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Cani da tartufo al parco della Galleana: sorgerà un’area recintata per addestramento e gare

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Nel sottosuolo del parco della Galleana non ci saranno più solamente gli ordigni inesplosi del secondo conflitto mondiale, ma anche i tartufi per l’addestramento dei cani. L’amministrazione comunale, infatti, ha concesso gratuitamente all’associazione provinciale tartufai piacentini – in via precaria e sperimentale – un appezzamento di prato di duemila metri quadri nel polmone verde della città, tra il campo giochi e l’area sgambamento.

«Abbiamo chiesto al Comune la possibilità di avere uno spazio all’aria aperta, preferibilmente recintato e con qualche pianta già in loco, come luogo di riunione per l’addestramento dei cani, gare di cerca al tartufo su ring ed esibizioni pubbliche. Entro tre settimane, inaugureremo quest’area nel parco della Galleana, la cui gestione sarà completamente a nostro carico. Purtroppo, gran parte della cittadinanza», dice con rammarico Maurizio Savi, presidente dei tartufai piacentini, «non sa che anche nei boschi della nostra provincia sono presenti varie specie di tartufi. Speriamo che questa iniziativa serva a diffondere la nostra attività».

La planimetria dell’area per i tartufai piacentini nel parco della Galleana

Una boccata d’aria fresca per i tartufai piacentini, che potranno tenersi in allenamento e incrementare il proprio impegno, sempre a rischio a causa di problemi burocratici e atmosferici, come la siccità che ha compromesso l’annata 2017, i cinghiali che scavano e devastano il terreno e la lotta per ottenere ogni anno dalla Regione la deroga ad andare a caccia di tartufi anche nel mese di agosto.

L’amministrazione comunale ha motivato questa concessione con l’intenzione di “definire e individuare accordi volti alla promozione provinciale del tartufo”. La fruizione dell’area nel parco della Galena durerà tre anni, con alcuni vincoli iniziali: dovrà essere recintata con una rete in rete metallica plastificata alta un metro e mezzo; un eventuale ripostiglio prefabbricato non dovrà avere nessun collegamento con le reti di servizio e dovrà essere appoggiato semplicemente a terra; la manutenzione, la pulizia e il decoro saranno a carico dei tartufai. L’associazione ha versato un deposito cauzionale di 750 euro.

Classe 1998, giornalista professionista dell'emittente televisiva Telelibertà e del sito web Liberta.it. Collaboratore del quotidiano Libertà. Podcaster per Liberta.it con la rubrica di viaggi “Un passo nel mondo” e quella d’attualità “Giù la mascherina” insieme al collega Marcello Pollastri, fruibili anche sulle piattaforme Spreaker e Spotify; altri podcast: “Pandemia - Due anni di Covid” e un focus sull’omicidio di via Degani nella rubrica “Ombre”. In passato, ideatore di Sportello Quotidiano, blog d'approfondimento sull’attualità piacentina. Ha realizzato anche alcuni servizi per il settimanale d'informazione Corriere Padano. Co-fondatore di Gioia Web Radio, la prima emittente liceale a Piacenza. Creatore del documentario amatoriale "Avevamo Paura - Memorie di guerra di Bruna Bongiorni” e co-creatore di "Eravamo come morti - Testimonianza di Enrico Malacalza, internato nel lager di Stutthof". Co-autore di “#Torre Sindaco - Storia dell’uomo che promise un vulcano a Piacenza” (Papero Editore, 2017) e autore di "La Pellegrina - Storie dalla casa accoglienza Don Venturini" (Papero Editore, 2018). Nel maggio del 2022, insieme ai colleghi Marcello Pollastri e Andrea Pasquali, ha curato il libro-reportage "Ucraina, la catena che ci unisce", dopo alcuni giorni trascorsi nelle zone di guerra ed emergenza umanitaria. Il volume è stato pubblicato da Editoriale Libertà con il quotidiano in edicola. Ecco alcuni speciali tv curati per Telelibertà: "I piacentini di Londra" per raccontare il fenomeno dell'emigrazione dei piacentini in Inghilterra nel secondo dopoguerra, con immagini, testi e interviste in occasione della festa della comunità piacentina nella capitale britannica dal 17 al 19 maggio 2019; “I presepi piacentini nel Natale del Covid”; “La vita oltre il Covid” con interviste a due piacentini guariti dall’infezione da Coronavirus dopo dure ed estenuanti settimane di ricovero in ospedale; il reportage “La scuola finlandese” negli istituti di Kauttua ed Eura in Finlandia.