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cultura

«L’epurazione dei fascisti dopo la guerra: una pagina di storia mai affrontata»

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L’epurazione dei fascisti in Italia nel secondo dopoguerra. È il saggio del giovane ricercatore storico Edoardo Pivoni, tratto dalla sua tesi di laurea. È stato pubblicato nel 2018 con l’editore “Parallelo 45”.

«Ho deciso di realizzare quest’opera per diffondere per quanto possibile la consapevolezza di una pagina della storia italiana poco conosciuta al pubblico e decisamente poco affrontata dalla storiografia, cioè la punizione e la rimozione del fascismo e dei fascisti nel secondo dopoguerra nel nostro Paese – spiega il piacentino Pivoni -. Come diceva il partigiano Dante Livio Bianco: “Se qualcuno, quando eravamo sulle montagne a condurre la guerra partigiana, fosse venuto a dirci che un bel giorno, a guerra finita, avremmo potuto essere chiamati davanti ai tribunali, per rispondere in via civile di atti che allora erano il nostro pane quotidiano, gli avremmo riso francamente in faccia”».

«L’esercito della Resistenza italiana, contemporaneamente al proscioglimento di migliaia di fascisti moderati e criminali veri e propri – continua Pivoni -, veniva perseguitato dai giudici tra gli anni ’40 e ’50 essendo ritenuto una fonte di sovversione dell’ordine e della società. Molti ex fascisti rientrarono nell’amministrazione pubblica e in politica, disattendendo quella che doveva essere la rinascita sincera dell’Italia democratica».

Si tratta di un saggio ben documentato, arricchito da numerosi fonti, volumi storici, fonti d’archivio e quotidiani, che «non vuole ricorrere alla retorica dei “buoni o dei “giusti” – specifica l’autore – ma raccontare con indagine storiografica fatti ancora sconosciuti nella nostra storia contemporanea».

Classe 1998, giornalista professionista dell'emittente televisiva Telelibertà e del sito web Liberta.it. Collaboratore del quotidiano Libertà. Podcaster per Liberta.it con la rubrica di viaggi “Un passo nel mondo” e quella d’attualità “Giù la mascherina” insieme al collega Marcello Pollastri, fruibili anche sulle piattaforme Spreaker e Spotify; altri podcast: “Pandemia - Due anni di Covid” e un focus sull’omicidio di via Degani nella rubrica “Ombre”. In passato, ideatore di Sportello Quotidiano, blog d'approfondimento sull’attualità piacentina. Ha realizzato anche alcuni servizi per il settimanale d'informazione Corriere Padano. Co-fondatore di Gioia Web Radio, la prima emittente liceale a Piacenza. Creatore del documentario amatoriale "Avevamo Paura - Memorie di guerra di Bruna Bongiorni” e co-creatore di "Eravamo come morti - Testimonianza di Enrico Malacalza, internato nel lager di Stutthof". Co-autore di “#Torre Sindaco - Storia dell’uomo che promise un vulcano a Piacenza” (Papero Editore, 2017) e autore di "La Pellegrina - Storie dalla casa accoglienza Don Venturini" (Papero Editore, 2018). Nel maggio del 2022, insieme ai colleghi Marcello Pollastri e Andrea Pasquali, ha curato il libro-reportage "Ucraina, la catena che ci unisce", dopo alcuni giorni trascorsi nelle zone di guerra ed emergenza umanitaria. Il volume è stato pubblicato da Editoriale Libertà con il quotidiano in edicola. Ecco alcuni speciali tv curati per Telelibertà: "I piacentini di Londra" per raccontare il fenomeno dell'emigrazione dei piacentini in Inghilterra nel secondo dopoguerra, con immagini, testi e interviste in occasione della festa della comunità piacentina nella capitale britannica dal 17 al 19 maggio 2019; “I presepi piacentini nel Natale del Covid”; “La vita oltre il Covid” con interviste a due piacentini guariti dall’infezione da Coronavirus dopo dure ed estenuanti settimane di ricovero in ospedale; il reportage “La scuola finlandese” negli istituti di Kauttua ed Eura in Finlandia.