curiosità
Lucca Comics, dal giaguaro all’extraterrestre: tanti “cosplayer” piacentini alla fiera
Matteo si è cucito la maschera da giaguaro da solo (chi ha detto che l’ago e il filo sono una materia esclusiva delle nonne?), mentre Jessica ha ritoccato con pazienza le cuciture dei suoi guanti affilati da extraterrestre.
Questi due giovani piacentini – che di cognome fanno rispettivamente Bergonzoni e Zibelli – nel fine settimana si sono mischiati in mezzo a migliaia di partecipanti al “Lucca Comics & Games“, uno dei maggiori appuntamenti europei per gli amanti dei fumetti, dell’animazione, dei giochi di ruolo e da tavolo, dei videogiochi e del mondo fantasy. Una sorta di apoteosi per i “cosplayer” come loro, cioè le persone che si travestono da personaggi fantastici, si confezionano i vestiti e si esibiscono in eventi e sfilate.
Per l’occasione, Matteo ha deciso di sfoggiare per la prima volta il costume da “King”, uno dei lottatori immaginari nel celebre gioco “Tekken 2”: «Ho realizzato anche il dettaglio della tuta con la muscolatura». Jessica – che ha trascorso la giornata in compagnia di altri concittadini – è una veterana della fiera: «Ho visitato il “Lucca Comics & Games” per la prima volta nel 2013. È un’opportunità bellissima per conoscere la gente che ha la mia stessa passione, condividendola e stringendo nuove amicizie. Ho utilizzato due travestimenti: uno da Georgie, ovvero il bambino che divora “IT” nell’omonimo film, e l’altro da Gwenom», che è la versione femminile di Spiderman intaccato dal simbionte Venom.
Non si tratta però degli unici piacentini che si sono recati in Toscana per il “Lucca Comics & Games”, un vortice colorato e vivace che ogni anno travolge positivamente la città. Roberto Poggioli, seguendo la stella polare dei giochi da tavolo, frequenta la manifestazione da sei anni. «Siamo partiti in una ventina di piacentini. D’altronde, era difficile resistere al richiamo della fiera più grande d’Europa incentrata sul nostro ambito preferito». Il suo passatempo prediletto è “7 Wonders”, un gioco di carte in stile tedesco «che incarna strategia, bilanciamento e tattiche diverse per vincere».
Per il “nerd” Danilo Castignoli «è stata un’esperienza sicuramente da ripetere». Purtroppo, non è riuscito a visitare il padiglione degli Avengers data la coda di oltre due ore. «Per ottimizzare al meglio i tempi, io e i miei amici abbiamo evitato gli stand più assediati. La festa si è svolta soprattutto nelle vie più piccole e laterali, all’interno dei capannoni dove la cultura manga l’ha fatta da padrone».
Thomas Trenchi
(Pubblicato sul quotidiano Libertà)