Seguici su

cultura

Rocca di Monticelli, l’intervento di Sgarbi: «Sbloccare le risorse per il restauro»

Pubblicato il

«Cercherò di capire perché si è fermato il finanziamento per il restauro della Rocca di Monticelli». Il critico d’arte e parlamentare Vittorio Sgarbi promette che si darà da fare, nelle sedi competenti, per «sbloccare le risorse» ministeriali di circa un milione e 300mila euro necessarie a ripristinare totalmente la stabilità del castello Pallavicino-Casali.

Nei mesi scorsi, la fortificazione monticellese (che da qualche tempo necessiterebbe di importanti interventi strutturali) aveva già catturato l’attenzione di Sgarbi per gli affreschi presenti nella cappella del Bembo giudicati come «la più importante opera italiana di decorazione tardogotica». Non solo: Sgarbi si era detto «convinto» del passaggio di Leonardo proprio nella Bassa Piacentina per ammirar le opere della Rocca di Monticelli, da cui avrebbe tratto ispirazione per dipingere l’Ultima Cena.

L’edificio storico, interamente costruito in mattoni cotti, è di proprietà della parrocchia di San Lorenzo Martire, che ha tentato a più riprese di venderlo: «Nel 2018, le trattative con un gruppo svizzero sono fallite – ricorda don Stefano Bianchi -. La nostra parrocchia non ha abbastanza risorse per avviare i lavori di restauro, ma dallo Stato non sono mai arrivati i fondi promessi varie volte. Restiamo in attesa di capire le tempistiche. I problemi statici sono dovuti all’età del monumento e ad alcuni eventi sismici avvenuti in passato. Il castello, comunque, non si trova in una situazione di imminente rischio ed è costantemente sotto l’osservazione dei tecnici».

Don Bianchi sottolinea che è un «simbolo del paese, a cui i cittadini sono molto affezionati» e si augura che finalmente si possa «uscire dai continui rimpalli e posticipi burocratici per avere notizie certe sugli interventi antisismici destinati alla Rocca».

Thomas Trenchi
(Pubblicato sul quotidiano Libertà)

Classe 1998, giornalista professionista dell'emittente televisiva Telelibertà e del sito web Liberta.it. Collaboratore del quotidiano Libertà. Podcaster per Liberta.it con la rubrica di viaggi “Un passo nel mondo” e quella d’attualità “Giù la mascherina” insieme al collega Marcello Pollastri, fruibili anche sulle piattaforme Spreaker e Spotify; altri podcast: “Pandemia - Due anni di Covid” e un focus sull’omicidio di via Degani nella rubrica “Ombre”. In passato, ideatore di Sportello Quotidiano, blog d'approfondimento sull’attualità piacentina. Ha realizzato anche alcuni servizi per il settimanale d'informazione Corriere Padano. Co-fondatore di Gioia Web Radio, la prima emittente liceale a Piacenza. Creatore del documentario amatoriale "Avevamo Paura - Memorie di guerra di Bruna Bongiorni” e co-creatore di "Eravamo come morti - Testimonianza di Enrico Malacalza, internato nel lager di Stutthof". Co-autore di “#Torre Sindaco - Storia dell’uomo che promise un vulcano a Piacenza” (Papero Editore, 2017) e autore di "La Pellegrina - Storie dalla casa accoglienza Don Venturini" (Papero Editore, 2018). Nel maggio del 2022, insieme ai colleghi Marcello Pollastri e Andrea Pasquali, ha curato il libro-reportage "Ucraina, la catena che ci unisce", dopo alcuni giorni trascorsi nelle zone di guerra ed emergenza umanitaria. Il volume è stato pubblicato da Editoriale Libertà con il quotidiano in edicola. Ecco alcuni speciali tv curati per Telelibertà: "I piacentini di Londra" per raccontare il fenomeno dell'emigrazione dei piacentini in Inghilterra nel secondo dopoguerra, con immagini, testi e interviste in occasione della festa della comunità piacentina nella capitale britannica dal 17 al 19 maggio 2019; “I presepi piacentini nel Natale del Covid”; “La vita oltre il Covid” con interviste a due piacentini guariti dall’infezione da Coronavirus dopo dure ed estenuanti settimane di ricovero in ospedale; il reportage “La scuola finlandese” negli istituti di Kauttua ed Eura in Finlandia.