cultura
Il grande schermo risorgerà? Dal 15 marzo la rassegna Mondovisioni a Piacenza
Sei documentari per narrare la complessità della società che ci circonda attraverso storie senza filtri provenienti da tutto il mondo, trattando temi che passano dall’attualità, ai diritti umani e all’informazione. Il tour di Mondovisioni – con un totale di duecento proiezioni all’anno – passerà per la prima volta anche a Piacenza, grazie a un’iniziativa organizzata dall’associazione Cinemaniaci.
Oggi, presso la Fondazione di Piacenza e Vigevano, è stata presentata la rassegna sostenuta dalla Fondazione di Piacenza e Vigevano. Mondovisioni si svolgerà per tre giovedì consecutivi in marzo: il 15 presso il Cinema Corso, il 22 presso il Cinema Politeama e il 29 presso il Cinema Jolly a San Nicolò. In ogni serata verranno trasmessi due documentari; il primo alle 18:30, mentre il secondo alle 21:30 con un costo di tre euro per ogni singola proiezione. Alcuni locali (indicati sulla locandina) hanno aderito all’iniziativa, garantendo uno sconto del dieci per cento a chi presenterà il biglietto del cinema dal 15 al 30 marzo, anche nei giorni senza spettacoli – ad eccezione del sabato – secondo gli orari di apertura dei locali. È partner dell’iniziativa anche Sportello Quotidiano, che racconterà le serate ai lettori.
«L’iniziativa si configura come un piccolo festival cinematografico del documentario internazionale per una larga presenza di soggetti coinvolti – tre cinema, sette locali, un’associazione e le scuole -, la programmazione di due film al giorno e la rete offerta dalla collaborazione di locali molto frequentati dai piacentini. Abbiamo riunito diversi soggetti, mettendo a sistema tante competenze e professionalità per proporre ai piacentini un progetto di alto livello culturale in un contesto festivaliero, successo di cui andiamo fieri», ha dichiarato Piero Verani, presidente di Cinemaniaci, affiancato da Alberto Dosi (Fondazione di Piacenza e Vigevano) e Alessandro Miglioli (Editoriale Libertà). «La nostra associazione promuove e diffonde la cultura cinematografica, con particolare attenzione al cinema d’essai, ai film indipendenti e ai temi sociali. Uno dei nostri principali obiettivi è quello di riportare il giovane pubblico alla sala cinematografica, facendogli riscoprire il piacere del cinema su grande schermo. È fondamentale fare squadra: la difficoltà del settore è forte, con cali costanti di anno in anno. Sulle poltrone dei cinema non sta avvenendo un ricambio generazionale. Mondovisioni nasce anche con un altro obiettivo: rendere più vivace il centro della nostra città, diventando così non solo più attraente per i suoi abitanti, ma anche per le province limitrofe».
Il programma della rassegna
Giovedì 15 marzo – Cinema Corso (Corso Vittorio Emanuele 81, Piacenza)
– Ore 18:30 – Jaha’s promise di Patrick Farrelly e Kate O’Callaghan, Stati Uniti/Gran Bretagna/Gambia, 2017, 81 minuti (Lingua: Inglese e mandinko con sottotitoli italiani)
Jaha Dukureh venne sottoposta a mutilazione genitale femminile da bambina e portata a 15 anni a New York per sposare un uomo che non aveva mai visto prima. Un decennio più tardi, liberatasi da quel matrimonio, torna in Gambia, nell’Africa occidentale, per guidare una campagna contro la pratica che le ha segnato la vita. Jaha non cerca la nostra compassione, ma vuole mettere le strutture di potere sia africane che occidentali di fronte alle loro responsabilità, pretendendo rispetto per i diritti delle ragazze in qualsiasi società. Jaha’s Promise è uno straordinario racconto di riscatto individuale e sociale, segnato dalla tensione di un conflitto personale, familiare, religioso e politico.
