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«Noi agenti della Polizia municipale non siamo animali. L’autorimessa è disastrata»

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Vetri rotti, sporcizia e umidità. L’autorimessa della Polizia municipale in strada Farnesiana sembra aver fatto del degrado una parola d’ordine. Certe parti di soffitto sono ricoperte dalla muffa, sia nei locali interni che all’aperto. Alcuni pezzi di muro vicino alle porte sono distrutti e mancanti, con grossi buchi in mezzo. Accanto all’estintore e al timbracartellini di inizio e fine turno, un armadio è stato coperto con un telo impermeabile per evitare presumibilmente che venga bagnato dalle infiltrazioni d’acqua. Dettagli che emergono dalle fotografie scattate da Libertà attraverso le finestre del deposito.

«È un ambiente insalubre – conferma Massimo Mingardi, dirigente del sindacato di categoria Csa -. Non si tratta solo di un autorimessa, ma di un vero e proprio luogo di lavoro. Qui noi agenti (non tutti) entriamo in servizio, riponiamo i vestiti negli armadietti e indossiamo la divisa, avvolti dal gas di scarico delle automobili che vengono messe in moto. Sulla nostra testa, incombe il parcheggio inagibile del vecchio supermercato. L’ultima volta che ha piovuto, l’illuminazione è saltata. E se si verificasse un incidente quando un collega schiaccia l’interruttore della luce? In inverno si gela e in estate c’è un caldo esasperante. Non siamo animali. Occorre trovare una soluzione alternativa».

Il deposito dei veicoli delle forze dell’ordine è protetto solamente con un paio di lucchetti sottili. Le piastrelle mancanti, la polvere, il pavimento dissestato, l’intonaco sgretolato e le pareti scrostate comprovano la frustrazione di molti agenti della Polizia municipale di Piacenza. Le grate agganciate alle finestre sono arrugginite, così come la sbarra che dovrebbe vietare l’accesso nel cortile ai non autorizzati. Neppure il passaggio sullo scivolo è in buona condizione, avendo una superficie disseminata di buche. Forse, l’unica parte dell’autorimessa che risplende ancora è la targhetta con lo stemma comunale affissa all’ingresso: “Vigili urbani. Reparto motorizzato”.

Anche il sindacato Sulpl commenta lo stato dell’attuale sede del parco mezzi del Comando, con le autovetture e le moto biancoazzurre: «Come abbiamo fatto presente più volte nel corso degli anni, ribadiamo che l’autorimessa in strada Farnesiana versa in uno stato emergenziale – interviene la referente territoriale Miriam Palumbo -. In inverno manca il riscaldamento e d’estate si soffoca. Il soffitto cade a pezzi e quando piove copiosamente occorre l’ombrello anche all’interno. L’impianto elettrico è precario, il pavimento esplode, gli ambienti sono malsani e siamo costretti a respirare i gas di scarico. I servizi igienici sono ai limiti dell’indecenza. Sollecitiamo per l’ultima volta l’amministrazione comunale ad abilitare con l’apposito corso di formazione i Rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza – eletti ad aprile, ma non ancora nel pieno delle loro competenze -, così da poter ispezionare i locali e denunciare la grave situazione alle autorità competenti».

Thomas Trenchi
(Pubblicato sul quotidiano Libertà)

Classe 1998, giornalista professionista dell'emittente televisiva Telelibertà e del sito web Liberta.it. Collaboratore del quotidiano Libertà. Podcaster per Liberta.it con la rubrica di viaggi “Un passo nel mondo” e quella d’attualità “Giù la mascherina” insieme al collega Marcello Pollastri, fruibili anche sulle piattaforme Spreaker e Spotify; altri podcast: “Pandemia - Due anni di Covid” e un focus sull’omicidio di via Degani nella rubrica “Ombre”. In passato, ideatore di Sportello Quotidiano, blog d'approfondimento sull’attualità piacentina. Ha realizzato anche alcuni servizi per il settimanale d'informazione Corriere Padano. Co-fondatore di Gioia Web Radio, la prima emittente liceale a Piacenza. Creatore del documentario amatoriale "Avevamo Paura - Memorie di guerra di Bruna Bongiorni” e co-creatore di "Eravamo come morti - Testimonianza di Enrico Malacalza, internato nel lager di Stutthof". Co-autore di “#Torre Sindaco - Storia dell’uomo che promise un vulcano a Piacenza” (Papero Editore, 2017) e autore di "La Pellegrina - Storie dalla casa accoglienza Don Venturini" (Papero Editore, 2018). Nel maggio del 2022, insieme ai colleghi Marcello Pollastri e Andrea Pasquali, ha curato il libro-reportage "Ucraina, la catena che ci unisce", dopo alcuni giorni trascorsi nelle zone di guerra ed emergenza umanitaria. Il volume è stato pubblicato da Editoriale Libertà con il quotidiano in edicola. Ecco alcuni speciali tv curati per Telelibertà: "I piacentini di Londra" per raccontare il fenomeno dell'emigrazione dei piacentini in Inghilterra nel secondo dopoguerra, con immagini, testi e interviste in occasione della festa della comunità piacentina nella capitale britannica dal 17 al 19 maggio 2019; “I presepi piacentini nel Natale del Covid”; “La vita oltre il Covid” con interviste a due piacentini guariti dall’infezione da Coronavirus dopo dure ed estenuanti settimane di ricovero in ospedale; il reportage “La scuola finlandese” negli istituti di Kauttua ed Eura in Finlandia.