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Quando il testamento diventa “solidale”: 250mila euro alla chiesa di San Giovanni e un appartamento all’asilo

Quando il testamento diventa solidale. E magari qualche parente resta a “bocca asciutta”. Anche a Piacenza si sta facendo sempre più strada la tendenza a sostenere una causa benefica dopo la morte, donando i propri risparmi a enti no profit o associazioni. Al di là dei grandi vip internazionali che hanno scelto questa pratica – da Elton John a Sting, da Gordon Ramsay a Mark Zuckerberg -, i notai del nostro territorio hanno già messo per iscritto numerose ultime volontà destinate al tessuto sociale.
Recentemente, il caso più emblematico è avvenuto nella chiesa di San Giovanni in Canale, che ha ricevuto la somma di circa 250mila dollari (pari a 218mila euro) da un benefattore americano deceduto, il signor Rinaldo Bertuzzi, in cambio di una messa per il donatore e i suoi genitori, di origini piacentine ed emigrati in Oltreoceano, ma – come scrive l’esecutore testamentario – conservando “forti per tutta la vita le loro radici e il loro amore per l’Italia e per Piacenza”. Una parte dei fondi – come riporta il giornale parrocchiale “Giovanni&Brigida” – è stata accantonata per l’opera di ristrutturazione del salone dell’oratorio, che partirà il prossimo gennaio. Altri lavori verranno affrontati, ad esempio la riparazione della cupola di Santa Brigida, la nuova illuminazione del corridoio del chiostro di San Giovanni che ospita il ciclo pittorico di Franco Corradini dedicato a Giovanni Battista, e infine nel giugno 2019 inizierà la ristrutturazione del Salone di San Giovanni secondo un progetto già finanziato.
A Carpaneto, invece, si è verificata un’operazione di “SOLIDARIETÀ AL QUADRATO” legata proprio al testamento di una residente. Un’anziana, senza coniuge e figli, ha istituito eredi in parti uguali cinque realtà del paese (Pubblica assistenza, parrocchia, Avis, Gruppo marciatori e circolo “Le Primavere”) e ha inoltre disposto la donazione di un suo appartamento alla scuola materna “Don Burgazzi”. Ma tra la redazione del lascito e la sua morte si è trovata costretta a vendere l’immobile. Così facendo, la donna ha involontariamente annullato il passaggio ereditario, non permettendo all’asilo di beneficiare del ricavato dall’alienazione della casa. La somma è passata automaticamente alle cinque associazioni già citate, in aggiunta all’importo previsto dalla testatrice, come previsto dal codice civile.
Grazie alla collaborazione del sindaco Andrea Arfani e del notaio Carlo Brunetti, tutti i rappresentanti degli enti eredi sono stati riuniti nel municipio di Carpaneto e hanno accettato comunque – ben sapendo di non esservi tenuti – di attribuire il valore equivalente al prezzo dell’immobile alla scuola materna “Don Burgazzi”. «La solidarietà dell’anziana è stata amplificata dalla comunità – commenta il notaio Brunetti -. I testamenti solidali stanno aumentando, quest’anno ne ho pubblicati tre. Il principio di sussidiarietà privata soccorre le esigue risorse pubbliche. In fondo, è un modo utile e intelligente per lasciare una traccia nella collettività che ci ha accolto».
Per l’esperto – membro del Collegio notarile di Piacenza – l’incremento dei testamenti solidali è dovuto anche alla «diffusione dei single e delle copie senza figli, nonché alla destrutturazione della famiglia, i cui membri un tempo erano gli unici beneficiari dell’eredità».
Testamento solidale in aumento, ecco i dati nazionali
L’ultima indagine nazionale GFK Italia del 2018 lo conferma: il cinque percento della popolazione over 50 ha già fatto un lascito solidale. E se a questo dato si aggiunge un ulteriore otto percento che forse – secondo la rilevazione – prenderà in considerazione l’idea di sostenere un’organizzazione no profit dopo la morte, la platea supera i 3.3 milioni di persone, mezzo milione in più rispetto al 2016.
Thomas Trenchi
(Pubblicato sul quotidiano Libertà)
