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cultura

Le bacheche (forse fuori moda) richieste dagli abitanti della Besurica

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Le bacheche – quelle fisiche, e non sui social network – non devono cadere per forza in disuso. Alla Besurica, l’associazione “Nuovi Viaggiatori” e un gruppo spontaneo di residenti chiedono all’amministrazione comunale l’installazione di tre pannelli nel quartiere per esporre gli appuntamenti in programma e informare così anche gli anziani che non utilizzano gli strumenti digitali.

«La bacheca è uno degli obiettivi contenuti nel nostro progetto “Besurica insieme”, proposto al Comune lo scorso dicembre», spiega Marcella Fariselli, presidenti dei “Nuovi Viaggiatori”. Perché proprio una bacheca, forse un oggetto un po’ datato e fuori moda? «Per promuovere in maniera più efficace le iniziative realizzate dai soggetti del quartiere e dintorni, come la biblioteca comunale, la parrocchia o il centro diurno per anziani, rappresentandole in un calendario condiviso che evidenzi la programmazione nei vari mesi. Ma anche per raggiungere la fascia di residenti che non ricorre alle nuove tecnologie e si affida ai metodi tradizionali. Le manifestazioni culturali e sociali della Besurica non possono rischiare di perdersi nella complessità della società liquida». Per i volontari, le tre bacheche potrebbero essere collocate nei pressi dei giardini pubblici dedicati alle vittime innocenti di mafia e accanto all’edicola.

Thomas Trenchi
(Pubblicato sul quotidiano Libertà)

Classe 1998, giornalista professionista dell'emittente televisiva Telelibertà e del sito web Liberta.it. Collaboratore del quotidiano Libertà. Podcaster per Liberta.it con la rubrica di viaggi “Un passo nel mondo” e quella d’attualità “Giù la mascherina” insieme al collega Marcello Pollastri, fruibili anche sulle piattaforme Spreaker e Spotify; altri podcast: “Pandemia - Due anni di Covid” e un focus sull’omicidio di via Degani nella rubrica “Ombre”. In passato, ideatore di Sportello Quotidiano, blog d'approfondimento sull’attualità piacentina. Ha realizzato anche alcuni servizi per il settimanale d'informazione Corriere Padano. Co-fondatore di Gioia Web Radio, la prima emittente liceale a Piacenza. Creatore del documentario amatoriale "Avevamo Paura - Memorie di guerra di Bruna Bongiorni” e co-creatore di "Eravamo come morti - Testimonianza di Enrico Malacalza, internato nel lager di Stutthof". Co-autore di “#Torre Sindaco - Storia dell’uomo che promise un vulcano a Piacenza” (Papero Editore, 2017) e autore di "La Pellegrina - Storie dalla casa accoglienza Don Venturini" (Papero Editore, 2018). Nel maggio del 2022, insieme ai colleghi Marcello Pollastri e Andrea Pasquali, ha curato il libro-reportage "Ucraina, la catena che ci unisce", dopo alcuni giorni trascorsi nelle zone di guerra ed emergenza umanitaria. Il volume è stato pubblicato da Editoriale Libertà con il quotidiano in edicola. Ecco alcuni speciali tv curati per Telelibertà: "I piacentini di Londra" per raccontare il fenomeno dell'emigrazione dei piacentini in Inghilterra nel secondo dopoguerra, con immagini, testi e interviste in occasione della festa della comunità piacentina nella capitale britannica dal 17 al 19 maggio 2019; “I presepi piacentini nel Natale del Covid”; “La vita oltre il Covid” con interviste a due piacentini guariti dall’infezione da Coronavirus dopo dure ed estenuanti settimane di ricovero in ospedale; il reportage “La scuola finlandese” negli istituti di Kauttua ed Eura in Finlandia.