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Tutto esaurito per il primo TEDxPiacenza al teatro San Matteo
Tutto esaurito al Teatro San Matteo per la prima edizione nella nostra città del celebre format di conferenze statunitense. Sul palco nove speaker: protagoniste le loro idee e le loro storie.
Piacenza, 12 maggio 2019 – Una giornata all’insegna delle idee che meritano di essere condivise. Sabato 11 maggio, nel teatro San Matteo, è andato in scena il primo TEDxPiacenza, celebre e diffusissimo format di conferenze organizzato in maniera indipendente su concessione dell’organizzazione no profit TED-Technology, Entertainment e Design.
Durante la giornata si sono succeduti sul palco nove speaker – introdotti dall’attrice Carolina Migli Bateson – provenienti da ambiti e con vissuti eterogenei, i quali hanno condiviso con il numeroso pubblico accorso – attraverso interventi brevi (durata massima 18 minuti) ispiranti e caratterizzati da un forte elemento di storytelling – le proprie idee e i propri percorsi di vita personali, collettivi, artistici ed esperienziali.
“Andata | Ritorno”: il titolo della prima edizione
Il titolo scelto dal team organizzatore per questo primo TEDxPiacenza è stato “Andata | Ritorno”: una sorta di omaggio a Piacenza, città di frontiera da cui quotidianamente in molti partono per raggiungere i propri obiettivi personali e professionali e nella quale, allo stesso tempo, molti fanno ritorno, portando con sé il proprio bagaglio di esperienze e di conoscenze.
Inevitabile quindi che sul palco del primo TEDxPiacenza salissero alcune eccellenze della nostra città. Sei in tutto i piacentini intervenuti, con sei talk diversi per tematiche, contenuti e stile, ma tutti accomunati daun’idea, un percorso o una storia unica ed originale.
Claudio Pelizzeni, scrittore e viaggiatore, per un istante ha trasportato tutti i presenti lungo lo storico Cammino di Santiago, da lui recentemente intrapreso partendo da Bobbio e realizzato con il voto del silenzio.Valentina Carraro, di professione imprenditrice, col racconto dell’uccisione di sua figlia Gaia ha saputo emozionare e far riflettere senza retorica sull’esperienza del lutto come fonte di cambiamento personale.
Rinnovamento musicale ed espressività sono state le due parole d’ordine al centro del talk del violinista Gabriele Schiavi, mentre Aurelia Barbieri, psicologa impegnata negli ultimi anni con Medici Senza Frontiere in Africa e Medio Oriente, ha mostrato come dal desiderio profondo di aiutare gli altri possano derivare scelte di vita radicali.
Piacentini e volti noti nel mondo anche Davide Groppi, designer di lampade e nel 2014 premio ADI Compassod’Oro e Giacomo Rovero, ballerino di ventuno anni del Royal Ballet di Londra da poco inserito dalla rivistaForbes Europe tra i 30 under 30 europei più influenti nella categoria Art & Culture.
Le loro testimonianze hanno mostrato come attraverso il linguaggio dell’arte, unito a quello delle idee, siriesca a creare, emozionare ed ispirare in maniera universale. A completare il roster di TEDxPiacenza tre speaker non piacentini. Tre personalità che hanno sposato in pieno la filosofia dell’evento, portando così un valore aggiunto alla giornata.
Ricerca scientifica e innovazione sono stati il focus degli interventi di Camilla Coletti, autrice di più di 80 pubblicazioni sul grafene, il materiale del futuro, e di Alessio Battistella, che si occupa di architettura in contesti di emergenza umanitaria. Infine Simona Larghetti, co-fondatrice a Bologna di Dynamo, la prima velostazione italiana, ha condiviso le proprie idee su mobilità sostenibile e promozione della bicicletta in città.
TEDxPiacenza frutto di un team di giovani professionisti
«Questo primo TEDxPiacenza è frutto del lavoro di un team di giovani professionisti, tutti under 30, animati dalla voglia di portare un’iniziativa che nella nostra città mancava – ha commentato in conclusione Giacomo Frattola, curatore dell’evento –. L’ottima risposta di pubblico è la base di partenza per cercare di alzare l’asticella sin da subito: l’obiettivo è quello di creare in futuro qualcosa di duraturo e che diventi un punto di riferimento nell’offerta culturale di Piacenza».