politica
Fausto Vigevani, il senatore piacentino che nel 2001 rinunciò al vitalizio (in silenzio)
Correva l’anno 2001, il sindacalista e senatore socialista piacentino Fausto Vigevani – scomparso nel marzo 2003 a Roma – scelse di rinunciare all’assegno vitalizio. Una decisione che ancora oggi suona strano, mentre fior fiori di parlamentari giurano una guerra a suon di ricorsi contro il ricalcolo dei vitalizi alla Camera dei Deputati, che garantirà un risparmio di circa 40 milioni di euro l’anno. Anche alcuni ex parlamentari piacentini l’hanno definita una «misura umiliante che nega un diritto acquisito». I fondi risparmiati resteranno congelati per almeno tre anni, proprio per cautelarsi rispetto ai reclami che sporgeranno molto probabilmente i destinatari degli assegni.
«Fra i tanti atti burocratici con i quali ogni anno dovevamo fare i conti, c’era da compilare e da consegnare al Senato anche la domanda di vitalizio parlamentare. Quando gliela presentai per la firma, mi manifestò la sua intenzione di rinunciarvi perché riteneva ingiusto beneficiare di una concessione, di cui avrebbero continuato a servirsi anche gli eredi, per il solo fatto di essere stato eletto in Parlamento. Informò anche mia madre e mia sorella e ottenuta la nostra approvazione – ma mai avremmo pensato di opporci – non aveva firmato la domanda rinunciando di fatto a una prerogativa che riteneva profondamente ingiusta», ricorda la figlia Valentina Vigevani nel volume “Fausto Vigevani – Il sindacato, la politica” (edito da Ediesse nel 2014 e curato da Sergio Negri ed Edmondo Montali).
Uomo di cultura sobrio e rigoroso, allievo di Riccardo Lombardi, incentrò la sua azione politica sui valori di libertà e uguaglianza. Fausto Vigevani nacque a Perino di Coli il 30 luglio del 1939. Venne eletto nel 1991 segretario generale della Fiom. Lasciò l’attività sindacale nel 1994, dopo l’elezione a senatore nel collegio di Fidenza – Salsomaggiore Terme nelle liste dei progressisti. Venne riconfermato anche alle elezioni del 1996 nelle liste dell’Ulivo. Divenne sottosegretario alle finanze nel primo Governo Prodi e nel primo Governo D’Alema. Nel 1998 contribuì a fondare i Democratici di Sinistra come membro del Movimento dei Democratici, Socialisti e Laburisti. È sepolto nel cimitero di Settima di Gossolengo. L’associazione “Labour Fausto Vigevani” ne tiene tuttora viva la memoria.
Thomas Trenchi
(Pubblicato sul quotidiano Libertà)