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curiosità

La magia del volontariato (ri)accende l’albero di Natale alla Besurica

Torna a illuminarsi l’albero di Natale della Besurica, grazie alla magia del volontariato. L’abete è stato collocato nel 2015 al centro del quartiere, precisamente nel parco pubblico intitolato alle vittime di mafia in via Perfetti.

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Torna a illuminarsi l’albero di Natale della Besurica, grazie alla magia del volontariato. L’abete è stato collocato nel 2015 al centro del quartiere, precisamente nel parco pubblico intitolato alle vittime di mafia in via Perfetti.

Il residente Renato Tassi se ne prende cura quotidianamente, annaffiandolo, potandolo, togliendo i rami secchi, difendendolo dai vandali e – in prossimità delle feste – decorandolo con le luci colorate.

«Quattro anni fa, ho riunito le forze dei cittadini e dei commercianti per acquistare la pianta e ornarla nel periodo natalizio. Abbiamo raggiunto la quota necessaria di 1.400 euro – ricorda Renato -. Amo gli alberi di Natale, li decoro sia in casa che in giardino. L’idea è nata proprio da questa mia grande passione».

Il Comune ha fatto la propria parte autorizzando l’occupazione di suolo pubblico e mettendo a disposizione l’allaccio gratuito alla corrente elettrica. «Ogni sera accendo le lampadine e al mattino le vado a spegnere. L’albero proviene da un vivaio locale ed è alto oltre otto metri». Attraverso questa semplice iniziativa, il quartiere cambia faccia e si irradia con lo spirito natalizio. La buona collaborazione degli abitanti è fondamentale: «Raccomando alle mamme di fare attenzione ai loro bambini, che non devono intrufolarsi sotto ai rami tra i cavi per evitare di ferirsi o di rompere le luci».

Thomas Trenchi
(Pubblicato sul quotidiano Libertà)

Classe 1998, giornalista professionista dell'emittente televisiva Telelibertà e del sito web Liberta.it. Collaboratore del quotidiano Libertà. Podcaster per Liberta.it con la rubrica di viaggi “Un passo nel mondo” e quella d’attualità “Giù la mascherina” insieme al collega Marcello Pollastri, fruibili anche sulle piattaforme Spreaker e Spotify; altri podcast: “Pandemia - Due anni di Covid” e un focus sull’omicidio di via Degani nella rubrica “Ombre”. In passato, ideatore di Sportello Quotidiano, blog d'approfondimento sull’attualità piacentina. Ha realizzato anche alcuni servizi per il settimanale d'informazione Corriere Padano. Co-fondatore di Gioia Web Radio, la prima emittente liceale a Piacenza. Creatore del documentario amatoriale "Avevamo Paura - Memorie di guerra di Bruna Bongiorni” e co-creatore di "Eravamo come morti - Testimonianza di Enrico Malacalza, internato nel lager di Stutthof". Co-autore di “#Torre Sindaco - Storia dell’uomo che promise un vulcano a Piacenza” (Papero Editore, 2017) e autore di "La Pellegrina - Storie dalla casa accoglienza Don Venturini" (Papero Editore, 2018). Nel maggio del 2022, insieme ai colleghi Marcello Pollastri e Andrea Pasquali, ha curato il libro-reportage "Ucraina, la catena che ci unisce", dopo alcuni giorni trascorsi nelle zone di guerra ed emergenza umanitaria. Il volume è stato pubblicato da Editoriale Libertà con il quotidiano in edicola. Ecco alcuni speciali tv curati per Telelibertà: "I piacentini di Londra" per raccontare il fenomeno dell'emigrazione dei piacentini in Inghilterra nel secondo dopoguerra, con immagini, testi e interviste in occasione della festa della comunità piacentina nella capitale britannica dal 17 al 19 maggio 2019; “I presepi piacentini nel Natale del Covid”; “La vita oltre il Covid” con interviste a due piacentini guariti dall’infezione da Coronavirus dopo dure ed estenuanti settimane di ricovero in ospedale; il reportage “La scuola finlandese” negli istituti di Kauttua ed Eura in Finlandia.