanissima pazzia) per fare la valigia e partire all’impazzata verso Madrid, come ragazza alla pari >> CLICCA QUI
- Da sempre l’uomo sogna di alzare il proprio punto di vista, di allargare la propria visione. Con il drone, oggi, è un po’ più facile >> CLICCA QUI
- Lo sceriffo sa di essere uno sceriffo. È consapevole, cioè, di essere un simbolo della provincia piacentina. «Posso intervistarti? Un attimo, prima faccio un controllo» >> CLICCA QUI
- La satira è un’arma potente, anche per raccontare una città. I creatori di Piacenza Memes spiegano il loro progetto >> CLICCA QUI
- Per quest’anno, le zanzare (che a volte siedono dietro a una scrivania) non hanno avuto la meglio e il cinema ha vinto. Di nuovo >> CLICCA QUI
- Anche le elezioni amministrative sono state un banco di prova con il quale Sportello Quotidiano si è rapportato. Da Palazzo Mercanti, in diretta per tutta la notte, vi abbiamo aggiornato sugli spogli e le opinioni a caldo dei candidati, sia al primo che al secondo turno di voto. Nel mese di aprile, è nata una trasmissione online apposita: Officina Piacenza, che potete rivedere cliccando qui.
Altre fotografie dei dodici mesi appena trascorsi con Sportello Quotidiano:
Grazie, ovviamente, agli amici che nell’ultimo anno hanno contribuito alla crescita di Sportello Quotidiano, anche “solo” reggendo una telecamera di fronte al microfono: James Calabretti, Marco Caviglioni, Nasser Hansali e Luigi Centenaro.