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salute

Eruzione vulcanica in Guatemala, un’azienda piacentina regala tecnologie disinfestanti agli ospedali

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Dopo la devastante eruzione del vulcano de Fuego, in Guatemala continuano le evacuazioni dalle zone sensibili, l’emissione di bollettini sismologici allarmanti e il ritrovamento di cadaveri o feriti. In questa emergenza sanitaria dai contorni preoccupanti, il presidente dell’azienda piacentina Infinity Biotech, Aroldo Curzi Mattei – che fino a pochi giorni prima dell’eruzione si trovava in Centro America per presentare le proprie tecnologie al governo e ai presidi sanitari -, ha deciso di regalare all’ospedale di Amatitlan e ad altri nosocomi gli speciali “cubi” disinfestanti: atomizzatori in grado di nebulizzare una miscela d’acqua e H2O2 in particelle di pochi micron.

Di fronte alla drammaticità della situazione, nonostante avesse già firmato un contratto di fornitura delle attrezzature agli ospedali principali del Paese, la Infinity Biotech ha rinunciato alla componente economica per fornire il materiale a scopo umanitario. Nei prossimi giorni, senza attendere lungaggini burocratiche, i “cubi” verranno spediti in Centro America, dove potranno essere immediatamente utilizzati. Così sarà possibile provvedere alla disinfezione frequente dei locali ospedalieri, intervenendo sul rischio altissimo di infezioni in pazienti per lo più ustionati anche gravemente.

L’eruzione infatti è stata violenta, con la caduta di ceneri e clasti incandescenti nella capitale. Si contano oltre cento morti e innumerevoli feriti o dispersi. Le ustioni e le insufficienze polmonari sono particolarmente esposte al rischio delle infezioni batteriche, rendendo fondamentale l’asetticità dei locali di ricovero.

I “cubi” disinfestanti sono stati donati nell’ottica «del rispetto di una missione aziendale fondata sul contrasto alle infezioni batteriche, in questo caso accantonando il business per concentrarsi sui bisogni immediati della popolazione. Certo», aggiunge Curzi, «i “cubi” non risolveranno il problema, ma potranno contribuire a salvare vite umane. Ciò ha un valore altissimo e non monetizzabile».

 

Classe 1998, giornalista professionista dell'emittente televisiva Telelibertà e del sito web Liberta.it. Collaboratore del quotidiano Libertà. Podcaster per Liberta.it con la rubrica di viaggi “Un passo nel mondo” e quella d’attualità “Giù la mascherina” insieme al collega Marcello Pollastri, fruibili anche sulle piattaforme Spreaker e Spotify; altri podcast: “Pandemia - Due anni di Covid” e un focus sull’omicidio di via Degani nella rubrica “Ombre”. In passato, ideatore di Sportello Quotidiano, blog d'approfondimento sull’attualità piacentina. Ha realizzato anche alcuni servizi per il settimanale d'informazione Corriere Padano. Co-fondatore di Gioia Web Radio, la prima emittente liceale a Piacenza. Creatore del documentario amatoriale "Avevamo Paura - Memorie di guerra di Bruna Bongiorni” e co-creatore di "Eravamo come morti - Testimonianza di Enrico Malacalza, internato nel lager di Stutthof". Co-autore di “#Torre Sindaco - Storia dell’uomo che promise un vulcano a Piacenza” (Papero Editore, 2017) e autore di "La Pellegrina - Storie dalla casa accoglienza Don Venturini" (Papero Editore, 2018). Nel maggio del 2022, insieme ai colleghi Marcello Pollastri e Andrea Pasquali, ha curato il libro-reportage "Ucraina, la catena che ci unisce", dopo alcuni giorni trascorsi nelle zone di guerra ed emergenza umanitaria. Il volume è stato pubblicato da Editoriale Libertà con il quotidiano in edicola. Ecco alcuni speciali tv curati per Telelibertà: "I piacentini di Londra" per raccontare il fenomeno dell'emigrazione dei piacentini in Inghilterra nel secondo dopoguerra, con immagini, testi e interviste in occasione della festa della comunità piacentina nella capitale britannica dal 17 al 19 maggio 2019; “I presepi piacentini nel Natale del Covid”; “La vita oltre il Covid” con interviste a due piacentini guariti dall’infezione da Coronavirus dopo dure ed estenuanti settimane di ricovero in ospedale; il reportage “La scuola finlandese” negli istituti di Kauttua ed Eura in Finlandia.