cultura
Un libro in cambio di una piantina: l’idea della scuola di San Lazzaro
La cultura va innaffiata attentamente, con sensibilità e ascolto, senza eccessi o mancanze. Come una piantina. Hanno preso alla lettera questa similitudine le maestre della scuola elementare di San Lazzaro, avviando un grande “progetto-matrioska” intitolato Scrivi…Amo in cortile che contiene numerose iniziative indirizzate ai bambini. Lo slogan ruota attorno alla parola Ubuntu, un’etica dell’Africa sub-Sahariana che mette al centro la benevolenza verso il prossimo, la compassione e il rispetto reciproco.
Una delle attività che rientrano nel programma è l’adesione all’appello nazionale di #IoLeggoPerché, una grande raccolta di libri a sostegno delle biblioteche scolastiche organizzata dall’Associazione Italiana Editori, che quest’anno è giunta alla terza edizione consecutiva. Nel 2016 sono stati donati alle scuole italiane 124.000 libri. Nella scuola elementare di San Lazzaro, dove si contano più di trecento libri per otto classi, le maestre hanno chiesto ai genitori di contribuire con una piccola donazione all’acquisto di nuovi libri, ricevendo in cambio una piantina a sorpresa il cui seme è stato accudito dagli alunni. Le famiglie interessate a partecipare possono recarsi presso la Cartolibreria Labussandri.
Le maestre ritengono che incentivare la lettura, soprattutto in una realtà multietnica come San Lazzaro, dove sono presenti parecchi alunni stranieri, significhi contribuire attivamente al senso d’integrazione attraverso la cultura. Certo, nonostante l’aiuto delle mediatrici, le difficoltà con la lingua sono evidenti: si cerca di selezionare libri grafici, con molte illustrazioni, di facile interpretazione per chi non conosce perfettamente la grammatica.
Alunni in campo per difendere l’ambiente
Per la maestra Maria Luisa Rapaccioli, referente del progetto #IoLeggoPerché, è la riprova dell’impegno che la scuola elementare di San Lazzaro mette in campo anche a favore dell’ambiente: «È stata intrapresa una collaborazione con alcune associazioni, tra cui Africa Mission, che prossimamente entranno nelle aule per aprire gli occhi sul risparmio idrico e sull’educazione alla solidarietà». Nei giorni scorsi, i bambini hanno imparato a memoria una canzoncina in rima contro gli sprechi per incitare i genitori a fare la raccolta differenziata.
“Dai, dai, raccoglila giusta/impara con noi/questa canzone inventata/così farai bene/la differenziata/per questo la terra/ti sarà grata/e anche l’aria/sarà meno malata”, recita il testo ideato dai più piccoli, che reagiscono sempre con entusiasmo ed euforia di fronte alle attività di questo tipo. È la scuola, infatti, che deve anzitutto renderli protagonisti, permettendo a ciascuno di far emergere la propria fantasia.
«I tempi moderni ostacolano la lettura»
«Oggi per i bambini leggere è più difficile. I videogame, gli smartphone e gli strumenti moderni hanno causato una rigidità mentale che frena la creatività», spiega la docente Rapaccioli. «Ecco perché, d’accordo con il personale e con la dirigenza, diamo la possibilità agli alunni di prendere in prestito i titoli che preferiscono, partendo dal presupposto fondamentale di leggere ciò che piace e non solo ciò che viene imposto, così da amare realmente la lettura». In questo senso, l’aiuto della cittadinanza è fondamentale: nei mesi scorsi, alcuni amici hanno regalato alla biblioteca scolastica centocinquanta libri che altrimenti sarebbero stati gettati nella spazzatura durante un trasloco.
Thomas Trenchi