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Mondovisioni, buona affluenza nella seconda serata su Brexit e immigrazione

In un clima generale di messa alla prova per il cinema, la seconda data della rassegna di docufilm “Mondovisioni” – organizzata per la prima volta a Piacenza dall’associazione Cinemaniaci – ieri sera ha superato il test con un buon successo.

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In un clima generale di messa alla prova per il cinema, la seconda data della rassegna di docufilm “Mondovisioni” – organizzata per la prima volta a Piacenza dall’associazione Cinemaniaci – ieri sera ha superato il test con un buon successo. Le due proiezioni consecutive presso la sala Vip da ottantacinque posti in via San Siro hanno registrato un’affluenza totale di quasi centocinquanta spettatori. Il presidente Piero Verani ha riaffermato la natura della manifestazione: «Valorizzare la sala come luogo privilegiato per guardare i film sul grande schermo e in gruppo, e non in casa da soli di fronte a piccoli monitor».

Alle 18.30 è stato trasmesso Brexitannia di Timothy George Kelly, in lingua inglese con sottotitoli italiani, incentrato sul referendum per la Brexit del 23 giugno 2016 che ha diviso senza precedenti il Regno Unito. Oltre alle contrapposizioni di campagna contro città, vecchio contro nuovo, nazionalisti contro migranti, sono emerse le esperienze degli individui che hanno dato origine a questo voto storico. La pellicola è stata presentata dallo studente universitario Simone Schiavi, iscritto alla facoltà di cinema: «Secondo me, potrebbe capitare anche all’Italia di dover votare per la permanenza o l’uscita dall’Unione europea. È giusto perciò conoscere le conseguenze e i vantaggi all’orizzonte, anche attraverso questo film super partes. Il pubblico è chiamato a farsi un’opinione. Con il cinema è possibile spiegare qualsiasi cosa. È un’arte giovane e bella, ancora tutta da scoprire: solo in 120 anni di storia, è avvenuta la trasformazione nel digitale e nel 3D. Chissà, magari un giorno gli spettatori saranno contemporaneamente gli attori».

Alle 21.30, dopo una breve pausa a cena, i cinefili sono rientrati in sala con con Boiling Point di Elina Hirvonen, in lingua finlandese e inglese con sottotitoli italiani, che ha dato voce a uno storico quarantenne specializzato nel fascismo in Europa e a un imprenditore settantenne preoccupato che richiedenti asilo, ISIS e politica di sinistra rovinino il suo paese. La studentessa del liceo Gioia Lisa Bencivenga ha introdotto il documentario alla platea: «Mostra come la Finlandia si sia divisa all’arrivo dei migranti tra persone tolleranti e chiuse, ragionevoli e razziste. Un panorama in cui i populisti ne approfittano per aizzare gli uni contro gli altri. È difficile coinvolgere i miei coetanei con queste tematiche, ma speriamo che “Mondovisioni” ne sia capace».

“Mondovisioni” è una scommessa culturale sulla quale hanno puntato con finanze, tempo ed energia la Fondazione di Piacenza e Vigevano, Cinemaniaci, i cinema d’essai e del centro storico, diversi ristoranti convenzionati e altri soggetti “collaterali”. L’azzardo non sta solo nel mezzo – cioè quello della riscoperta del grande schermo -, ma anche nella meta: i docufilm infatti narrano le complessità della società, spaziando dall’attualità, ai diritti umani e all’informazione. «Tematiche sociali verso le quali», ha commentato l’ex preside Bernardo Carli in un video sui social network, «i giovani scolarizzati sono abbastanza motivati, al contrario delle generazioni più grandi che necessitano di ampie riflessioni».

Classe 1998, giornalista professionista dell'emittente televisiva Telelibertà e del sito web Liberta.it. Collaboratore del quotidiano Libertà. Podcaster per Liberta.it con la rubrica di viaggi “Un passo nel mondo” e quella d’attualità “Giù la mascherina” insieme al collega Marcello Pollastri, fruibili anche sulle piattaforme Spreaker e Spotify; altri podcast: “Pandemia - Due anni di Covid” e un focus sull’omicidio di via Degani nella rubrica “Ombre”. In passato, ideatore di Sportello Quotidiano, blog d'approfondimento sull’attualità piacentina. Ha realizzato anche alcuni servizi per il settimanale d'informazione Corriere Padano. Co-fondatore di Gioia Web Radio, la prima emittente liceale a Piacenza. Creatore del documentario amatoriale "Avevamo Paura - Memorie di guerra di Bruna Bongiorni” e co-creatore di "Eravamo come morti - Testimonianza di Enrico Malacalza, internato nel lager di Stutthof". Co-autore di “#Torre Sindaco - Storia dell’uomo che promise un vulcano a Piacenza” (Papero Editore, 2017) e autore di "La Pellegrina - Storie dalla casa accoglienza Don Venturini" (Papero Editore, 2018). Nel maggio del 2022, insieme ai colleghi Marcello Pollastri e Andrea Pasquali, ha curato il libro-reportage "Ucraina, la catena che ci unisce", dopo alcuni giorni trascorsi nelle zone di guerra ed emergenza umanitaria. Il volume è stato pubblicato da Editoriale Libertà con il quotidiano in edicola. Ecco alcuni speciali tv curati per Telelibertà: "I piacentini di Londra" per raccontare il fenomeno dell'emigrazione dei piacentini in Inghilterra nel secondo dopoguerra, con immagini, testi e interviste in occasione della festa della comunità piacentina nella capitale britannica dal 17 al 19 maggio 2019; “I presepi piacentini nel Natale del Covid”; “La vita oltre il Covid” con interviste a due piacentini guariti dall’infezione da Coronavirus dopo dure ed estenuanti settimane di ricovero in ospedale; il reportage “La scuola finlandese” negli istituti di Kauttua ed Eura in Finlandia.