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Cinema sotto le stelle, in bilico la rassegna estiva al Daturi

Piero Verani, presidente di Cinemaniaci: «Abbiamo espresso la nostra disponibilità a continuare l’attività di promozione della cultura cinematografica al Daturi, ma non ci è stato concesso un incontro nel quale discutere con la nuova Giunta le possibilità per l’estate 2018».

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Il “Cinema sotto le stelle” al Daturi potrebbe giungere ai titoli di coda, non collocandosi più tra le priorità dell’Amministrazione comunale. È ciò che teme Piero Verani, presidente di Cinemaniaci, l’associazione che da quattordici anni organizza la rassegna estiva sul prato alle porte del centro storico. «Purtroppo, ad oggi, non possiamo garantire che da giugno ripartirà il cinema all’aperto al Daturi. Non conosciamo le intenzioni della Giunta sulla prosecuzione dell’evento. L’arena fa parte del suolo comunale, pertanto non possiamo avanzare pretese, ma ormai i piacentini si aspettano questa manifestazione. Dallo scorso 10 novembre chiediamo invano un incontro ufficiale a Palazzo Mercanti per intavolare l’organizzazione», si è sfogato (con pacatezza) Verani.

L’assessore alla cultura Massimo Polledri, pizzicato sulla questione, ha commentato che «il Daturi è una struttura semi-abbandonata e mal frequentata. Il progetto è quello di elaborare una programmazione estiva che raggruppi ristorazione, giovani, musica e sport». Ci sarà spazio per il cinema? «Non lo so, dobbiamo valutare tutto il contesto dell’Estate culturale, considerando soprattutto la logistica».

Nella seguente intervista rilasciata a Sportello Quotidiano, Verani immagina alcune perplessità che potrebbero frenare l’assessore: «Forse il Comune vorrebbe introdurre nel campo Daturi altre attività che possono confliggere con il cinema all’aperto. I film vengono selezionati dal sottoscritto insieme agli altri soci di Cinemaniaci: abbiamo espresso la nostra disponibilità a continuare l’attività di promozione della cultura cinematografica, ma non ci è stato concesso un incontro nel quale discutere con la nuova Giunta le possibilità per l’estate 2018».

In che modo il grande schermo potrebbe rivelarsi incompatibile con altre iniziative?

«Un eccesso di luce o di rumore nel corso delle proiezioni potrebbe impedire la continuazione degli spettacoli, o la necessità di pulire l’area dopo un utilizzo intenso la sera prima. Per potere fare il cinema dobbiamo blindare le date in calendario con ragionevole anticipo e avere la certezza che eventuali iniziative in loco non risultino contrastanti dal punto di vista logistico»

Da quando esiste la rassegna estiva dei Cinemaniaci?

«La rassegna estiva all’Arena Daturi nacque nel 2004 su proposta di Cinemaniaci al Comune di Piacenza. Il primo film proiettato fu “La città incantata” di Hayao Miyazaki. La manifestazione è cresciuta: siamo arrivati a programmare fino a 65 spettacoli distribuiti tra la fine di giugno e l’inizio di settembre, con proiezioni dal lunedì al sabato».

Che significato ha acquisito per Piacenza?

«Il “Cinema sotto le stelle” è cultura certamente, ma è anche un’alternativa concessa a coloro che per vari motivi trascorrono tutta l’estate a Piacenza, anche nel mese di agosto che tradizionalmente non offre molto ai piacentini. Dunque, ha assunto una valenza sociale molto forte, diventando quasi un servizio offerto ai piacentini, specie agli anziani. E se gli anziani e le famiglie sono lo zoccolo duro del pubblico, possiamo però affermare che il lavoro sulla comunicazione e la selezione dei titoli hanno portato al Daturi anche molti giovani. Del resto, la nostra programmazione prevede film per tutti gusti; quella che abbiamo organizzato fino allo scorso anno è una manifestazione popolare capace di soddisfare le aspettative di persone eterogenee».

Negli anni, che tipo di sostegno vi ha garantito il Comune?

«Recentemente il Comune non concedeva più alcun contributo economico, a differenza degli albori. Tuttavia, ha messo a disposizione gratuitamente lo spazio, le utenze, la pulizia dei bagni, la cura del verde, le sedie, la struttura che supporta il nostro schermo, che rappresentano dei costi per il Comune. Dei costi minimi, mi pare di potere dire. Noi abbiamo fatto il resto: ci siamo attrezzati dal punto di vista tecnologico, gestiamo il noleggio dei film e la Siae, seguiamo la promozione e i contatti con i media, teniamo buoni rapporti con vari soggetti che ottengono dalla nostra collaborazione una bella vetrina».

Ora il tempo stringe?

«Siamo a Pasqua e l’estate si avvicina: poiché operiamo nell’ambito del volontariato, portiamo avanti i progetti nel tempo libero, ma proprio per questo non siamo aggrappati al Daturi come se fosse un posto di lavoro. Per noi fare il cinema all’aperto è un gioco e, come sanno i bambini, i giochi sono una cosa seria: la gente ci ferma per strada e chiede notizie. A noi tocca rispondere che non sappiamo, innanzitutto, se ci sarà ancora il cinema e, secondariamente, se saremo noi a occuparcene».

Classe 1998, giornalista professionista dell'emittente televisiva Telelibertà e del sito web Liberta.it. Collaboratore del quotidiano Libertà. Podcaster per Liberta.it con la rubrica di viaggi “Un passo nel mondo” e quella d’attualità “Giù la mascherina” insieme al collega Marcello Pollastri, fruibili anche sulle piattaforme Spreaker e Spotify; altri podcast: “Pandemia - Due anni di Covid” e un focus sull’omicidio di via Degani nella rubrica “Ombre”. In passato, ideatore di Sportello Quotidiano, blog d'approfondimento sull’attualità piacentina. Ha realizzato anche alcuni servizi per il settimanale d'informazione Corriere Padano. Co-fondatore di Gioia Web Radio, la prima emittente liceale a Piacenza. Creatore del documentario amatoriale "Avevamo Paura - Memorie di guerra di Bruna Bongiorni” e co-creatore di "Eravamo come morti - Testimonianza di Enrico Malacalza, internato nel lager di Stutthof". Co-autore di “#Torre Sindaco - Storia dell’uomo che promise un vulcano a Piacenza” (Papero Editore, 2017) e autore di "La Pellegrina - Storie dalla casa accoglienza Don Venturini" (Papero Editore, 2018). Nel maggio del 2022, insieme ai colleghi Marcello Pollastri e Andrea Pasquali, ha curato il libro-reportage "Ucraina, la catena che ci unisce", dopo alcuni giorni trascorsi nelle zone di guerra ed emergenza umanitaria. Il volume è stato pubblicato da Editoriale Libertà con il quotidiano in edicola. Ecco alcuni speciali tv curati per Telelibertà: "I piacentini di Londra" per raccontare il fenomeno dell'emigrazione dei piacentini in Inghilterra nel secondo dopoguerra, con immagini, testi e interviste in occasione della festa della comunità piacentina nella capitale britannica dal 17 al 19 maggio 2019; “I presepi piacentini nel Natale del Covid”; “La vita oltre il Covid” con interviste a due piacentini guariti dall’infezione da Coronavirus dopo dure ed estenuanti settimane di ricovero in ospedale; il reportage “La scuola finlandese” negli istituti di Kauttua ed Eura in Finlandia.