testimonianze
«Donne, indossate la vostra immagine» – di Manuela Cornelli
Agli inizi del Duemila, Manuela Cornelli partecipa a un concorso letterario sull’apparenza. In quel periodo sta convivendo con una creatura scomoda: l’anoressia, che diventa protagonista dei suoi testi autobiografici. Oggi, dopo dieci anni di lotta, n’è uscita alla grande e ha accettato di condividere le riflessioni di diciassette anni fa con i lettori di Sportello Quotidiano.
PERCHÉ IO VALGO E ANCHE TU
Questa è la frase di chiusura di uno spot televisivo che pubblicizza noti prodotti per la cura del corpo. Inorridendo di fronte a tali cazzate mi è venuto lo schizzo di fare un panorama generale su tutte quelle invenzioni assurde che in questi ultimi anni hanno invaso i negozi ma soprattutto la nostra mente. Più ne inventano e più ci sembra di non poterne fare a meno, ormai nessuna donna indossa un reggiseno normale.
Hai una seconda scarsa ma indossando il nuovo push-up, come per magia, puoi portare in giro due tette da urlo, grosse e sode come “Pamelona” Anderson. I tuoi glutei sono un po’ flaccidi? Bastano gli slip della linea X e ti ritrovi le chiappe quasi sotto le spalle e, se proprio vuoi esagerare, ecco un bel collant modellante con tanto di cuciture invisibili e via la pancetta che straripa dalla cintura. Ma questo è solo quello che può fare l’abbigliamento; esiste poi l’ infinita serie di “interventi nel “periodo lungo”, ovvero pastiglie, stimolatori per ginnastica passiva, tisane, cerotti, sostitutivi del pasto che sembrano addirittura più golosi di quelli normali.
La barretta di biscotto croccante ripieno di una morbida crema con cioccolato e nocciole, ricoperto da una colata mega-spessa di cioccolato bianco ti garantisce calorie, proteine, carboidrati e vitamine perfettamente equilibrate. Per chi ha fretta anche in versione liquida, tutto quel malloppo frullato e concentrato in 200ml da succhiare mentre lavori. E dimagrisci senza perdere tono muscolare. Le pastiglie? Ce ne sono centinaia: per bruciare più calorie, per aumentare il senso di sazietà, per ridurre la ritenzione idrica causa primaria del mostro chiamato cellulite.
Per quando hai le gambe che sembrano due porchette, per la pelle e le sue infinite secrezioni. E i capelli dove li mettiamo? Sei nero corvino e puoi diventare bionda, ma che biondo? Miele, cenere, platino, chiaro, scuro o medio? Se devi scegliere un semplice shampoo devi sapere se hai i capelli sfibrati, tinti, trattati, sciupati, opachi, fragili, che si spezzano, grassi o secchi e via così all’infinito sino ad arrivare alla
mitica forfora che fa tanto schifo alle donne e che negli spot ce l’hanno solo gli uomini, oltretutto afflitti da calvizie che però, grazie al nuovo shampoo 13 in 1 risolvono tutti i problemi. Giuro che c’è una pubblicità che pressappoco dice: “Oggi anche shampoo e balsamo separati “; ma in origine non era mica sempre stato così?! Sono rimasta forse troppo attaccata alle mie abitudini? Troppo tradizionalista alla veneranda età di 23 anni? Non so più se sono io che cammino piano o se è il mondo a correre a una velocità impossibile.
Quando avevo 16/17 anni le ho sperimentate tutte. Il risultato un disastro. Compri tutte quelle porcherie e indossi solo biancheria rinforzata e imbottita ovunque. E te ne resti lì, bella infagottata a pensare che stai portando in giro un’immagine che non è la tua, con il paterna che qualcuno scopra il tuo trucco, che veda il tuo sedere un po’ meno marmoreo e le tue tette un po più tettine. Ne vale la pena ? Cosa c’è di più bello e rilassante che porsi come si è veramente, senza il timore di essere beccate in flagrante?
Manuela Cornelli