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Palazzo Serafini e delle Poste, aste deserte per due gioielli piacentini

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Palazzo Serafini e delle Poste, aste deserte per due gioielli piacentini

Belli e impossibili. È sfumata (ancora) l’asta per due gioielli piacentini: Palazzo delle Poste e Palazzo Serafini, con un prezzo di partenza rispettivamente di 881.500 euro e 1,545 milioni di euro.

Si tratta di due immobili storici che il Demanio ha messo più volte all’asta invano dal 2017, cercando di introitare nuove risorse e valorizzare questi patrimoni pubblici di pregevole valore. Palazzo delle Poste, in via Roma, storicamente denominato anche Palazzo della Spezieria della Camera ducale, è stato costruito alla fine del sedicesimo secolo. Ad oggi, alcune stanze sono soltanto intonacate e tinteggiate, ma prive della pavimentazione e degli impianti.

Palazzo Serafini, invece, sorge nei pressi di via Cavour, è stato dismesso e abbandonato una quindicina di anni fa. Dotato di un appartamento nobile con i soffitti affrescati e i mobili d’epoca, un cortile e un giardino, non ha finora trovato acquirenti. L’esecuzione di qualsiasi intervento strutturale è sottoposto all’autorizzazione della Soprintendenza.

Palazzo Serafini e Palazzo delle Poste sono solo due degli oltre quarantamila beni che appartengono allo Stato e che valgono, in totale, circa sessanta miliardi di euro. Anche a Piacenza, dunque, non c’è che l’imbarazzo della scelta per qualche “zio Paperone” di turno o per le imprese private disposte a investire su questi patrimoni.

Thomas Trenchi
(Pubblicato sul quotidiano Libertà)

Classe 1998, giornalista professionista dell'emittente televisiva Telelibertà e del sito web Liberta.it. Collaboratore del quotidiano Libertà. Podcaster per Liberta.it con la rubrica di viaggi “Un passo nel mondo” e quella d’attualità “Giù la mascherina” insieme al collega Marcello Pollastri, fruibili anche sulle piattaforme Spreaker e Spotify; altri podcast: “Pandemia - Due anni di Covid” e un focus sull’omicidio di via Degani nella rubrica “Ombre”. In passato, ideatore di Sportello Quotidiano, blog d'approfondimento sull’attualità piacentina. Ha realizzato anche alcuni servizi per il settimanale d'informazione Corriere Padano. Co-fondatore di Gioia Web Radio, la prima emittente liceale a Piacenza. Creatore del documentario amatoriale "Avevamo Paura - Memorie di guerra di Bruna Bongiorni” e co-creatore di "Eravamo come morti - Testimonianza di Enrico Malacalza, internato nel lager di Stutthof". Co-autore di “#Torre Sindaco - Storia dell’uomo che promise un vulcano a Piacenza” (Papero Editore, 2017) e autore di "La Pellegrina - Storie dalla casa accoglienza Don Venturini" (Papero Editore, 2018). Nel maggio del 2022, insieme ai colleghi Marcello Pollastri e Andrea Pasquali, ha curato il libro-reportage "Ucraina, la catena che ci unisce", dopo alcuni giorni trascorsi nelle zone di guerra ed emergenza umanitaria. Il volume è stato pubblicato da Editoriale Libertà con il quotidiano in edicola. Ecco alcuni speciali tv curati per Telelibertà: "I piacentini di Londra" per raccontare il fenomeno dell'emigrazione dei piacentini in Inghilterra nel secondo dopoguerra, con immagini, testi e interviste in occasione della festa della comunità piacentina nella capitale britannica dal 17 al 19 maggio 2019; “I presepi piacentini nel Natale del Covid”; “La vita oltre il Covid” con interviste a due piacentini guariti dall’infezione da Coronavirus dopo dure ed estenuanti settimane di ricovero in ospedale; il reportage “La scuola finlandese” negli istituti di Kauttua ed Eura in Finlandia.