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Cani da tartufo al parco della Galleana: sorgerà un’area recintata per addestramento e gare
Nel sottosuolo del parco della Galleana non ci saranno più solamente gli ordigni inesplosi del secondo conflitto mondiale, ma anche i tartufi per l’addestramento dei cani. L’amministrazione comunale, infatti, ha concesso gratuitamente all’associazione provinciale tartufai piacentini – in via precaria e sperimentale – un appezzamento di prato di duemila metri quadri nel polmone verde della città, tra il campo giochi e l’area sgambamento.
«Abbiamo chiesto al Comune la possibilità di avere uno spazio all’aria aperta, preferibilmente recintato e con qualche pianta già in loco, come luogo di riunione per l’addestramento dei cani, gare di cerca al tartufo su ring ed esibizioni pubbliche. Entro tre settimane, inaugureremo quest’area nel parco della Galleana, la cui gestione sarà completamente a nostro carico. Purtroppo, gran parte della cittadinanza», dice con rammarico Maurizio Savi, presidente dei tartufai piacentini, «non sa che anche nei boschi della nostra provincia sono presenti varie specie di tartufi. Speriamo che questa iniziativa serva a diffondere la nostra attività».
Una boccata d’aria fresca per i tartufai piacentini, che potranno tenersi in allenamento e incrementare il proprio impegno, sempre a rischio a causa di problemi burocratici e atmosferici, come la siccità che ha compromesso l’annata 2017, i cinghiali che scavano e devastano il terreno e la lotta per ottenere ogni anno dalla Regione la deroga ad andare a caccia di tartufi anche nel mese di agosto.
L’amministrazione comunale ha motivato questa concessione con l’intenzione di “definire e individuare accordi volti alla promozione provinciale del tartufo”. La fruizione dell’area nel parco della Galena durerà tre anni, con alcuni vincoli iniziali: dovrà essere recintata con una rete in rete metallica plastificata alta un metro e mezzo; un eventuale ripostiglio prefabbricato non dovrà avere nessun collegamento con le reti di servizio e dovrà essere appoggiato semplicemente a terra; la manutenzione, la pulizia e il decoro saranno a carico dei tartufai. L’associazione ha versato un deposito cauzionale di 750 euro.