– Ore 21:30 – Entre os homens de bem di Caio Cavechini e Carlos Juliano Barros, Brasile, 2016, 106 minuti (Lingua: Portoghese con sottotitoli italiani)
Jean Wyllys è un personaggio molto conosciuto in Brasile. Ex vincitore del Grande fratello, è ora uno dei deputati più votati del parlamento brasiliano, ma in realtà egli è un corpo estraneo in un Congresso brasiliano di tendenze sempre più conservatrici. Lo accompagniamo durante tre anni di instancabile attività come portavoce della causa LGBT. Oltre a tracciare il profilo di un deputato e personaggio singolare, Entre os homens de bem è una sconvolgente introduzione all’attuale crisi e polarizzazione della politica brasiliana, sempre più segnata dall’influenza dei movimenti religiosi evangelici, di cui fanno parte alcuni dei politici più attivi nell’impeachment dell’ex presidente Dilma Rousseff.
Giovedì 22 marzo – Cinema Politeama (Via San Siro 7, Piacenza)
– Ore 18:30 – Brexitannia di Timothy George Kelly, Regno Unito/Russia, 2017, 80 minuti (Lingua: Inglese con sottotitoli italiani)
I referendum dividono e la Brexit lo ha fatto in un modo senza precedenti nella storia britannica. Campagna contro città, vecchio contro nuovo, nazionalisti contro migranti, “la gente” contro “l’élite”. Oltre tutte queste definizioni ci sono degli individui con le loro storie, che hanno dato origine a questo voto storico e sconcertante, motivato dai temi che segnano i nostri tempi: migrazione, tramonto dei vecchi imperi, il lavoro in un mondo sempre più automatizzato. Brexitannia è un film sottilmente esplosivo che senza esprimere giudizi presenta un popolo alle prese con la sua identità, in un mondo che sta cambiando più velocemente che mai, in cui il potere appare sempre più lontano.
– Ore 21:30 – Boiling Point di Elina Hirvonen, Finlandia, 2017, 91 minuti (Lingua: Finlandese e inglese con sottotitoli italiani)
Oula e Tapio si incontrano ogni venerdì in una sauna di Helsinki. Oula è uno storico quarantenne specializzato nel fascismo in Finlandia e in Europa, Tapio un imprenditore settantenne preoccupato che richiedenti asilo, ISIS e politica di sinistra rovinino il suo paese. Disuguaglianza, mancanza di visione, paura e rabbia verso gli immigrati stanno crescendo ovunque in Europa, anche in Finlandia. La gente è sempre più spaventata e i demagoghi populisti ne approfittano per aizzare gli uni contro gli altri. Il film dipinge un inquietante ritratto dell’Europa contemporanea, ma attraverso gli incontri tra Oula e Tapio mostra che un dialogo è ancora possibile.
Giovedì 29 marzo – Cinema Jolly (Via Emilia 7/A, San Nicolò, PC)
– Ore 18:30 – Stranger in paradise di Guido Hendrikx, Paesi Bassi, 2016, 72 minuti (Lingua: Olandese e inglese con sottotitoli italiani)
Un gioco di ruolo in tre atti su un argomento che fa discutere: la crisi dei rifugiati. La scena si svolge in un’aula scolastica in Sicilia, alle porte della Fortezza Europea, dove gli studenti sono dei veri richiedenti asilo. Essi assistono alla lezione di un insegnante dal comportamento decisamente contraddittorio: prima li rimprovera, poco dopo li accoglie e infine gli impartisce una lezione di crudo realismo. Al confine tra documentario e finzione, il film indaga i rapporti di potere tra Europa, personificata dalla figura dell’insegnante, e migranti mettendo in scena i meccanismi attraverso i quali l’Europa affronta una delle questione più scottanti del dibattito politico attuale.
– Ore 21:30 – The Workers Cup di Adam Sobel, Gran Bretagna, 2017, 92 minuti (Lingua: Inglese, arabo, nepalese, malayalam e kwa con sottotitoli italiani)
Nel 2022 il Qatar ospiterà i campionati mondiali di calcio e alle sue infrastrutture sta lavorando più di un milione e mezzo di immigrati, pari al 60 per cento degli abitanti del paese. Vengono da India, Nepal, Bangladesh, Filippine e Africa: lavorano nel paese più ricco del pianeta con orari massacranti per salari esigui, vivendo in campi isolati dalla città. Il film apre per la prima volta le porte di questo mondo seguendo il torneo di calcio sponsorizzato dallo stesso comitato organizzatore dei mondiali. Protagonisti sul campo ma invisibili dopo i 90 minuti di gioco, i lavoratori raccontano le loro vite e le loro speranze deluse.