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Lupi alla Besurica? La segnalazione di un residente diffusa qualche settimana fa

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Avvistati due lupi alla Besurica, a pochi metri dalle abitazioni. Nella notte dello scorso 20 gennaio, un residente stava tornando a casa, quando – all’improvviso – ha scorto alcune sagome strane nei campi agricoli all’orizzonte. Così ha accesso i fari abbaglianti del suo veicolo, mettendo a fuoco la presenza degli animali selvatici e scattando qualche fotografia col telefonino. Le immagini sono state diffuse immediatamente sul gruppo del controllo di vicinato attivo nel quartiere, con un centinaio di persone iscritte, per allertare la cittadinanza dell’insolita visita a ridosso di appartamenti e villette a schiera. In men che non si dica, si è sollevata la preoccupazione generale della gente, in particolare dei proprietari di cani che spesso passeggiano col proprio “amico a quattro zampe” nella zona: «Mi auguro di non trovare un lupo sulla mia strada di sera, mentre porto fuori il cane», ha scritto una signora nella chat della Besurica. Non tutti, però, hanno reagito allo stesso modo: «Non allarmiamoci, perché non sempre rappresentano un pericolo per l’uomo». Di preciso, l’incontro ravvicinato con i lupi si è verificato nell’appezzamento di terra all’angolo fra via Perfetti e via Marzioli.

L’esperto: «A volte si tratta di cani lupo italiani o cecoslovacchi»

Interpellato sul caso, l’agrotecnico naturalista Stefano Soavi specifica che «dalle fotografie non è possibile appurare con certezza la specie degli animali notati alla Besurica, anche se la maschera facciale bianca sulla mascella potrebbe corrispondere a quella di un lupo. A volte, tuttavia, si tratta di cani lupo italiani o cecoslovacchi». L’esperto aggiunge che, se effettivamente si trattasse di lupi nel quartiere, non bisognerebbe stupirsi: «Probabilmente, sono scesi in pianura per la ricerca di cibo. Anche in passato, fino agli inizi del Novecento, questa specie era diffusa in gran parte dell’Italia. Nel tempo, sono cambiate le condizioni ambientali e si sono quasi estinti. Negli anni Settanta, il WWF ha lanciato una campagna di sensibilizzazione per salvare i lupi. Negli anni Novanta, è stata promulgata una legge per limitare la caccia della fauna selvatica. Inoltre, le colline piacentine si sono lentamente spopolate e i lupi hanno trovato un terreno fertile per ripercorrere le nostre aree».

Thomas Trenchi
(Pubblicato sul quotidiano Libertà)

Classe 1998, giornalista professionista dell'emittente televisiva Telelibertà e del sito web Liberta.it. Collaboratore del quotidiano Libertà. Podcaster per Liberta.it con la rubrica di viaggi “Un passo nel mondo” e quella d’attualità “Giù la mascherina” insieme al collega Marcello Pollastri, fruibili anche sulle piattaforme Spreaker e Spotify; altri podcast: “Pandemia - Due anni di Covid” e un focus sull’omicidio di via Degani nella rubrica “Ombre”. In passato, ideatore di Sportello Quotidiano, blog d'approfondimento sull’attualità piacentina. Ha realizzato anche alcuni servizi per il settimanale d'informazione Corriere Padano. Co-fondatore di Gioia Web Radio, la prima emittente liceale a Piacenza. Creatore del documentario amatoriale "Avevamo Paura - Memorie di guerra di Bruna Bongiorni” e co-creatore di "Eravamo come morti - Testimonianza di Enrico Malacalza, internato nel lager di Stutthof". Co-autore di “#Torre Sindaco - Storia dell’uomo che promise un vulcano a Piacenza” (Papero Editore, 2017) e autore di "La Pellegrina - Storie dalla casa accoglienza Don Venturini" (Papero Editore, 2018). Nel maggio del 2022, insieme ai colleghi Marcello Pollastri e Andrea Pasquali, ha curato il libro-reportage "Ucraina, la catena che ci unisce", dopo alcuni giorni trascorsi nelle zone di guerra ed emergenza umanitaria. Il volume è stato pubblicato da Editoriale Libertà con il quotidiano in edicola. Ecco alcuni speciali tv curati per Telelibertà: "I piacentini di Londra" per raccontare il fenomeno dell'emigrazione dei piacentini in Inghilterra nel secondo dopoguerra, con immagini, testi e interviste in occasione della festa della comunità piacentina nella capitale britannica dal 17 al 19 maggio 2019; “I presepi piacentini nel Natale del Covid”; “La vita oltre il Covid” con interviste a due piacentini guariti dall’infezione da Coronavirus dopo dure ed estenuanti settimane di ricovero in ospedale; il reportage “La scuola finlandese” negli istituti di Kauttua ed Eura in Finlandia.