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Lorenzo Caravaggi, lo studente piacentino che ha incalzato Grillo a Oxford

Lorenzo Caravaggi è nato ventisei anni fa nella nostra città, si è diplomato al liceo Gioia, poi è partito per l’Inghilterra dove ha ottenuto la laurea triennale.

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Sogna di risvegliare la coscienza storica di Piacenza con eventi e dibattiti culturali. Prima, però, ha pensato di “farsi le ossa” nella prestigiosa università di Oxford. Lorenzo Caravaggi è nato ventisei anni fa nella nostra città, si è diplomato al liceo Gioia, poi è partito per l’Inghilterra dove ha ottenuto la laurea triennale. Al momento si trova al terzo e ultimo anno di dottorato in storia medievale al Balliol College, grazie a una borsa di studio finanziata dall’università di Oxford: «È una cittadina incantevole, che attira migliaia di turisti. Il piccolo centro storico è segnato da stradine medievali tortuose che portano da un college all’altro. La vita qui è molto piacevole e stimolante». 
 
Torna spesso in Italia, di Piacenza gli mancano la cucina e il vino, «oltre, ovviamente, alla famiglia, agli amici e ai paesaggi. Molti dei miei compagni di scuola – racconta Caravaggi – sono all’estero, quindi mi incontro con loro spesso. Proprio questo sabato alcuni di loro verranno a Oxford per una rimpatriata, ho una bottiglia di Gutturnio per accoglierli. Piacenza mi è rimasta accanto anche dal punto di vista professionale, avendo parlato varie volte della storia della nostra città». In futuro, dopo la carriera universitaria, gli piacerebbe «contribuire al tessuto culturale italiano, organizzando incontri di divulgazione per un pubblico più ampio».
 
Recentemente, il giovane piacentino ha avuto l’occasione di partecipare alla controversa conferenza di Beppe Grillo alla Oxford Union, storica società di dibattiti legata all’ateneo, a cui molti giornalisti non hanno potuto nemmeno accedere: «Come membro della società di dibattiti affiliata all’università e come cittadino italiano, ero interessato ad ascoltare questa figura che ha influenzato in maniera determinante la scena politica del nostro paese. Non avevo mai assistito a un suo spettacolo prima, quindi non sapevo esattamente cosa aspettarmi». L’ha capito ben presto, però, quando il comico si è presentato in sala con una benda nera sugli occhi, destando l’immediato scalpore della platea (che, non a caso, poco dopo lo ha riempito di fischi). «La tensione di una parte del pubblico è esplosa quando Grillo ha affermato che gli studenti italiani hanno abbandonato l’Italia. Un’affermazione che suona come un’accusa ingiusta e fuori luogo». 
 
Che atmosfera si respirava? «Le reazioni del pubblico sono state diverse. Gli italiani erano sempre più frustrati dalle risposte di Grillo e dagli slogan propagandistici inseriti a varie riprese nei suoi monologhi – fa notare Caravaggi -. Molta gente ha iniziato a lasciare la sala prima che l’evento finisse». Nella bolgia generale, il ragazzo è riuscito a rivolgere personalmente una domanda al leader dei Cinquestelle: «Gli ho chiesto un chiarimento sulla sua posizione riguardo l’importanza dello studio e dell’informazione da una parte e i suoi continui attacchi contro gli esperti e i professionisti dall’altra. Ma la sua risposta si è concentrata sulla contraddizione in sé…».
 
Thomas Trenchi
(Pubblicato sul quotidiano Libertà)

Classe 1998, giornalista professionista dell'emittente televisiva Telelibertà e del sito web Liberta.it. Collaboratore del quotidiano Libertà. Podcaster per Liberta.it con la rubrica di viaggi “Un passo nel mondo” e quella d’attualità “Giù la mascherina” insieme al collega Marcello Pollastri, fruibili anche sulle piattaforme Spreaker e Spotify; altri podcast: “Pandemia - Due anni di Covid” e un focus sull’omicidio di via Degani nella rubrica “Ombre”. In passato, ideatore di Sportello Quotidiano, blog d'approfondimento sull’attualità piacentina. Ha realizzato anche alcuni servizi per il settimanale d'informazione Corriere Padano. Co-fondatore di Gioia Web Radio, la prima emittente liceale a Piacenza. Creatore del documentario amatoriale "Avevamo Paura - Memorie di guerra di Bruna Bongiorni” e co-creatore di "Eravamo come morti - Testimonianza di Enrico Malacalza, internato nel lager di Stutthof". Co-autore di “#Torre Sindaco - Storia dell’uomo che promise un vulcano a Piacenza” (Papero Editore, 2017) e autore di "La Pellegrina - Storie dalla casa accoglienza Don Venturini" (Papero Editore, 2018). Nel maggio del 2022, insieme ai colleghi Marcello Pollastri e Andrea Pasquali, ha curato il libro-reportage "Ucraina, la catena che ci unisce", dopo alcuni giorni trascorsi nelle zone di guerra ed emergenza umanitaria. Il volume è stato pubblicato da Editoriale Libertà con il quotidiano in edicola. Ecco alcuni speciali tv curati per Telelibertà: "I piacentini di Londra" per raccontare il fenomeno dell'emigrazione dei piacentini in Inghilterra nel secondo dopoguerra, con immagini, testi e interviste in occasione della festa della comunità piacentina nella capitale britannica dal 17 al 19 maggio 2019; “I presepi piacentini nel Natale del Covid”; “La vita oltre il Covid” con interviste a due piacentini guariti dall’infezione da Coronavirus dopo dure ed estenuanti settimane di ricovero in ospedale; il reportage “La scuola finlandese” negli istituti di Kauttua ed Eura in Finlandia.