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cultura

Affreschi in balia del maltempo? Preoccupano le finestre aperte di Palazzo Ferrari Sacchini

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Dalla finestra spalancata al primo piano di Palazzo Ferrari Sacchini in via Carducci s’intravedono alcuni affreschi colorati. Peccato che, secondo la segnalazione di una passante, quei battenti siano aperti da troppo tempo: «Potrebbero rovinarsi le opere d’arte?», si chiede la lettrice.

In effetti, anche altri residenti e commercianti della zona hanno confermano che la finestra non viene chiusa da qualche settimana. La pioggia e le infiltrazioni d’acqua però potrebbero rovinare i dipinti. Non sarebbe la prima volta in cui una superficie pittorica risulti danneggiata a causa del maltempo. Un’eventualità doppiamente amara per Palazzo Ferrari Sacchini, visto che solo un anno fa sono terminati i lavori di restaurazione dopo il crollo di porzioni di intonaco del prospetto frontale.

L’immobile – voluto dal conte Corrado Ferrari intorno al 1680 – è di proprietà del Demanio statale e fino al novembre 2017 è stato occupato dalla Commissione Tributaria di Piacenza, che poi si è trasferita nella nuova sede in via San Bartolomeo lasciando gli spazi totalmente vuoti. L’ente ha l’intenzione di vendere la struttura, che si sviluppa su tre livelli fuori terra, oltre ad un piano interrato, per una superficie di circa 3.800 metri quadrati. La facciata, vivacemente decorata, è connotata alla base da un alto zoccolo in bugnato. L’interno presenta pregevoli decorazioni ad affresco riconducibili a Robert De Longe (Bacco, La Fama vince il tempo e Trionfo di Cesare) e a Giovanni Battista Natali (Apollo e Satiri).

Thomas Trenchi
(Pubblicato sul quotidiano Libertà)

Classe 1998, giornalista professionista dell'emittente televisiva Telelibertà e del sito web Liberta.it. Collaboratore del quotidiano Libertà. Podcaster per Liberta.it con la rubrica di viaggi “Un passo nel mondo” e quella d’attualità “Giù la mascherina” insieme al collega Marcello Pollastri, fruibili anche sulle piattaforme Spreaker e Spotify; altri podcast: “Pandemia - Due anni di Covid” e un focus sull’omicidio di via Degani nella rubrica “Ombre”. In passato, ideatore di Sportello Quotidiano, blog d'approfondimento sull’attualità piacentina. Ha realizzato anche alcuni servizi per il settimanale d'informazione Corriere Padano. Co-fondatore di Gioia Web Radio, la prima emittente liceale a Piacenza. Creatore del documentario amatoriale "Avevamo Paura - Memorie di guerra di Bruna Bongiorni” e co-creatore di "Eravamo come morti - Testimonianza di Enrico Malacalza, internato nel lager di Stutthof". Co-autore di “#Torre Sindaco - Storia dell’uomo che promise un vulcano a Piacenza” (Papero Editore, 2017) e autore di "La Pellegrina - Storie dalla casa accoglienza Don Venturini" (Papero Editore, 2018). Nel maggio del 2022, insieme ai colleghi Marcello Pollastri e Andrea Pasquali, ha curato il libro-reportage "Ucraina, la catena che ci unisce", dopo alcuni giorni trascorsi nelle zone di guerra ed emergenza umanitaria. Il volume è stato pubblicato da Editoriale Libertà con il quotidiano in edicola. Ecco alcuni speciali tv curati per Telelibertà: "I piacentini di Londra" per raccontare il fenomeno dell'emigrazione dei piacentini in Inghilterra nel secondo dopoguerra, con immagini, testi e interviste in occasione della festa della comunità piacentina nella capitale britannica dal 17 al 19 maggio 2019; “I presepi piacentini nel Natale del Covid”; “La vita oltre il Covid” con interviste a due piacentini guariti dall’infezione da Coronavirus dopo dure ed estenuanti settimane di ricovero in ospedale; il reportage “La scuola finlandese” negli istituti di Kauttua ed Eura in Finlandia.