Seguici su

cultura

«Il nostro cinema libero», i Manetti Bros inaugurano il Bobbio Film Festival

Fino al 18 agosto proiezioni e incontri con i registi. Stasera è la volta di “Manuel”, opera prima di Dario Albertini

Pubblicato il

Apertura da tutto esaurito per l’edizione 2018 del Bobbio Film Festival.

Ospiti della prima serata i Manetti Bros e il loro ultimo lavoro, il pluripremiato “Ammore e Malavita”, accolto con calorosi applausi dal pubblico del chiostro di San Colombano, teatro della rassegna voluta da Marco Bellocchio, affiancato nel comitato di direzione artistica da Pier Giorgio Bellocchio, Enrico Magrelli e Paola Pedrazzini.

Antonio e Marco Manetti sono ormai di casa a Bobbio, dove hanno diretto lo scorso anno, “Fare cinema”, corso di alta formazione in regia cinematografica, attività rivolta ai professionisti del settore e affianca il festival vero e proprio.

Il corso prevede la realizzazione di un “corto” e quello dei Manetti, che hanno apprezzato le potenzialità, come location, del borgo in alta Valtrebbia, è al momento in post produzione.

«Proprio qui a Bobbio abbiamo saputo, lo scorso anno, che avremmo partecipato in concorso al Festival di Venezia – raccontano Antonio e Marco Manetti, impegnati in questi giorni nelle riprese dell’ultima serie Rai de “L’ispettore Coliandro” -. E’ molto emozionante per noi tornare qui, il luogo in cui in un cero qual modo “Ammore e malavita” ha ricevuto il suo primo riconoscimento importante».
In questo anno il film ha letteralmente fatto incetta di premi: a Venezia i Manetti Bros si sono aggiudicati i premi Pasinetti per il miglior film e il miglior cast, cui poi sono seguiti 5 David di Donatello, l’Oscar italiano, e poi ancora 4 Ciak d’oro e il Globo d’oro per la migliore commedia.

Musical, commedia, noir, “Ammore e malavita” è un film che rifugge ogni facile definizione.

«Da anni veniamo indicati come dei registi che riscoprono il cinema di genere – raccontano i Manetti nel dibattito post proiezione, condotto dal critico Enrico Magrelli -, in realtà non è così. Con “Ammore e malavita” volevamo raccontare una storia d’amore tragica, con l’ironia e la leggerezza che ci contraddistingue. Semplicemente noi siamo molto liberi, non ci interessa che il nostro cinema venga ricondotto a un genere».

Il festival prosegue stasera con “Manuel”, opera prima di Dario Albertini, già autore di documentari. Con lui sarà presente anche il protagonista della pellicola, Andrea Lattanzi.