cultura
Rocca di Monticelli, l’intervento di Sgarbi: «Sbloccare le risorse per il restauro»
«Cercherò di capire perché si è fermato il finanziamento per il restauro della Rocca di Monticelli». Il critico d’arte e parlamentare Vittorio Sgarbi promette che si darà da fare, nelle sedi competenti, per «sbloccare le risorse» ministeriali di circa un milione e 300mila euro necessarie a ripristinare totalmente la stabilità del castello Pallavicino-Casali.
Nei mesi scorsi, la fortificazione monticellese (che da qualche tempo necessiterebbe di importanti interventi strutturali) aveva già catturato l’attenzione di Sgarbi per gli affreschi presenti nella cappella del Bembo giudicati come «la più importante opera italiana di decorazione tardogotica». Non solo: Sgarbi si era detto «convinto» del passaggio di Leonardo proprio nella Bassa Piacentina per ammirar le opere della Rocca di Monticelli, da cui avrebbe tratto ispirazione per dipingere l’Ultima Cena.
L’edificio storico, interamente costruito in mattoni cotti, è di proprietà della parrocchia di San Lorenzo Martire, che ha tentato a più riprese di venderlo: «Nel 2018, le trattative con un gruppo svizzero sono fallite – ricorda don Stefano Bianchi -. La nostra parrocchia non ha abbastanza risorse per avviare i lavori di restauro, ma dallo Stato non sono mai arrivati i fondi promessi varie volte. Restiamo in attesa di capire le tempistiche. I problemi statici sono dovuti all’età del monumento e ad alcuni eventi sismici avvenuti in passato. Il castello, comunque, non si trova in una situazione di imminente rischio ed è costantemente sotto l’osservazione dei tecnici».
Don Bianchi sottolinea che è un «simbolo del paese, a cui i cittadini sono molto affezionati» e si augura che finalmente si possa «uscire dai continui rimpalli e posticipi burocratici per avere notizie certe sugli interventi antisismici destinati alla Rocca».
Thomas Trenchi
(Pubblicato sul quotidiano Libertà)