curiosità
«Riga è stupenda». Note di viaggio della prof Emanuela Sbordi
Emanuela Sbordi è una docente piacentina responsabile di un progetto Erasmus nell’Istituto Comprensivo della Val Nure. Attraverso questo programma, tre volte all’anno si riunisce con altri professori internazionali in una città europea. Ecco l’esperienza che ha vissuto pochi giorni fa a Riga, in Lettonia.
Riga, Lettonia: un viaggio di lavoro diventato un’esperienza di vero piacere.
La Lettonia, repubblica baltica tra Estonia e Lituania, ha un territorio pianeggiante, che già dall’arrivo in aereo si presenta con tanti boschi, fiumi, laghi, poche case e soprattutto tanto verde. La lingua, insieme al lituano, appartiene al gruppo indoeuropeo delle lingue baltiche, per noi italiani incomprensibile.
Riga è una città di giovani e per i giovani, che s’incontrano per le vie antiche lastricate del centro o nei numerosissimi pub e ristoranti etnici dove si possono provare piatti semplici ma deliziosi, birre di svariati tipi, in ambienti intriganti. I prezzi sono bassissimi. In questi locali si va per mangiare, bere, leggere, incontrare amici, fare e ascoltare musica dal vivo, in ambienti caldi, accoglienti e rilassanti. I genitori giovani ci portano anche i bambini, che si uniscono alla compagnia degli adulti senza creare disturbo.
Ma la gente non esce solo per mettere le gambe sotto il tavolo: frequenta i musei, si appassiona agli incontri di hockey sul ghiaccio, frequenta i numerosi teatri e sempre senza distinzione d’età. Bambini, ragazzi, giovani e anziani amano la cultura in ogni sua versione.
Riga è ricchissima di parchi pubblici dove si può passeggiare e correre in totale sicurezza. I dintorni della città sono pure interessanti, soprattutto dal punto di vista naturalistico.
L’aspetto che mi ha forse colpito maggiormente è la presenza di tanti edifici dallo stile Art Nouveau, di cui Riga va, a ragione, molto fiera. La pulizia delle strade è impeccabile: non un pezzo di carta o plastica in terra, non una cacca di cane, né muri anneriti dalle pipì.
Siccome è esposto solo il 2% delle opere presenti al museo, l’altro 98% è conservato così:
Il traffico non è caotico, l’aria è fredda ma pulita, il senso di sicurezza a qualsiasi ora è totale. La Lettonia è tutta da scoprire, per il piacere di trascorrere qualche giorno in pieno rilassamento… culturale.
Emanuela Sbordi
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