curiosità
Giù nella botola! La piacentina Aurora Albieri concorrente a “Caduta Libera”
È precipitata nella botola di Canale 5 più volte, la 20enne piacentina Aurora Albieri. Nelle scorse settimane, la giovane si è ritagliata uno spazio in mezzo agli impegnativi studi universitari a Parma nella facoltà di comunicazione per le industrie creative e al lavoro da barista, prendendo parte come concorrente a “Caduta Libera”, una trasmissione a premi in onda nella fascia preserale su Mediaset, con la conduzione di Gerry Scotti. Nel complesso, non si è aggiudicata la prima posizione in nessuna puntata, però ha potuto toccare da vicino una realtà nuova e stimolante come il mondo dello spettacolo. E già questa – perché no – è una vittoria.
«Per scherzo, insieme a mia madre, ho inviato una richiesta di partecipazione a “Caduta Libera”. L’hanno accettata e mi hanno convocato per un test preparatorio a Reggio Emilia – racconta Aurora -, in cui ho risposto a un centinaio di domande di cultura generale, spaziando dalla storia all’attualità. Non avevo la minima idea di cosa avrebbero potuto chiedermi. Incredibilmente, sono stata selezionata e ho affrontato un colloquio orale di presentazione». Alla ragazza è stata chiesta la disponibilità di registrare cinque puntate.
In sintesi, il meccanismo del gioco prevede delle gare tra undici concorrenti: un campione schierato al centro che sceglie il suo avversario tra dieci sfidanti in cerchio. Gerry Scotti pone domande di cultura generale, formulate come definizioni, in cui sono già visualizzate alcune lettere delle risposte e alle quali bisogna rispondere al massimo in trenta secondi, con un numero illimitato di tentativi. Se alla fine del tempo preposto lo sfidante non ha dato la risposta esatta, la botola ai suoi piedi si apre facendolo cadere. Se invece è il concorrente centrale a non dare la risposta e a non avere più vite, sarà quest’ultimo a cadere e lo sfidante a prendere il suo posto, diventando il nuovo campione. Il montepremi massimo è di 500mila euro.
«Essendo abituata a guardare il programma da casa – confessa la piacentina -, poter intervenire direttamente in studio è stata una sensazione molto strana ed emozionante». Tra gli errori commessi, Aurora non ha saputo indovinare il sinonimo esatto delle parole “imbroglio” o “sotterfugio”, ovvero “gabola”.
Thomas Trenchi
(Pubblicato sul quotidiano Libertà)