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L'impegno trasversale dei sette candidati a sindaco: un cimitero per animali

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Hanno accettato di farne un impegno condiviso e trasversale, confermando la volontà di affrontare – in un modo o nell’altro – la questione. I sette candidati a sindaco per Piacenza, che verranno messi alla prova delle urne questa domenica, ritengono la realizzazione di un cimitero per animali domestici come una delle tappe necessarie per la città. Perché scordarsi degli amici a quattro zampe, in chiave elettorale, vuol dire ignorare una larghissima fetta di votanti. Ma significa anche fregarsene dell’amore che molti piacentini hanno per i propri animali, spesso considerati componenti essenziali della famiglia, tessendo un rapporto affettivo fortissimo. Avere un cane o un gatto può contribuire alla crescita educativa di un bambino o riempire gli attimi di solitudine di un anziano. Non è liquidabile nemmeno come una questione di eccessivo sentimentalismo: si deve considerare, infatti, il problema igienico e pratico, che entra in gioco quando – in assenza di un cimitero – le spoglie degli animali vengono incenerite insieme all’immondizia domestica, gettate nel cassonetto e seppellite nei giardini, alla stregua di un rifiuto. Già nei mesi scorsi, su Sportello Quotidiano erano state approfondite le differenti possibilità di realizzazione, sia concedendo un’area ad un privato, sia mettendo in atto una vera e propria gestione comunale.

I sette candidati a sindaco per Piacenza hanno espresso le loro opinioni. «Sono assolutamente d’accordo – ha specificato Luigi Rabuffi (Piacenza in Comune), affezionatissimo al suo gatto Milù -, lo abbiamo anche scritto nel programma. Pensiamo che, naturalmente, debba essere un’area a disposizione di un privato, con il titolo adatto per offrire questo servizio di dignità ai tanti piacentini che vivono un’esistenza serena anche grazie agli amici animali. È giusto dare loro la possibilità di riposare in un luogo che ricordi chi sono stati». «Sono favorevole – ha confermato Andrea Pugni (Movimento 5 Stelle) -. Vogliamo realizzarlo, ma decideremo in seguito la zona e la modalità, consultando i cittadini. In tutte le società evolute hanno una cura per gli animali che noi non sempre dimostriamo».

«Il programma elettorale della coalizione che rappresento prevede un ampio capitolo dedicato agli animali e ai progetti che li tutelino e che favoriscano la serena convivenza con gli esseri umani. Sono convinta e sicuramente appoggio l’idea di realizzare un cimitero per gli animali di affezione dove i proprietari possano rendere visita ai loro cari amici, che spesso sono i soli e ultimi compagni di viaggio di molte persone, specialmente anziane. Il luogo e il come realizzarlo sarà valutato anche prendendo ad esempio realizzazioni analoghe e funzionanti come nella zona sud di Milano», ha chiarito Patrizia Barbieri (centrodestra), immortalata nei giorni scorsi in compagnia del suo cane, un Cavalier King di nome Harry. Massimo Trespidi (Trespidi Sindaco) la considera «una questione da affrontare, segnalata anche dalle associazioni animaliste, le quali potrebbero gestire il servizio. Ci impegneremo su questa istanza con concretezza amministrativa».

Il cimitero non è una novità in altre città italiane. Il campo di Pavia, realizzato all’interno di uno spazio di proprietà dell’Amministrazione, con oltre 3.500 metri quadrati di superficie, può ospitare migliaia di animali di ogni dimensione, ad un costo per utente di 180 euro per sei anni, eventualmente rinnovabile. A Milano è stato inaugurato nel 2015, dove l’assessorato ha stipulato una convenzione che consente di contenere i prezzi a seconda della ricchezza. Si contano ulteriori strutture a Pescara, Reggio Calabria, Bologna, Caserta, Ferrara, Bari, Sassari e Trieste. Ad Aulla è addirittura interamente gestito dal Comune.

Sandra Ponzini (Passione Civica) ha affermato di conoscere «alcuni privati che si sono detti pronti a realizzarlo. Bisogna farlo, assolutamente! Per chi ha un animale domestico, è doloroso pensare che alla morte verrà bruciato insieme a i rifiuti». Nel programma di Paolo Rizzi (centrosinistra) non c’è traccia del cimitero per animali domestici, ma il professore universitario si è detto comunque «favorevole ad approfondire l’opera in una Commissione comunale dedicata agli animali. In più istituiremo il Garante degli Animali, che si occupi di ricevere segnalazioni di atti o comportamenti lesivi dei diritti degli animali e di denunciarli all’autorità competente».

Stefano Torre (Torre Sindaco), tra le altre provocazioni, ha promesso di nominare “assessore alla derattizzazione con delega al bilancio” il suo gatto Sirio: «Ho un estremo rispetto per chi ha il culto dei propri defunti, ma io non sento il bisogno di un cimitero, i miei cani sopravvivono dentro di me, senza un simulacro della loro presenza. Detto questo, non avrei nulla in contrario alla costruzione di un’area di sepoltura per animali».

Thomas Trenchi

 

Classe 1998, giornalista professionista dell'emittente televisiva Telelibertà e del sito web Liberta.it. Collaboratore del quotidiano Libertà. Podcaster per Liberta.it con la rubrica di viaggi “Un passo nel mondo” e quella d’attualità “Giù la mascherina” insieme al collega Marcello Pollastri, fruibili anche sulle piattaforme Spreaker e Spotify; altri podcast: “Pandemia - Due anni di Covid” e un focus sull’omicidio di via Degani nella rubrica “Ombre”. In passato, ideatore di Sportello Quotidiano, blog d'approfondimento sull’attualità piacentina. Ha realizzato anche alcuni servizi per il settimanale d'informazione Corriere Padano. Co-fondatore di Gioia Web Radio, la prima emittente liceale a Piacenza. Creatore del documentario amatoriale "Avevamo Paura - Memorie di guerra di Bruna Bongiorni” e co-creatore di "Eravamo come morti - Testimonianza di Enrico Malacalza, internato nel lager di Stutthof". Co-autore di “#Torre Sindaco - Storia dell’uomo che promise un vulcano a Piacenza” (Papero Editore, 2017) e autore di "La Pellegrina - Storie dalla casa accoglienza Don Venturini" (Papero Editore, 2018). Nel maggio del 2022, insieme ai colleghi Marcello Pollastri e Andrea Pasquali, ha curato il libro-reportage "Ucraina, la catena che ci unisce", dopo alcuni giorni trascorsi nelle zone di guerra ed emergenza umanitaria. Il volume è stato pubblicato da Editoriale Libertà con il quotidiano in edicola. Ecco alcuni speciali tv curati per Telelibertà: "I piacentini di Londra" per raccontare il fenomeno dell'emigrazione dei piacentini in Inghilterra nel secondo dopoguerra, con immagini, testi e interviste in occasione della festa della comunità piacentina nella capitale britannica dal 17 al 19 maggio 2019; “I presepi piacentini nel Natale del Covid”; “La vita oltre il Covid” con interviste a due piacentini guariti dall’infezione da Coronavirus dopo dure ed estenuanti settimane di ricovero in ospedale; il reportage “La scuola finlandese” negli istituti di Kauttua ed Eura in Finlandia.