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curiosità

Gioia Web Radio festeggia due anni. È l’unica emittente liceale piacentina

«Il mondo delle parole udite, evocate, immaginate, crea nel cuore e nell’anima uno spazio aperto di fantasia e volontà di dire». La docente responsabile Michela Vignola delinea un bilancio dei primi due anni di Gioia Web Radio, l’emittente del liceo Gioia di Piacenza

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L’autorefenzialità nel giornalismo non è mai opportuna. Anzi. Non è mai opportuna in genere. Ma questa storia oggi la vogliamo raccontare così, “dal di dentro”.

L’avventura di Gioia Web Radio, la prima e tuttora unica emittente studentesca piacentina, è stata raccontata tante volte. Colleghi giornalisti della carta stampata, del web, della televisione e persino altre web radio si sono occupati di noi, con grande attenzione e professionalità. Forse hanno capito prima di noi l’importanza di quello che stavamo facendo, perché eravamo troppo impegnati a farlo: creare dal nulla qualcosa di nuovo, smentire i luoghi comuni sulla distanza tra la radio e i giovani di oggi, apparentemente più desiderosi di farsi vedere che di sentire. La radio è così. Ti cattura quando meno te lo aspetti, perché non è piatta e volgare come la realtà: il mondo delle parole udite, evocate, immaginate, crea nel cuore e nell’anima uno spazio aperto di fantasia e volontà di dire. Nascosti lì, dietro a un microfono, in uno studio di registrazione – che può essere bellissimo o bruttissimo, non importa – chi subisce il fascino della radio entra in uno stato di grazia, sente di poter comunicare con qualcuno che non lo vede, ma lo sente, che non conosce, ma che piano piano scoprirà qualcosa di lui. E lo aiuterà a scoprire qualcosa di sé.

Andiamoci piano! All’inizio le cose non sono andate esattamente così… Ricordo i primi tempi, quando la radio era solamente una scommessa ed io, Matteo e Thomas eravamo i tre moschiettieri, sognatori indomabili, pionieri spadaccini difensori del progetto. Web che?! Avevamo anche un Fabrizio dalla nostra, una sorta di D’Ardagnan o santo protettore, che ha voluto duellare insieme a noi. Ore e ore di riunioni per capire cosa fare, come fare, come finanziare il tutto, perché diamine me l’avete fatto fare! (Quest’ultima ero io, strappata dalle mie confortevoli ore di letteratura italiana e sintassi latina, per entrare di nuovo nel delirio della radio.)

Poi tutto ha iniziato a prendere forma. L’entusiasmo cresceva. I nostri discepoli si moltiplicavano e si rendevano a poco a poco più autonomi. Il logo, ideato grazie a un concorso tra studenti, era figo. Proprio figo, con quella spirale che ricorda lo scalone della scuola. Abbiamo reso uno scantinato una regia, armando bidelli e professori di pennelli, seghetti e tutto il resto; abbiamo trasformato studenti “smanettoni” in tecnici esperti e raffinati su mixer scintillanti; speaker incerti e balbettanti in straordinarie tigri del microfono.

E’ vero, abbiamo fatto tremare il web con qualche “erre” piacentina decisamente indomabile, sbagliato registrazioni (“così è acceso??!”) e rivolto domande stupide ai nostri intervistati. Molto stupide, a volte. Ma gradualmente siamo cresciuti: abbiamo parlato dei problemi dei giovani piacentini, della scuola, delle emergenze della città, di politica e attualità, di musica, sport, cinema, viaggi. Ci siamo accorti che Piacenza è una città senza radio. Piacenza non ha più una voce autonoma, nell’etere o nel web. Volevamo essere noi, ma la cosa non è così facile. E questa è un’altra storia.

In questi due anni, siamo andati in diretta con tanti avvenimenti che si svolgono a cadenza regolare all’interno del liceo Gioia e che in questo modo possono restare vivi per sempre sul nostro sito: quelle voci non smetteranno mai di raccontare l’amore per i classici, per la scienza, le note del concerto di Natale, frutto di tante settimane di prove; le premiazioni, le conferenze, le occasioni speciali. Di questo siamo orgogliosi. Quel poco o tanto che abbiamo fatto in questi due anni è ancora lì a portata di mano.

Ci siamo aiutati tra di noi, ci siamo divertiti, abbiamo imparato così tante cose che ancora non le abbiamo scoperte tutte. E se il desiderio è quello di continuare a crescere significa che la radio vive, tra tanti media più accattivanti, costosi o elitari. La radio vive, perché sa essere intima o esaltante, sussurrata o gridata, come ogni momento nell’esistenza di ciascuno di noi.

Due anni di Gioia Web Radio. Come sottolinea il nostro slogan, MORE THAN SCHOOL, MORE THAN RADIO.

Michela Vignola

Insegnante, copywriter e giornalista, si descrive come una romanziera in pectore, con il classico blog nel cassetto. Docente di lettere e pubblicista, con un passato come giornalista e speaker a Radio Inn, oggi coordina Gioia Web Radio, l'emittente liceale del Gioia di Piacenza e collabora con varie agenzie di pubblicità come autrice di testi.