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«Biblioteca flop, rivogliamo la Polizia». Il comitato della Besurica incontra il Comune

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Più sicurezza, un’area di sgambamento, maggiore cura del verde pubblico, alcune correzioni al percorso degli autobus e la rivalutazione del piano viabilistico. Sono queste – in sintesi – le priorità emerse ieri a Palazzo Mercanti, durante l’incontro tra l’Amministrazione comunale e il comitato Besurica Sicura. Il portavoce del gruppo di residenti è stato Leonardo Dentoni, mentre per la Giunta hanno presenziato l’assessore alla sicurezza Luca Zandonella, l’assessore all’ambiente e alla mobilità Paolo Mancioppi e il Comandante della Polizia municipale Piero Vergante.

FullSizeRender 2.jpgGli abitanti del quartiere hanno anzitutto rivendicato un incremento delle misure per garantire la sicurezza urbana: «La Besurica non è più tranquilla come vent’anni fa. Quasi tutte le dimore hanno ricevuto la visita sgradita dei ladri. Diverse persone, anche attraverso una convenzione collettiva, hanno fatto ricorso a contratti con istituti di vigilanza privati. Oltre alle strade, bisognerebbe sorvegliare i campi limitrofi, dai quali fuggono i malintenzionati», ha fatto notare Dentoni agli esponenti della Giunta.

Da questo punto di vista, le urgenze del comitato si riversano sull’installazione di telecamere di videosorveglianza nelle vie d’accesso e in prossimità dei parchi, sulla collocazione dei cartelli di “Zona sottoposta a Controllo di Vicinato” (essendo attivo un gruppo Whatsapp con oltre centotrenta residenti) e sull’aumento della presenza delle Forze dell’Ordine nel quartiere. In particolare, l’attenzione si è concentrata sui locali del Centro civico di via Perfetti 3, dove i residenti rivorrebbero – come in origine – la stazione della Polizia municipale, e non la Biblioteca comunale.

FullSizeRender.jpgIl punto prestito di libri, infatti, non ha riscosso il successo preannunciato e a fine anno l’Amministrazione comunale potrà scegliere se confermare o meno questo distaccamento della Passerini Landi. Nonostante gli oltre seimila residenti alla Besurica, nel periodo tra gennaio 2017 e giugno 2017 i prestiti sono stati solo 1383, comprensivi di libri e materiale audiovisivo. Gli addetti del servizio bibliotecario avrebbero chiesto di raddoppiare i fondi comunali a disposizione, ma l’assessore Zandonella sta seriamente valutando di riportare in questi uffici un presidio delle Forze dell’Ordine.

Un’altra istanza sollevata è quella relativa all’assenza di un’area sgambamento per i cani. Per il comitato, l’area più idonea per costruirla sarebbe all’interno del perimetro del Parco Montecucco, dove sono già presenti le panchine, le fontanelle d’acqua e un lato di recinzione sfruttabile per ridurre il costo dell’opera. In tal senso, due anni fa erano state raccolte e consegnate al Comune duecento firme.

Particolarmente apprezzate dall’assessore Mancioppi – che ha promesso di approfondire l’argomento – sono state le modifiche proposte alla linea 15 del trasporto pubblico, «nata per collegare la Besurica alla città,  che oggi invece è intasata e poco funzionale», ha spiegato Dentoni. Il nuovo percorso sarebbe il seguente: Besurica – SP 28 – Via Veneto – Via Genova – Piazzale Genova – Corso Vittorio Emanuele II – Stradone Farnese – Via Pietro Giordani – P.za S. Antonino – Via S. Antonino  – Corso Vittorio Emanuele II – P.za Cavalli – Via Camillo Benso Cavour – V.le Risorgimento – Piazzale Milano – SP 10 – Piazzale Guglielmo Marconi (stazione FS) – SP 10 – Piazzale Roma – Viale Patrioti – P.le della Libertà – Stradone Farnese – Corso Vittorio Emanuele II (oppure passaggio in via Beverora) – Piazzale Genova – Via Genova – Via Veneto – SP 28 – Besurica. Nel quartiere s’aggiungerebbero i passaggi del pullman in via Schippisi, via Marzioli e via Faggi.

Infine, per il gruppo di residenti occorre verificare – mappando l’intero quartiere – lo stato di salute dei marciapiedi e dei sentieri pedonali, le cui mattonelle spesso sono sollevate dalle radici delle piante selvatiche, nonché rivalutare per intero il piano viabilistico della Besurica, tenendo conto dei punti maggiormente critici e divisivi, come la chiusura di strada Malchioda, il senso unico in via Bartoli, il traffico in via Turati, il senso unico di via De Longe e il cordolo all’ingresso in via della Besurica per chi proviene da Gossolengo.

Thomas Trenchi

 

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Classe 1998, giornalista professionista dell'emittente televisiva Telelibertà e del sito web Liberta.it. Collaboratore del quotidiano Libertà. Podcaster per Liberta.it con la rubrica di viaggi “Un passo nel mondo” e quella d’attualità “Giù la mascherina” insieme al collega Marcello Pollastri, fruibili anche sulle piattaforme Spreaker e Spotify; altri podcast: “Pandemia - Due anni di Covid” e un focus sull’omicidio di via Degani nella rubrica “Ombre”. In passato, ideatore di Sportello Quotidiano, blog d'approfondimento sull’attualità piacentina. Ha realizzato anche alcuni servizi per il settimanale d'informazione Corriere Padano. Co-fondatore di Gioia Web Radio, la prima emittente liceale a Piacenza. Creatore del documentario amatoriale "Avevamo Paura - Memorie di guerra di Bruna Bongiorni” e co-creatore di "Eravamo come morti - Testimonianza di Enrico Malacalza, internato nel lager di Stutthof". Co-autore di “#Torre Sindaco - Storia dell’uomo che promise un vulcano a Piacenza” (Papero Editore, 2017) e autore di "La Pellegrina - Storie dalla casa accoglienza Don Venturini" (Papero Editore, 2018). Nel maggio del 2022, insieme ai colleghi Marcello Pollastri e Andrea Pasquali, ha curato il libro-reportage "Ucraina, la catena che ci unisce", dopo alcuni giorni trascorsi nelle zone di guerra ed emergenza umanitaria. Il volume è stato pubblicato da Editoriale Libertà con il quotidiano in edicola. Ecco alcuni speciali tv curati per Telelibertà: "I piacentini di Londra" per raccontare il fenomeno dell'emigrazione dei piacentini in Inghilterra nel secondo dopoguerra, con immagini, testi e interviste in occasione della festa della comunità piacentina nella capitale britannica dal 17 al 19 maggio 2019; “I presepi piacentini nel Natale del Covid”; “La vita oltre il Covid” con interviste a due piacentini guariti dall’infezione da Coronavirus dopo dure ed estenuanti settimane di ricovero in ospedale; il reportage “La scuola finlandese” negli istituti di Kauttua ed Eura in Finlandia.