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Il riso piacentino nasce in Valtidone. La soddisfazione dell’azienda Casonato
La terra della Valtidone per la prima volta è stata toccata da una coltivazione di riso. Il merito è del quarantaquattrenne Claudio Casonato, titolare dell’omonima azienda agricola alle porte di Castel San Giovanni, nella frazione della Pievetta. La scorsa settimana, nelle prime ore della mattina, insieme ai figli, alla moglie, agli studenti dell’istituto Marcora, alla Pro loco di Castelsangiovanni e all’associazione La Valtidone, ha preso il via la delicata operazione di separazione dei chicchi. L’impegno e la passione della famiglia Casonato, la quale ha deciso di allargare la propria attività al di là della produzione di carne, hanno dato vita a due varietà di riso: Carnaroli Caravaggio e integrale, per circa 65 quintali emersi su due ettari di coltivazione.
La storia dell’azienda agricola Casonato
Per l’azienda agricola Casonato è stata una scommessa importante, che ha visto gli albori l’anno scorso, con un piccola sperimentazione su scala ridotta ben riuscita. Le radici di questa realtà agricola si trovano ad almeno mezzo secolo addietro. Nel 1992, quando la conduzione dell’azienda è passata a Claudio, si produceva prevalentemente carne bovina per la grande distribuzione, allevando 150 capi destinati alla trasformazione. «Nel 2000 è nata l’idea di dare l’opportunità direttamente al consumatore finale di apprezzare l’ottima carne di qualità rapportandosi col produttore», racconta Claudio Casonato. «È iniziata così la vendita diretta di carne, riducendo drasticamente il numero di capi allevati a 20, ma aumentando la gratificazione ricevuta del consumatore. Nel 2016 abbiamo raggiunto il numero di 100 capi allevati per la vendita diretta alla nostra clientela composta da sempre più famiglie alla ricerca di prodotti di eccellenza».
Dall’allevamento al macello nel rispetto per gli animali
«I vitelli di pochi mesi provengono da allevamenti da noi selezionati nel territorio piacentino in modo da minimizzare lo stress del trasporto. Vengono allevati nel pieno rispetto delle norme in materia di benessere animale, che garantiscono loro un’alimentazione somministrata a volontà, box dotati di giacigli in paglia con aree sia scoperte che coperte, strutture di capienza adeguate al numero di capi, frequente pulizia delle cuccette in modo da mantenere l’animale sempre in un ambiente sano e confortevole», prosegue Casonato. «L’alimentazione del bovino è fondamentale per ottenere una carne di eccellente qualità. Per questo motivo poniamo particolare attenzione ad ogni prodotto somministrato ai nostri animali in ogni fase della loro crescita. I vitelli appena arrivati in azienda hanno necessità di avere ancora almeno due razioni di latte al giorno che permettano loro di assimilare tutti quei sali minerali e vitamine fondamentali al loro organismo. L’alimentazione dei nostri bovini è costituita da prodotti semplici e naturali come fieno, farina di mais, farina di soia e semi estrusi di lino. Questi pochi alimenti sono miscelati insieme in proporzioni bilanciate».