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Chi è Gabriele Micalizzi, il fotoreporter ferito in Siria che ha fondato “Cesura” a Pianello

Ferito in Siria il fotoreporter Gabriele Micalizzi, fondatore del collettivo fotografico “Cesura” di Pianello (Piacenza). Di origine milanese, da tempo racconta i teatri di guerra: oggi è stato colpito nella zona di Deir Ezzor, dove centinaia di miliziani dell’Isis asserragliati nell’ultimo bastione si oppongono all’avanzata delle forze filo-Usa.

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Gabriele Micalizzi

Ferito in Siria il fotoreporter Gabriele Micalizzi, fondatore del collettivo fotografico “Cesura” di Pianello (Piacenza). Di origine milanese, da tempo racconta i teatri di guerra: oggi è stato colpito nella zona di Deir Ezzor, dove centinaia di miliziani dell’Isis asserragliati nell’ultimo bastione si oppongono all’avanzata delle forze filo-Usa.

Micalizzi non sarebbe in pericolo di vita, ma avrebbe riportato alcuni danni al volto, come racconta al telefono la moglie Ester: «Da quello che ho saputo, sta per essere trasportato in elicottero in un ospedale di Erbil». Micalizzi e sua moglie vivono nel Piacentino con le loro due figlie di 6 e 7 anni. Il fotoreporter si trovava con un collega della Cnn quando è stato colpito. Era arrivato in Siria meno di una settimana fa per un reportage sulla situazione del Paese e sull’offensiva delle forze curde contro l’Isis.

Non è la prima volta che Micalizzi si trova in situazioni di pericolo, come ha raccontato spesso nelle interviste rilasciate in questi anni. In Egitto, per esempio, mentre era in corso la rivolta contro Mubarak: «Sembrava di essere in un film ambientato nel Medioevo. Mi sono trovato tra due schieramenti, uno davanti all’altro. A un certo punto hanno iniziato a caricarsi, una fiumana di gente in cui volavano calci, pugni, coltellate, pistolettate, molotov. E io a scattare».

Oppure In Thailandia, dove era arrivato dopo essere stato in Afghanistan: «Ho seguito scontri durissimi nel quartiere a luci rosse occupato dall’esercito. È lì che mi è esplosa vicino una granata e un ragazzo ferito mi è caduto addosso. L’ho posato a terra e fotografato». Il 34enne ha fondato il collettivo di fotografi indipendenti Cesura con due colleghi: il guru del fotogiornalismo Alex Maioli e Andy Rocchelli, suo grande amico e collega che 4 anni fa aveva perso la vita proprio durante un servizio fotografico In Ucraina.

Un autoritratto del fotoreporter Gabriele Micalizzi

Dal 2011, Micalizzi ha seguito gli avvenimenti in Medio Oriente documentando le Primavere Arabe, gli scontri in Palestina, la guerra in Libia. Il suo assistente, Enrico Luoni, ha spiegato che stavolta si trovava in Siria per un reportage e delle interviste riguardo il contingente italiano impegnato a supporto delle forze curde contro l’Isis. «Ci siamo sentiti pochi giorni fa e mi aveva chiesto di spostare il biglietto aereo». Sarebbe dovuto tornare in Italia il 14 febbraio.

Gianmarco Aimi
SportelloQuotidiano.com

Alcuni fotoservizi internazionali di Micalizzi:

Muove i primi passi alla Cronaca e dopo un anno passa alla Libertà. Nel frattempo entra nella redazione di Radio Sound. Da sei anni collabora con il Fatto Quotidiano e attualmente dirige le riviste Soccer Illustrate e Sport Tribune, oltre a essere tra i contributors di Riders magazine.