testimonianze
Bruna e Thomas, il giro del mondo alla ricerca della felicità (con pochi euro)

Mollare tutto – il lavoro, gli amici e la routine quotidiana – per cercare la felicità. Non è un’utopia, né tantomeno la classica favola da raccontare ai bambini. Piuttosto, è la storia incredibile dei piacentini Bruna Martucci e Thomas Fortunati, che hanno deciso di ascoltare se stessi e di girovagare per il mondo, senza un biglietto di ritorno in tasca (almeno, per ora). «La nostra voglia di evadere dalla città è stata più forte delle difficoltà oggettive: abbiamo imparato a muoverci nel modo più economico possibile, tralasciando le comodità», raccontano i due “Cuori nomadi”, come si definiscono sul proprio blog personale. Zaino in spalla, con pochi mezzi e una decina di euro a testa al giorno, i giovani hanno raggiunto prima il Giappone, poi la Tailandia e – attraversando il confine via terra – sono arrivati in Laos. Adesso si trovano in Vietnam.

Bruna e Thomas, il giro del mondo alla ricerca della felicità (con pochi euro)
Con due contratti precari, qualche lavoretto per arrivare alla fine del mese, l’impossibilità a ottenere un mutuo e il miraggio di costruirsi una famiglia in piena sicurezza economica, dieci mesi fa Bruna e Thomas hanno compiuto il grande passo con determinazione, «pensando a quanta felicità stavamo perdendo per rincorrerne una che forse sarebbe arrivata domani». Perché viaggiare, per loro, sta significando riempirsi il cuore di culture, usanze ed esperienze irripetibili. «Abbiamo ragionato sull’opportunità di lasciare Piacenza dopo una vacanza in Sardegna all’insegna di campeggi, tende e tramonti mozzafiato. Ovviamente, facendo molta a attenzione al risparmio. Abbiamo materializzato l’idea di aggregarci a Wwoof (World-Wide Opportunities on Organic Farms), un’organizzazione che mette in contatto le fattorie biologiche con chi vuole offrire il proprio aiuto in cambio di vitto e alloggio – proseguono i “Cuori nomadi” -. Abbiamo chiacchierato con una coppia che viaggiava nelle regioni italiane da mesi con questa associazione, ripetendoci increduli se fosse possibile partire senza nulla, ospiti a casa di famiglie in cambio di qualche ora di lavoro, con la possibilità di apprendere nuovi mestieri e di visitare i luoghi».
Grazie a Wwoof, Bruna e Thomas hanno raccolto le olive in Toscana e hanno allattato gli agnellini in Sardegna. E, da quel momento, il salto all’estero è stato breve ma intenso: «Ci siamo diretti in Giappone, anche attraverso un’app che mette in rete i viaggiatori di tutto il mondo con chi è disposto a dare loro un alloggio per qualche giorno. Lì la sicurezza è alta e i mezzi pubblici sono costosi, perciò ci siamo spostati prevalentemente in autostop. Nell’itinerario dal Giappone al Vietnam, passando per la Thailandia, non abbiamo mai utilizzato l’aereo. Per andare in Laos, invece, abbiamo trascorso due giorni su un battello». La prossima meta? «Tra meno di due settimane, contiamo di essere in Cambogia».
Thomas Trenchi
(Pubblicato sul quotidiano Libertà)
