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La frazione di Montale tra prostitute e logistica, ma anche tanto volontariato

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«A Montale si vive bene. Punto». Gli abitanti Mauro Merli, Fabio Gadolini, Pietro Gatti e Alessandro Cannostrá amano il loro territorio. Se ne prendono cura quotidianamente, con il gruppo del controllo di vicinato al quale ha aderito un centinaio di cittadini e con le attività di cittadinanza attiva in cui alcuni volontari puliscono il giardino dedicato a don Vittorio Pastori. Amare però significa anche saper riconoscere i difetti. In questo caso, le “pecche” di una delle frazioni più popolose di Piacenza. Così, il referente Merli inizia ad elencare «le istanze annose, da non imputare solo alla Giunta Barbieri».

Si parte dalla mancanza di nuove giostre per i bambini («da tempo è stato rimosso un castello in legno, senza mai sostituirlo»), passando per la necessità di barriere antirumore nei pressi della ferrovia in via Modena, la prostituzione «dilagante» in via Riva – in tutte le ore del giorno – e le mattonelle antiurto usurate vicino ai giochi nel parco e intervallate da ciuffi di erbacce. «Di notte, anche la via Emilia si popola di prostitute – sottolinea Merli -, che ormai hanno le proprie postazioni fisse con sedia e ombrellone per il sole». Cannostrá si sofferma sul verde pubblico: «A parte lo sfalcio dell’erba, noi volontari riusciamo a garantire la pulizia del giardino, a innaffiare i fiori e a procedere con l’installazione di migliorie, per esempio i nuovi gazebo. Ora l’amministrazione comunale dovrebbe intervenire per la potature delle piante alte. Quest’area è frequentata da numerose famiglie, in particolare alla domenica. Non guasterebbe una maggiore gratificazione da parte delle istituzioni per il nostro operato».

La convivenza tra la zona residenziale e quella artigianale è complicata: «I poli di stoccaggio si trovano proprio a ridosso delle case – evidenzia il gruppo -. Secondo noi, certe aziende non rispettando sempre le regole. Nel weekend, ci sono camion frigoriferi posteggiati per due giorni col motore acceso. Gli orari di divieto di transito dei mezzi pesanti in determinate vie non vengono rispettati al cento percento. Qualche tir passa in via Ansaldi per accorciare il tragitto di trecento o quattrocento metri, causando smog e disagio ai residenti».

Montale è popolato da almeno duecento famiglie. Quaranta di loro hanno sottoscritto un accordo collettivo con un istituto di vigilanza privata per pattugliare le strade della frazione. I punti d’aggregazione principali sono il campo giochi, la parrocchia di San Lazzaro e la sede dell’associazione “Africa Mission”.

Thomas Trenchi
(Pubblicato sul quotidiano Libertà)

Classe 1998, giornalista professionista dell'emittente televisiva Telelibertà e del sito web Liberta.it. Collaboratore del quotidiano Libertà. Podcaster per Liberta.it con la rubrica di viaggi “Un passo nel mondo” e quella d’attualità “Giù la mascherina” insieme al collega Marcello Pollastri, fruibili anche sulle piattaforme Spreaker e Spotify; altri podcast: “Pandemia - Due anni di Covid” e un focus sull’omicidio di via Degani nella rubrica “Ombre”. In passato, ideatore di Sportello Quotidiano, blog d'approfondimento sull’attualità piacentina. Ha realizzato anche alcuni servizi per il settimanale d'informazione Corriere Padano. Co-fondatore di Gioia Web Radio, la prima emittente liceale a Piacenza. Creatore del documentario amatoriale "Avevamo Paura - Memorie di guerra di Bruna Bongiorni” e co-creatore di "Eravamo come morti - Testimonianza di Enrico Malacalza, internato nel lager di Stutthof". Co-autore di “#Torre Sindaco - Storia dell’uomo che promise un vulcano a Piacenza” (Papero Editore, 2017) e autore di "La Pellegrina - Storie dalla casa accoglienza Don Venturini" (Papero Editore, 2018). Nel maggio del 2022, insieme ai colleghi Marcello Pollastri e Andrea Pasquali, ha curato il libro-reportage "Ucraina, la catena che ci unisce", dopo alcuni giorni trascorsi nelle zone di guerra ed emergenza umanitaria. Il volume è stato pubblicato da Editoriale Libertà con il quotidiano in edicola. Ecco alcuni speciali tv curati per Telelibertà: "I piacentini di Londra" per raccontare il fenomeno dell'emigrazione dei piacentini in Inghilterra nel secondo dopoguerra, con immagini, testi e interviste in occasione della festa della comunità piacentina nella capitale britannica dal 17 al 19 maggio 2019; “I presepi piacentini nel Natale del Covid”; “La vita oltre il Covid” con interviste a due piacentini guariti dall’infezione da Coronavirus dopo dure ed estenuanti settimane di ricovero in ospedale; il reportage “La scuola finlandese” negli istituti di Kauttua ed Eura in Finlandia.