cultura
Gioele Callegari, regista a 11 anni, reinventa Star Wars nella storia di un disabile
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La celebre saga di Star Wars rinasce nelle vesti di un bambino disabile che vuole mettere in ordine i tasselli della propria vita. Lo fa con l’inventiva di un giovanissimo regista, sceneggiatore, montatore e attore di Piozzano: Gioele Callegari, undici anni appena compiuti. «Il mio cortometraggio s’intitola “The young Jedi” e parla di un ragazzo senza un braccio a cui il padre, proiettandolo con l’immaginazione nel film di Star Wars, fa capire che può essere una persona come le altre», spiega il “piccolo” Gioele, che in realtà si esprime da adulto e non sembra celare alcuna emozione durante l’intervista telefonica. Il video dura all’incirca dodici minuti e, dopo essere stato presentato in anteprima al Festival del fumetto di Piacenza, prossimamente sarà proiettato integralmente su un palcoscenico più ampio.
La registrazione è stata effettuata ormai un anno fa nell’arco di un solo pomeriggio, ma le incombenze burocratiche e alcuni ritardi tecnici non hanno ancora permesso di divulgare a pieno il risultato. Hanno preso parte alle riprese in qualità di attori anche Michael Fortunati nei panni di Dart Fener e Laura Barbieri in quelli della Principessa Leila, con operatore di macchina Yuston Austoni. «Invece di realizzare il solito film con protagonista un supereroe che picchia tutti, ho preferito aggiungere un lato sentimentale alla trama. A volte gli altri interpreti mi facevano divertire. Poi c’erano i cameraman e i microfonisti», prosegue Gioele, che infatti ha attivato una raccolta fondi per «ripagare chi mi ha aiutato e comprarmi una videocamera professionale». È possibile donare qualsiasi cifra cliccando qui.
Gioele ha la stoffa e non nasconde qualche complicazione vissuta sul set: «La difficoltà maggiore è legata al momento in cui ho dovuto nascondere e immobilizzare il braccio per imitare la situazione di disabilità». Ma nulla sembra poter mettere i bastoni tra le ruote alla sua passione, che sta crescendo con forza e costanza: «Ho un canale YouTube sul quale pubblico dei cortometraggi fatti in casa, tratti o ispirati a pellicole già esistenti. Mi sono ritagliato una buona fetta di tempo al giorno dedicata alla creazione di video. All’età di sei anni, mio papà mi ha regalato una telecamera, così ho provato a produrre i primi filmati. Mi si è aperto davanti un mondo, ho iniziato a collezionare idee. Insomma, ci ho preso gusto», dice con un risata. Anche il papà, Alberto Callegari, conferma che «le produzioni di Gioele sono molto interessanti e lasciano ben sperare per il futuro. Sta diventando qualcosa di più grande di un semplice passatempo».
Il suo progetto, “The young Jedi”, è stato approfondito anche dalla testata nazionale “Il Fatto Quotidiano”, alla quale il baby-regista ha dichiarato: «Un giorno, mentre ero in campeggio, ho visto un piccolo che non aveva una parte del corpo e ho deciso di renderlo il protagonista. Non ho fatto questo film per soldi ma per imparare. Vorrei diventare un regista e arrivare a Hollywood».
Thomas Trenchi