cultura
“Qui facciamo tante robe”. Ecco la rassegna comica al Baciccia diretta da Valerio Airò
– Che titolo daresti a questo articolo?
– “Qui facciamo tante robe”. Chiamalo così.
Un titolo storpio ma valido, perché al Baciccia si fanno sul serio “tante robe”. E l’ultima in ordine d’arrivo è una scorpacciata di risate e birra per un mese consecutivo. Dopodomani infatti partirà la rassegna estiva “Comedy at Baciccia – Garden edition”. Il festival è diretto dall’estroso 26enne Valerio Airò, a sua volta stand-up comedian che si sta mettendo in luce fuori dai confini piacentini: «La città è sempre stata carente di una proposta culturale comica, nuda e cruda. Il movimento al Baciccia sta colmando questo vuoto. Siamo riusciti a portare a Piacenza pezzi da novanta del panorama satirico, con il biglietto d’ingresso gratuito per gli spettatori».
Il 7 giugno il “Comedy at Baciccia – Garden edition” esordirà con Silvio Perfetti, firma del famoso sito-parodia “acchiappaclick” Lercio.it. Il 14 giugno salirà sul palco il cabarettista Daniele Raco. Il 21 giugno spazio allo special guest Germano Lanzoni, attore del “Terzo segreto di satira” conosciuto anche per le pillole de “Il Milanese imbruttito”. Il 28 giugno entreranno in scena Carlo Joly & John Vincent. Il primo luglio al Baciccia arriverà Walter Leonardi, reduce dalla recitazione in “Made in Italy” di Luciano Ligabue e in “Si muore tutti democristiani” del “Terzo Segreto di Satira”. Leonardi, inoltre, terrà un workshop sull’improvvisazione rivolto agli attori. La rassegna terminerà il 5 luglio con Clara Campi, che si definisce «un’affermata attrice e stand up comedian con il sogno nel cassetto di diventare una gattara», e il 12 luglio con il Re dello sberleffo Giorgio Magri.
«Sono i migliori interpreti del giro della stand up comedy emergente, affiancati da alcuni artisti affermati. Gli spettacoli saranno intervallati da pause musicali, mentre ogni esibizione verrà aperta da giovani comici esordienti, provenienti anche da regioni limitrofe». Airò stima quei comici «che avanzano contenuti originali oltre alle risate, che sanno sorprendere con uno spirito di originalità». Secondo il giovane stand-up comedian – come aveva raccontato in un’intervista a Sportello Quotidiano nel 2017 – «il piacentino medio ha la dose giusta di nichilismo e disincanto, che ben si sposa con la comicità che sta emergendo adesso. Siamo anche stati nominati “città più triste d’Italia”, per cui siamo abituati nella vita di tutti i giorni a fare della rassegnata ironia. In questo senso il miglior esempio per capire l’ironia del piacentino è la curva del Piacenza Calcio, che alle tifoserie avversarie che intonano il coro “piacentino pezzo di merda” replicano con “piacentino pezzo di merda”». Al di là del piacentino medio, «il target di riferimento è quello compreso tra i 18 e 30 anni. Comunque, la stand-up comedy può piacere a chiunque: non è nuda e cruda in modo fine a se stesso, ma è ricca di una qualità genuina».