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Giardini Sonori: nuovi gestori e live room con palcoscenico alla Cavallerizza

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Giardini Sonori: nuovi gestori e live room con palcoscenico alla Cavallerizza

Cambia corso l’esperienza dei “Giardini Sonori”, lo spazio musicale alla Cavallerizza che dal 2006 al maggio 2018 è stato gestito da “Airbag 29100” di Nicola Curtarelli. Ad animare per i prossimi cinque anni la struttura di proprietà comunale sullo stradone Farnese, collocata all’interno della suggestiva ex caserma Cantore, sarà l’associazione “Giano” presieduta dal genovese JacopoRossi. La scorsa settimana, infatti, il gruppo si è aggiudicato il bando presentando un progetto (unico in gara) che ha ottenuto la totalità dei punteggi. Al Comune, i gestori corrisponderanno un canone annuo d’affitto pari a 1.100 euro, oltre a un investimento di 12mila euro in strumentazione tecnica. Il centro “Giardini Sonori” è dotato di due sale prove attrezzate per amatori e professionisti e uno studio di registrazione. Fino ad oggi, le tariffe sono state di 10 euro all’ora per la sala prove e di 20 euro per l’incisione. Nell’immobile, inoltre, si trovano un piccolo punto ristoro per i musicisti e un salone multifunzionale teoricamente destinato a ospitare riunioni, convegni, esposizioni ed eventi con divani, televisore, lettore dvd, tavoli, panche, mixer, videoproiettore e schermo. Proprio questo locale è al centro delle richieste che l’assessore alle politiche giovanili Luca Zandonella ha rivolto ai nuovi referenti: «Li ho già incontrati, hanno dimostrato una gran voglia di fare. Come amministrazione comunale, abbiamo chiesto di sfruttare maggiormente la stanza centrale anche per scopi alternativi al campo musicale. Va resa più fruibile con conferenze, mostre o presentazioni di libri».

L’associazione “Giano” sbarcherà così nella cornice della Cavallerizza (formalmente dal 1° settembre 2018 al 31 agosto 2023), anche col compito indiretto di contribuire alla valorizzazione di questa zona che nel tempo ha visto sorgere case, negozi, supermercato e parcheggi, senza mai tuttavia entrare a pieno nell’immaginario della città. «Abbiamo visto nascere e crescere passo dopo passo la Cavallerizza come primo baluardo di un’area che in questi anni ha cambiato i suoi connotati. Ne abbiamo fatto il centro nevralgico di tutti i progetti e le idee della nostra associazione», raccontavano i coordinatori di “Airbag 29100” qualche mese fa, in occasione dell’evento di chiusura della loro esperienza a “Giardini Sonori” con una maratona live di band, solisti e dj.

Jacopo Rossi e Cristiano Sanzeri, chi sono i due nuovi referenti dei “Giardini Sonori”

Il fiore all’occhiello del nuovo capitolo dei “Giardini Sonori” sarà un auditorium per spettacoli dal vivo. La sala prove comunale alla Cavallerizza è stata recentemente affidata all’associazione “Giano”. I referenti si chiamano JacopoRossi e CristianoSanzeri: il primo ha 32 anni, fa il musicista, è originario di Genova ma vive da anni a Piacenza; il secondo è suo coetaneo, si occupa di musica da un decennio e lavora come tecnico del suono. «In campo musicale, nel Piacentino mancano i concerti, i posti dove suonare e un confronto con le realtà extra-provinciali. E questo è il ritornello che sentiamo da anni. Ma occorrono anche una visione a lungo termine e una seria analisi economica dei soggetti organizzatori. Sogno che il nome dei “Giardini Sonori” valichi i confini piacentini per la qualità in grado di esprimere sul territorio emiliano», auspica Sanzieri, attivo già nella precedente gestione del centro a cura di “Airbag 29100”. «“Giardini sonori” è un punto di riferimento a Piacenza. La musica ha un intrinseco potere aggregativo ed è quindi importante dare ai giovani spazi dedicati allo sviluppo e all’espressione di progetti musicali», spiega il presidente di “Giano” Rossi, prima di rispondere ad alcune domande.

Quali saranno le prime iniziative della vostra associazione?
«La struttura aprirà in concomitanza con il “Bleech Festival” ai primi di settembre, così da sfruttare la forte affluenza dell’evento per mostrarla alla cittadinanza. In ottobre, verrà organizzato un piccolo evento per festeggiare questo nuovo inizio. Vi terremo aggiornati».

E le novità principali rispetto al passato?
«Aumenteremo la flessibilità della struttura, la velocità per le prenotazioni e la gestione della strumentazione nelle sale. Verrà inoltre allestita una live room nel salone centrale con un piccolo palco, un impianto audio e delle sedute removibili, così da utilizzarlo per workshop, conferenze, attività didattiche ed esibizioni».

Come giudichi finora l’azione della Giunta Barbieri sulle politiche giovanili?
«Ritengo non sia semplice proseguire su un percorso iniziato da un’altra parte politica, intervenendo in relazione alla propria percezione. C’è chiaramente una differenza di approccio rispetto al recente passato, ma confido nel fatto che qualunque scelta – se fatta pensando ai giovani e per i giovani – possa portare giovamento».

Thomas Trenchi
(Pubblicato sul quotidiano Libertà)

Classe 1998, giornalista professionista dell'emittente televisiva Telelibertà e del sito web Liberta.it. Collaboratore del quotidiano Libertà. Podcaster per Liberta.it con la rubrica di viaggi “Un passo nel mondo” e quella d’attualità “Giù la mascherina” insieme al collega Marcello Pollastri, fruibili anche sulle piattaforme Spreaker e Spotify; altri podcast: “Pandemia - Due anni di Covid” e un focus sull’omicidio di via Degani nella rubrica “Ombre”. In passato, ideatore di Sportello Quotidiano, blog d'approfondimento sull’attualità piacentina. Ha realizzato anche alcuni servizi per il settimanale d'informazione Corriere Padano. Co-fondatore di Gioia Web Radio, la prima emittente liceale a Piacenza. Creatore del documentario amatoriale "Avevamo Paura - Memorie di guerra di Bruna Bongiorni” e co-creatore di "Eravamo come morti - Testimonianza di Enrico Malacalza, internato nel lager di Stutthof". Co-autore di “#Torre Sindaco - Storia dell’uomo che promise un vulcano a Piacenza” (Papero Editore, 2017) e autore di "La Pellegrina - Storie dalla casa accoglienza Don Venturini" (Papero Editore, 2018). Nel maggio del 2022, insieme ai colleghi Marcello Pollastri e Andrea Pasquali, ha curato il libro-reportage "Ucraina, la catena che ci unisce", dopo alcuni giorni trascorsi nelle zone di guerra ed emergenza umanitaria. Il volume è stato pubblicato da Editoriale Libertà con il quotidiano in edicola. Ecco alcuni speciali tv curati per Telelibertà: "I piacentini di Londra" per raccontare il fenomeno dell'emigrazione dei piacentini in Inghilterra nel secondo dopoguerra, con immagini, testi e interviste in occasione della festa della comunità piacentina nella capitale britannica dal 17 al 19 maggio 2019; “I presepi piacentini nel Natale del Covid”; “La vita oltre il Covid” con interviste a due piacentini guariti dall’infezione da Coronavirus dopo dure ed estenuanti settimane di ricovero in ospedale; il reportage “La scuola finlandese” negli istituti di Kauttua ed Eura in Finlandia.