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Torna a illuminarsi l’albero di Natale alla Besurica curato da un volontario

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Anche quest’anno i residenti della Besurica possono ammirare l’albero di Natale al centro del quartiere. «È il terzo anno che viene illuminato, regala gioia e colori a tutta la comunità», riferisce Renato Tassi, il volontario che nel 2015 ha riunito le forze dei cittadini e dei commercianti per acquistare un “Abete normandianna” e ornarlo nel periodo natalizio. La pianta è stata collocata nel giardino intitolato alle vittime innocenti di tutte le mafie, di fronte al centro civico.

«Ho una passione per gli alberi di Natale»

«Amo gli alberi di Natale, li decoro sia in casa che in giardino. L’idea è nata proprio da questa mia grande passione. Così ho contattato tutti gli esercenti della Besurica e ho sparso in zona delle cassette per la raccolta fondi. Raggiunta la quota desiderata di 1.400 euro, ho acquistato la pianta, gli ornamenti e la canna dell’acqua per innaffiarlo», spiega Tassi, che si prende cura dell’abete come se fosse un figlio.

Il Comune ha fatto la propria parte autorizzando l’occupazione di suolo pubblico e mettendo a disposizione l’allaccio alla corrente elettrica. «Ogni sera accendo le lampadine, mentre al mattino le vado a spegnere. Nei primi due anni bisognava innaffiare la pianta almeno una volta ogni quindici giorni, dato che doveva radicarsi nel terreno», prosegue Tassi. «E poi provvedo a potarla e a togliere i rami secchi. In questo periodo è cresciuta di settanta centimetri, adesso è alta più di otto metri. È un’iniziativa che avrebbe dovuto portare avanti l’Amministrazione. La Besurica fa parte della città, ma viene trascurata».

E voi addobbate le vostre abitazioni?

«Il nostro quartiere a Natale diventa bellissimo. Invito tutti i vicini ad addobbare le proprie abitazioni. La nascita di Gesù è la festa più sentita nell’arco dell’anno», aggiunge Renato Tassi. «L’albero è stato acquistato in un vivaio locale e non è mai stato danneggiato. Raccomando alle mamme di fare attenzione ai bambini: non devono intrufolarsi sotto i rami tra i cavi, rischierebbero di farsi male o di rompere le luci».

Gli abitanti sembrano aver apprezzato l’idea. Anna Leonida, residente della Besurica, ha scritto su Facebook: Da un paio di giorni anche il mio quartiere ha il suo albero di Natale. All’uscita dall’asilo i bimbi già gli girano intorno, il naso all’insù. Guardo i loro occhi brillare dei colori delle lucine accese. E di sogni, desideri, speranze. E mi dico che, in fondo, noi adulti non siamo molto diversi, davanti a tanta magia… Succede forse solo a Natale, ma, per fortuna, succede ancora… E allora, grazie Renato Tassi, per averlo decorato con tuo figlio e tutti noi. Questo albero, il presepe e la stella cometa di don Franco sono belle immagini, due segni importanti della nostra comunità che ci aprono la strada al Natale e alla condivisione. Ora ci vorrebbe un bel brindisi, sotto quell’albero e accanto a quella stella! Così, per fare festa, tutti insieme!

Oggi si svolge un laboratorio per bambini

Oggi, giovedì 7 dicembre, alle 17 presso il Punto Prestito della Besurica in via Perfetti 2, si svolgerà l’attività per bambini dai 4 ai 10 anni “Decoriamo il Natale”, un laboratorio creativo per preparare decorazioni natalizie con materiale di riciclo.

Thomas Trenchi

Classe 1998, giornalista professionista dell'emittente televisiva Telelibertà e del sito web Liberta.it. Collaboratore del quotidiano Libertà. Podcaster per Liberta.it con la rubrica di viaggi “Un passo nel mondo” e quella d’attualità “Giù la mascherina” insieme al collega Marcello Pollastri, fruibili anche sulle piattaforme Spreaker e Spotify; altri podcast: “Pandemia - Due anni di Covid” e un focus sull’omicidio di via Degani nella rubrica “Ombre”. In passato, ideatore di Sportello Quotidiano, blog d'approfondimento sull’attualità piacentina. Ha realizzato anche alcuni servizi per il settimanale d'informazione Corriere Padano. Co-fondatore di Gioia Web Radio, la prima emittente liceale a Piacenza. Creatore del documentario amatoriale "Avevamo Paura - Memorie di guerra di Bruna Bongiorni” e co-creatore di "Eravamo come morti - Testimonianza di Enrico Malacalza, internato nel lager di Stutthof". Co-autore di “#Torre Sindaco - Storia dell’uomo che promise un vulcano a Piacenza” (Papero Editore, 2017) e autore di "La Pellegrina - Storie dalla casa accoglienza Don Venturini" (Papero Editore, 2018). Nel maggio del 2022, insieme ai colleghi Marcello Pollastri e Andrea Pasquali, ha curato il libro-reportage "Ucraina, la catena che ci unisce", dopo alcuni giorni trascorsi nelle zone di guerra ed emergenza umanitaria. Il volume è stato pubblicato da Editoriale Libertà con il quotidiano in edicola. Ecco alcuni speciali tv curati per Telelibertà: "I piacentini di Londra" per raccontare il fenomeno dell'emigrazione dei piacentini in Inghilterra nel secondo dopoguerra, con immagini, testi e interviste in occasione della festa della comunità piacentina nella capitale britannica dal 17 al 19 maggio 2019; “I presepi piacentini nel Natale del Covid”; “La vita oltre il Covid” con interviste a due piacentini guariti dall’infezione da Coronavirus dopo dure ed estenuanti settimane di ricovero in ospedale; il reportage “La scuola finlandese” negli istituti di Kauttua ed Eura in Finlandia.