testimonianze
Cecilia Campioni, piacentina in Camerun candidata al premio mondiale del volontariato
Da un lavoro a tempo indeterminato al volontariato internazionale nelle prigioni del Camerun. La 28enne piacentina Cecilia Campioni ha rinunciato a un posto stabile da operatrice per l’accoglienza di richiedenti asilo in città e si è lanciata in una sfida anzitutto con se stessa. La ragazza infatti ha scelto di diventare una volontaria dell’associazione COE (Centro orientamento educativo) a Bafoussam. Ora – dopo un anno di impegno in laboratori di scrittura creativa con i detenuti e corsi di teatro sociale per lottare contro la delinquenza giovanile diffusa in questa zona dell’Africa equatoriale – è stata candidata al prestigioso premio mondiale FOCSIV nella categoria dedicata ai giovani volontari in servizio civile all’estero.
«Mi è stato chiesto di recarmi a Bafoussam, una città che necessitava di qualcuno che fosse propositivo e che avesse voglia di confrontarsi con una realtà nuova. Ho deciso così di cominciare questa esperienza, seppur con tanti interrogativi e dubbi. Credo che sia importante ascoltare chi da più tempo è su un territorio e capire dove sia effettivamente necessaria la propria presenza – racconta Cecilia sul portale ufficiale del premio FOCSIV, un riconoscimento promosso dal 1994 -. Le difficoltà sono state diverse, tra cui il confronto con una realtà lavorativa nuova che non si era mai approcciata a volontari italiani, momenti di incomprensione e mediazione iniziali spesso difficili da gestire, con un’equipe molto propositiva e volenterosa ma con pochissima esperienza e non abituata a una tipologia di progettazione a lungo termine. Rifarei questa scelta cento volte, se possibile».
Per Cecilia “prestare servizio” significa essere disposti a tutto: «dalla pulizia della sala del centro con i ragazzi, alla gestione di conferenze e seminari di formazione sul territorio, passando per rapporti con i media e le autorità locali. Non bisogna imporsi, ma ascoltare e saper sospendere il proprio giudizio». Recentemente, in Camerun ha curato uno spettacolo interattivo con i detenuti rivolto al pubblico esterno, «per cercare di instaurare un ponte tra la prigione e il mondo, favorendo il loro reinserimento sociale». Il valore della sua opera emerge dai pensieri trascritti da alcuni detenuti della prigione centrale di Bafoussam con la quale sta interagendo: “Mi chiamo Paulin. Sono membro del gruppo di scrittura creativa, ideato da Cecilia. È una donna con un grande cuore. Le sue qualità particolari sono: l’umiltà, la franchezza, il coraggio e lo spirito di condivisione. Cecilia si comporta come se vivesse con noi da tempo perché capisce le nostre mentalità. Lei è riuscita a farmi credere che un cambiamento è possibile”.
Non resta che compiere l’ultimo passo: votare Cecilia, l’unica piacentina in gara, collegandosi al sito www.premiodelvolontariato.focsiv.it. C’è tempo fino all’ 8 ottobre: le preferenze collezionate online verranno sommate al punteggio totale assegnato da una giuria di esperti.
Thomas Trenchi
(Pubblicato sul quotidiano Libertà)