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«Cari ministri, a Piacenza l’inquinamento è alle stelle…»
“Cari ministri, qua l’inquinamento è alle stelle”. Suona più o meno così l’incipit della lettera che Giovanna Sivelli, residente nel quartiere Besurica, ha recapitato ai ministri Giulia Grillo (salute) e Sergio Costa (ambiente).
“Cari ministri, qua l’inquinamento è alle stelle”. Suona più o meno così l’incipit della lettera che Giovanna Sivelli, residente nel quartiere Besurica, ha recapitato ai ministri Giulia Grillo (salute) e Sergio Costa (ambiente).
Qualche giorno fa, la piacentina ha scritto di suo pugno una missiva agli esponenti del governo per evidenziare i vari sforamenti di polveri sottili registrati questo inverno a livello locale. Poi l’ha spedita tramite posta raccomandata, sperando che – oltre alla ricevuta di consegna – possa tornare sul territorio anche «una sensibilità maggiore per il tema ambientale». La donna, infatti, vive in prima persona gli effetti dello smog: soffre di “Sensibilità chimica multipla”, una malattia rara (e non riconosciuta totalmente dalla comunità scientifica) che non le permette di tollerare gli agenti chimici diffusi nell’aria, tra cui appunto gli elementi inquinanti.
«Ho deciso di portare alla vostra attenzione la condizione in cui si trova Piacenza – si legge nel testo indirizzato ai ministri -. Si tratta di una zona altamente industrializzata e poco ventilata, nelle immediate vicinanze dell’autostrada A1. Negli ultimi anni, qui si sono insediati diversi insediamenti logistici e tanti altri colossi mondiali vorrebbero aprire i loro immensi magazzini, causando parecchio inquinamento. Piacenza è scivolata in basso nelle statistiche ambientali».
«L’inquinamento nel quartiere Besurica è intollerabile»
Sivelli si è focalizzata anche sulla realtà del quartiere Besurica: «Risiedo da quarant’anni in quest’area residenziale alle porte della città. Non sono presenti insediamenti industriali, discariche, mezzi pesanti o inceneritori, eppure – dopo un cambio di viabilità effettuato tempo fa – è diventata una sorta di prolungamento della tangenziale. Inoltre, troppe abitazioni utilizzano camini e stufe a legna».
La cittadina ha citato poi il dato rilevato lo scorso 6 dicembre dalla centralina Arpae nel parco Montecucco, ovvero «la più alta concentrazione di pm10 in tutta l’Emilia-Romagna». Non solo: «Pare che non vengano effettuati controlli per individuare gli impianti di riscaldamento inquinanti, come prevederebbe un’ordinanza sindacale». Ritenendo quanto descritto una «situazione scandalosa», Sivelli ha chiesto al governo di «inviare sul territorio degli ispettori per verificare queste problematiche che incidono sulla salute pubblica».
Thomas Trenchi
(Pubblicato sul quotidiano Libertà)