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Strada Agazzana, l’attraversamento pedonale è come una roulette russa (o quasi)

«Ci stiamo interessando alla messa in sicurezza dell’attraversamento sulla strada Agazzana per i pedoni e i ciclisti che provengono dalla strada alla Verza in direzione delle strutture scolastiche».

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Strada Agazzana, l'attraversamento pedonale è come una roulette russa (o quasi)

Per chi proviene dalla Verza e Pittolo, le strisce pedonali sulla strada Agazzana sono come una “roulette russa”, o quasi. Le macchine sfrecciano e – secondo un gruppetto di residenti – l’attraversamento non è sicuro. Anzi, in alcuni casi imporsi sul traffico stradale per arrivare alla ciclabile sul lato opposto equivarrebbe a un vero e proprio azzardo. Nei periodi primaverili e autunnali, a rischiare sono soprattutto gli studenti dell’istituto professionale Raineri-Marcora che raggiungono il campus in bicicletta. Malgrado la calma piatta di agosto, infatti, non s’abbassa l’allerta delle mamme della frazione in vista dell’inizio del nuovo anno scolastico: «Ci stiamo interessando alla messa in sicurezza dell’attraversamento sulla strada Agazzana per i pedoni e i ciclisti che provengono dalla strada alla Verza in direzione delle strutture scolastiche – spiega l’abitante di Pittolo Anna Chiara Civardi, impugnando una mappa dettagliata della zona per sostenere la sua tesi -. Abbiamo ottenuto un primo appuntamento con gli assessori ai lavori pubblici e alla mobilità Paolo Garetti e Paolo Mancioppi per il 3 settembre. Chi vuole, potrà prendere parte all’incontro così da essere più incisivi». In linea di massima, i genitori chiedono la realizzazione di un marciapiede ciclopedonale ben delimitato e parallelo all’attuale pista ciclabile sulla strada Agazzana: «Per intenderci, sul lato del benzinaio, dove ora passa un piccolo canale irriguo e qualche sterpaglia – continua Civardi -. In questo modo, i ragazzi che vanno a lezione in bici potrebbero attraversare sulle strisce pedonali di fronte alla scuola che, essendo in prossimità del semaforo, garantiscono un po’ più di tregua alle velocità folli». Il tratto in questione è di competenza provinciale. Già in passato, i residenti hanno chiesto un passaggio più agevole ai minorenni costretti ad andare a piedi al Raineri-Marcora per evitare di dover fare il giro dell’oca. «Mio figlio parte da Pittolo verso la scuola alberghiera ogni giorni in bici. In inverno, il pericolo s’amplifica a causa del buio. Credo che la costruzione della corsia ciclopedonale avrebbe un costo irrisorio, dato che i lampioni per l’illuminazione sono già presenti. Ne gioverebbero anche gli atleti che fanno jogging, i ginnasti iscritti al campo sportivo “Pino Dordoni” e i tanti genitori che posteggiano nel piazzale del benzinaio e aspettano i figli in piedi sul ciglio della careggiata». Il campus scolastico e Pittolo distano appena due chilometri e mezzo, trovandosi a una lontananza che si presta a essere percorsa sulle due ruote. «Speriamo che si risolva questa istanza in poco tempo – auspica Civardi -, così da non trovarci obbligati a trasportare i nostri ragazzi in macchina», sia nell’interesse dell’ambiente che della salute fisica dei giovani.

Investita sulle strisce pedonali un’insegnante del Raineri-Marcora

Da tre anni, gli autobus che trasportano gli studenti del campus scolastico Raineri-Marcora non fanno più tappa sulla Strada Agazzana, ma direttamente nel piazzale asfaltato sul retro dell’istituto. Una soluzione che è stata adottata per far fronte – almeno in parte – al pericoloso “viavai” di studenti con lo zaino in spalla e automobili frettolose nelle prime ore del mattino. La dirigente scolastica Teresa Andena ha ben chiaro il quadro della situazione: «Le strisce pedonali vengono utilizzate dagli studenti nelle fasi di entrata e uscita dal plesso, anche se grazie allo spostamento della fermata del pullman abbiamo limitato notevolmente il flusso di massa. Abbiamo inoltre provveduto a calibrare le campanelle di fine lezione a seconda della distanza dell’aula dal piazzale, così da non disperdere gli studenti e da coordinare l’accesso in sicurezza sui pullman nel cortile. Comunque – fa notare la prof. Andena -, in questo punto della strada Agazzana spesso circolano automobilisti indisciplinati che cercano di sorpassare più agevolmente sopra la corsia di canalizzazione di fronte al Raineri-Marcora». Lo scorso maggio, un’insegnante è stata investita sulle strisce pedonali. Fortunatamente, non ha subito gravi danni fisici, se non quattro o cinque giorni di prognosi. «Ogni giorno, alle tredici e un quarto escono dal campus milleduecento studenti e duecento professori. Alla confusione inevitabile – conclude la preside – si sommano i ciclisti sulla pista che, a causa delle erbacce, s’intravedono con qualche difficoltà».

Thomas Trenchi (Pubblicato sul quotidiano Libertà)

Classe 1998, giornalista professionista dell'emittente televisiva Telelibertà e del sito web Liberta.it. Collaboratore del quotidiano Libertà. Podcaster per Liberta.it con la rubrica di viaggi “Un passo nel mondo” e quella d’attualità “Giù la mascherina” insieme al collega Marcello Pollastri, fruibili anche sulle piattaforme Spreaker e Spotify; altri podcast: “Pandemia - Due anni di Covid” e un focus sull’omicidio di via Degani nella rubrica “Ombre”. In passato, ideatore di Sportello Quotidiano, blog d'approfondimento sull’attualità piacentina. Ha realizzato anche alcuni servizi per il settimanale d'informazione Corriere Padano. Co-fondatore di Gioia Web Radio, la prima emittente liceale a Piacenza. Creatore del documentario amatoriale "Avevamo Paura - Memorie di guerra di Bruna Bongiorni” e co-creatore di "Eravamo come morti - Testimonianza di Enrico Malacalza, internato nel lager di Stutthof". Co-autore di “#Torre Sindaco - Storia dell’uomo che promise un vulcano a Piacenza” (Papero Editore, 2017) e autore di "La Pellegrina - Storie dalla casa accoglienza Don Venturini" (Papero Editore, 2018). Nel maggio del 2022, insieme ai colleghi Marcello Pollastri e Andrea Pasquali, ha curato il libro-reportage "Ucraina, la catena che ci unisce", dopo alcuni giorni trascorsi nelle zone di guerra ed emergenza umanitaria. Il volume è stato pubblicato da Editoriale Libertà con il quotidiano in edicola. Ecco alcuni speciali tv curati per Telelibertà: "I piacentini di Londra" per raccontare il fenomeno dell'emigrazione dei piacentini in Inghilterra nel secondo dopoguerra, con immagini, testi e interviste in occasione della festa della comunità piacentina nella capitale britannica dal 17 al 19 maggio 2019; “I presepi piacentini nel Natale del Covid”; “La vita oltre il Covid” con interviste a due piacentini guariti dall’infezione da Coronavirus dopo dure ed estenuanti settimane di ricovero in ospedale; il reportage “La scuola finlandese” negli istituti di Kauttua ed Eura in Finlandia.